Un vigile urbano napoletano a Parma (Vincenzo Salemme) vince al Superenalotto ma da lì in poi cominciano i suoi guai. Il soggetto risaputo delle peripezie che capitano a chi ha un grosso colpo di fortuna é qui il motore di una vicenda in buona parte a sketch che ricorda spesso i vecchi film di Totò, con intere sequenze improvvisate sul momento. Punteggiato di personaggi bizzarri, strambi, eccentrici e ben caratterizzati - il comandante dei vigili donnaiolo Alessandro Gassmann, la neopsicanalista schizzata Nicole Grimaudo, la moglie cuoca erotica Asia Argento - é una commedia divertente che sconta alcune lungaggini di troppo, non infrequenti nel cinema di Salemme, che in più occasioni é parso voler omaggiare il principe della risata, soprattutto come regista ma anche solo come attore come in questo caso, in cui però compare anche fra gli sceneggiatori. Alla fine chi si ricorda maggiormente sono proprio i compagni di viaggio, in particolare la Grimaudo, interprete del personaggio più riuscito, cui vanno aggiunti l'amico storico Maurizio Casagrande (il direttore di banca) e il cabarettista Dario Bandiera (il collega vigile), con in più la bellona Elena Santarelli di contorno e Giuseppe Giacobazzi di Zelig (l'altro collega). Sebbene il regista Paolo Costella, autore di qualche filmetto negli ultimi anni e anch'egli fra gli sceneggiatori, tenga il tutto su di un registro quasi sempre sopra le righe le occasioni di riso sono molteplici. Finale...edificante, per così dire. Consigliato comunque a chi non ha eccessive pretese.