Titolo film: |
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Opinioni presenti: |
321 |
Media Voto: |
7 - |
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Attenzione: nei testi delle seguenti opinioni, potresti trovare parti rivelatorie del film.
Il parere di La parda flora, 90 anni, Lipari
a me è piaciuto |
Voto 7 di 10 |
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Credo che di fronte a questo tipo di film il vero problema sia, nonostante le varie mode new age e orientaleggianti, che in realtà non siamo per nulla abituati a rapportarci davvero con visioni del mondo molto diverse dalle nostre: in genere, più silenziose e meditative. E che troppo spesso abbiamo il pessimo vizio che ciò che non siamo capaci di comprendere, o che ci richiederebbe un certo sforzo di elasticità mentale, è automaticamente brutto: magari lo è davvero, ma meriterebbe, IMHO, almeno motivazioni migliori di quelle offerte, che sono banalmente - non lo capisco quindi lo disprezzo.
A me il film è piaciuto, anche se immagino non sia adatto a qualsiasi momento o stato d'animo del potenziale spettatore.
L'uso del colore è splendido e funzionale all'azione; i combattimenti certo appaiono irreali, ma se come dice il protagonista, "musica e arti marziali hanno lo scopo di far raggiungere un più alto livello di consapevolezza" che trasporta molta dell'azione dalla concretezza alla spiritualità e alla dimensione mentale, anche combattere (molto diverso dal giocare a pong pong) con una goccia d'acqua acquista il suo senso (e a proposito di credibilità cosa c'è per esempio di più credibile nell'arte di schivare le pallottole, moda iniziata da Matrix come frutto di un addestramento alle potenzialità offerte anche attraverso lo studio delle arti marziali? per non parlare poi di certe scene davvero irreali dell'addestramento della Sposa,, in kill bill 2... l'unica differenza è che l, probabilmente, dato che imita qualcosa di estraneo, nessuno della troupe crede realmente al significato simbolico di ciò che descrive, a differenza di quanto accade in film come questi).
Anche la sottile ambiguità, sia pur rarefatta da una sceneggiatura scarnificata all'osso, che serpeggia in tutta la storia, è interessante, e mi ha ricordato un po' il vecchio Rash¨mon di Kurosawa. Senza Nome e il Re sembrano due giocatori di scacchi che si fronteggino: non si parla giocando a scacchi se non per annuciare la propria mossa, ma ugualmente molto viene pensato, e compreso, e trasmesso da un giocatore all'altro.
Per chi lo desideri, questo contrasto di civiltà, e di modi di esprimerle diversissimi, è, in altro contesto (l si tratta di un americano e di un giapponese)esemplificato benissimo ne Il sole di Sokurov, dal dialogo apparentemnete incomprensibile e surreale fra Mac Arthur e Hirohito, per siglare la resa militare del Giappone.
A leggere certi commenti, viene da pensare che con una persona meno acuta e desiderosa di capire ciò che spesso sta dietro alle nude parole nelle tortuose modalità espressive orientali, del generale americano, probabilmente la guerra sarebbe continuata sino alla completa distruzione del Giappone, nonostante la disponibilità alla resa dell'imperatore.
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Questa opinione è stata scritta da:
La parda flora
90 anni
Lipari. |
(5 Febbraio 2008) |
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