Una delle migliori commedie degli ultimi anni, credo che diventerà un film culto per gli anni a venire. Strepitosa Meryl Streep, e tante attrici giovani agli esordi, che sicuramente faranno strada, in cima a tutte naturalmente la protagonista Anna Hathaway, ed Emily Blunt, l'altra segretaria apparentemente acida e colla puzza sotto il naso. Trovare una morale nel film è abbastanza banale, ma devo dire che, tra le tante scene, quella che preferisco è sicuramente quella finale. Miranda non ce l'ha con Andrea in fondo, la aiuta a trovare un altro lavoro, quello da giornalista che Andrea aveva voluto fin dall'inizio, e, quando si reincontrano, anche se si finge corruciata (come il suo stile d'altra parte), dentro l'auto quando è certa di non essere vista non può fare a meno di sorridere, per la prima volta nel film, di fronte a quella ragazza che pur dimostrando il suo valore e il suo impegno vuole rimanere se stessa e non diventare come lei. Una condizione che probabilmente le pesa, come dimostra quando ha un piccolo cedimento e si sfoga, anche se per poco, con Andy a proposito della sua disastrosa vita privata. Credo sia contenta di sapere che Andrea non ha scelto quella vita, la sua vita, per questo sorride. Un finale che ritengo molto migliore rispetto al libro, dove c'è un'eccessiva volgarita a mio parere.