il merito di cunningham è esclusivamente quello di aver azzeccato tutto quello che riguarda il 'contorno' del film, trama,sceneggiatura,personaggi, ma in realtà poi,il lavoro non impressiona per suspance,la sola cosa che,almeno io,richiedevo. fine anni 70,inizio 80,i camping estivi andavano per la maggiore,e la scelta di quest'ambientazione è astuta. i ragazzi presi ed ammazzati appaiono molto più simili a noi di quanto non lo siano quelli attuali; più umani. il fatto poi che sia un essere umano dall'estetica semplice ad uccidere e non una creatura alla società impresentabile,è un altro punto di forza. è un film insomma,finale a parte,che non esito a definire verosimile,ma che a mio avviso si va a perdere proprio nella regia. cunnigham non riesce a coinvolgere lo spettatore a pieno,non riesce a farlo sentire al centro della scena,a suscitare in lui un qualsiasi tipo di reazione. osservavo venerdì 13 con lo stesso stato d'animo con cui vedo un documentario,anche se interessante. insomma,8 all'idea,4 al suo sviluppo. media:6.