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Boogie Nights - L'altra Hollywood

Opinioni presenti: 25
Media Voto: Media Voto: 7 (7/10)

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avvolgente

(9/10) Voto 9di 10

Un film bello come tutti quelli di anderson, forse meno costruito dell'intreccio-mosaico di magnolia, ma più libero e più fresco, capace di sfidare le convenzioni e evitare il facile melodramma, presentando personaggi che è difficile dimenticare, tutti accomunati dalla voglia ( o dalla convinzione) di essere qualcos'altro, qualcun'altro, ma poi costretti a non governare bensì a subire svolte e cambiamenti



Stefano, 25 anni, Ragusa (RG).




Mixing moralism

(6/10) Voto 6di 10

Abbiamo un liceale, una ragazza con la passione dei roller, un illusionista, una divorziata ed un regista. Quale migliore sceneggiatura potrebbero interpretare i migliori della parte più alternativa di hollywood se non quella di un film porno? Jack Horner, forse succesivamente ricordato come Jackie Trihorn dai fratelli Cohen nel Grande Lebowski", riesce a lanciare negli anni '70 il nuovo e a scoprire talenti sorprendenti. L'attore principale dopo aver abbandonato una madre che strappando i suoi poster di eroi, modelle e macchine fiammanti, gli dava dello stupido, riesce ad eludere la patina del ragazzo modello ed il classic style e ritrovarsi su un set hollywoodiano, come sempre sognato. In Boogie Nights il nuovo attore è acclamato dalla critica del genere ed arriva a vincere premi dei migliori festival di cinema per adulti. Trova un ruolo adatto al suo personaggio ed "essendo nato pronto",come lui stesso dice, si destreggia facilmente in copioni del tipo "giovane macho stile "Starsky & Hutch" trova la ragazza del boss e riesce a sedurla in maniera infallibile". Tra serpentelli di coca e tra le braccia della sostituta materna, la divorziata precedentemente citata, sembra trovare il sogno sperato, nuovi amici ed una nuova identità: Dirk Diggler, un nuovo eroe. "Hai mai visto guerre stellari? Dicono che assomiglio a Ian Solo" Mentre "il successo di Dick sarà sempre più grosso", come annuncia un servizio stilisticamente ispirato a Tarantino, il pulp delle scene anni '70 si muta in noir: un produttore uccide la moglie, per una crisi di gelosia; la donna era una grande amante della pornografia e lavorava nel settore. A seguito dello scandalo, le grandiose feste a base di coca, nuove esperienze, conoscenze e chiacchiere raffinate Di cosa stavamo parlando prima? Pittura a olio? No .Tramonti diminuiscono ed il genere di Horner si piega verso copioni meno prolissi." Vuoi che usi l'accento spagnolo?" Dirk Diggler sembra aver perso la proprio fortuna ed inizia a vacillare nell'incertezza. Boogie Nights si affaccia sui tribunali degli anni '80 e nelle banche americane, dove il moralismo condannava la pornografia senza concedere affidamenti o prestiti, ma pur continuando a produrlo. La fabbrica dei sogni o del consenso, come definita da Chomsky, crea piccole streghe o illusionisti che fuori dal set vengono emarginati e guardati quasi furtivamente. L'accenno alla società del perbenismo e all'eroe di fabbrica ben riuscito sembra ampliarsi nel finale quando l'amico illusionista si diletta in un night club con magie e scatole speciali, quando il portoricano apre un negozio di hi-fi, roller baby torna a finire l'ultimo anno del liceo, e Dirk Diggler recita la parte del duro... allo specchio. Boogie Nights forse precursore di Happyness o di American Beauty...



Wolfungag, 24 anni, Firenze.




Bellino!!

(8/10) Voto 8di 10

Ho visto questo film un paio di volte e posso dire che mi è piaciuto molto,rispecchia bene il mondo del cinema hard e tutte le altre cose che ne possono far parte,come droga,denaro e successo,talvolta destinato il tutto a trasformarsi in un deprimente declino ricco di miseria e disperazione,scivolando dentro un fosso pieno di lame taglienti dal quale viene difficile uscirne senza ferite.Questo è un discorso che vale per il cinema a 360 gradi e non solo per quello a luci rosse.cmq... ci sono dei passaggi in questo film che mi hanno incuriosito e anche divertito,la scena del ragazzo che viene caricato in macchina per girare una scena osè con rollergirl é BELLISSIMA,specialmente quando il regista (burt reynolds) viene insultato dal ragazzo,dandoli del fallito...oppure quando devono trattare un affare di droga con quel tipo svitato coi baffi(una scena bellissima).Forse voi non lo saprete ma la controfigura dell'attore porno con il cobra in mezzo alle gambe che hanno usato sul finale......."ERO IO"....hahahah scherzo :D,cmq vi dò un consiglio guardatelo perchè è un bel film.... CIAO e BUONA VISIONE.



Nicola, 24 anni, San Gavino Monreale (CA).




Le Notti Porno del Sottobosco Hollywoodiano

(5/10) Voto 5di 10

Anderson, futuro autore di Magnolia, dirige un film che sembra un po' un misto di Altman, Scorsese e Tarantino. Racconto corale come piace al regista, violenza o situazioni bizzarre o estreme. Il tutto però è affrontato in maniera abbastanza politically correct, a mio avviso, tant'é che nelle scene di sesso non vediamo mai i dettagli (e sì che Burt Reynolds fa la parte del regista porno!). Anderson tende addirittura a fellineggiare un po' a tratti, quando le voci di tutti i vari protagonisti si accavallano e si confondono in un continuo strepito sonoro, sottolineato da una colonna sonora ricca di pop anni '70 e '80. Ma nel complesso non c'é molta coesione narrativa, e c'è troppa carne al fuoco, oltre a un certo compiacimento nostalgico e pseudo-scandalistico che può anche risultare fastidioso. E poi il regista cerca di fare il furbo tentando a tutti i costi di rendere questi personaggi apparentemente amorali dei simpaticoni.



Stefano, 23 anni, Torino (TO).




Mmm

(6/10) Voto 6di 10

+ ke un film direi quasi un documentario... ma ke sia stato veramente così? o forse peggio? una visione la merita x farsi un'idea su ki crede ancora nel mito di hollywood... ma nulla di + direi. ottima colonna sonora xò ;)



Vania, 21 anni, Verona.





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