Se solo pensiamo agli orrori cinematografici che circolano, spesso con grande interesse di pubblico, fa ancora più ribrezzo che un film come questo resti destinato ai circoli carbonari.
Sometimes in april dovrebbe essere un film di grande circolazione, quasi obbligatorio per conoscere un po' della storia recente di questo pianeta e della sua specie dominante. Invece solo pochi fortunati lo hanno visto. Un peccato perchè resta certamente uno dei film imperbidili di questi ultimi anni.
Mille volte meglio e molto piu' coinvolgente di hotel rwanda.
un film che ti prende il cuore e la scena finale dell'inkiko gacaca ti lascia senza fiato.
Non è facile riuscire a vedere dei bei film ultimamente. Sometimes in april, per chi avesse occasione e fortuna di vederlo, non deluderà le aspettative. Ambientazione nei luoghi reali dei fatti, ritmo intenso, ottimi attori e una storia, vera purtroppo, di cui, chi la conosceva, si è dimenticato in fretta, ma che i più ignoravamo.
Per non dimenticare il genocidio del Ruanda. Interamente girato nei luoghi dei fatti. Commovente e un vero pugno nello stomaco. Da non perdere. Ottimo regista e veramente eccellenti gli attori...perchè non guardiamo un po' fuori Hollywood per trovare talenti?
Solo poco più di 10 anni fa, un paese del nostro mondo conobbe l'ultimo genocidio del secolo scorso. Era il Ruanda. In poco più di due mesi l'etnia Hutu uccise quasi un milione di persone dell'etnia Tutsi. Questi avvenimenti sono raccontati con intensità in "sometimes in april" con una specie di flash back in cui il protagonista ripercorre le vicende del massacro della sua famiglia, a cui fanno da sfondo le complicità e l'inerzia del mondo occidentale. Considero ottima la narrazione del regista e la sceneggiatura. Da vedere senza dubbio e, magari, da proiettare nelle scuole anche per ricordare la frase in epigrafe al film (di Martin Luther King): "Alla fine non ricorderemo tanto le parole dei nemici quanto il silenzio degli amici".