La consapevolezza del silenzio si manifesta solo con i titoli di coda.
i corpi si muovono con una magistrale sintonia scrivendo un armonico spartito.
la storia comincia quando sul volto di tae-suk (jae hee)compaiono complementari, rispetto al volto sun-hwa (lee seung-yeon), i segni della violenza.
l'occhio destro ed il labbro sinistro di lei guariscono e ricompaiono sull'occhio sinistro e sul labbro destro di lui. e' l'immedesimazione nella sofferenza altrui, l'assorbimento del dolore altrui fino alla sublimazione e alla redenzione, i due corpi sulla bilancia raggiungono lo zero.
il tentativo di rendersi invisibile per poter continuare a redimere e quindi la ricerca nel carcere di rendersi invisibile per poter riuscire a esserci senza però che gli altri lo percepiscano (non una sola parola dalla sua bocca solo la sua presenza fisica fino anche all'annullamento di quest'ultima).
non è cambiato nulla, è sempre un introdursi nelle vite degli altri per il bene per viverne le gioie e i dolori, assorbirne la sofferenza e ridare luce.
e' un sogno o è la realtà quella che viviamo. il corpo di tae-suk che torna all'uscita dal carcere da sun-hwa è allora reale o è forse solo una presenza, uno spirito.
e' forse solo un sogno di qualcuno che ci ha fatto guardare la realtà in un modo diverso.
la foto è sempre diversa una prima volta intera, poi spezzattata, poi riunita in parte, alla fine bianca, resa neutra al passare dello spirito, da disegnare al di là di ciò che la relatà ci aveva fatto vedere.
il bacio tra 3 corpi in linea retta è morbida il corpo al centro non intralcia il fluire del bacio, forse non è altro che il ritrovato equilibrio in se stessi. difatti ciò che appare reale, il corpo tae-suk , non è altro che il suo spirito e la sua forza così come il suo spirito aveva alterato la posizione di quei cuscini in quella casa. la donna non aveva visto nessuno, sun-hwa riesce a vederlo ma solo perchè lui rappresenta la sua redenzione.
lucia
Non so se ho visto un film di cinema d'essai allo stato puro o una tremenda cavolata; dipende da che parte si vuol girare la frittata. Fatto sta che il film, anche se privo quasi totalmente di dialoghi, scorre in maniera fluida ed anche la storia, per quanto inverosimile, ti prende e ti coinvolge. Da vedere per esplorare un modo diverso di fare cinema, con facce diverse, per chi vuole che siano le immagini a parlare. Da evitare per chi si aspetta qualcosa di leggero e di normale. Sufficienza meritata.
uno dei film più belli e toccanti che abbia mai visto, unico in un clima di film basati solo su effetti speciali ed azione e nulla più, pellicola che dice molto..senza spreco di parole.
Immagino la reazione del giovane protagonista alle eventuali critiche negative e distruttive al "suo" film: silenzio, compostezza e due tiri alla pallina da golf con il ferro 3.
Mutismo, invisibilità e complicità raccontati con orientale ironia.
Soave e poetico il vero "pic-indolor" del cinema.
Più unico che raro, dunque imperdibile.
Trailer italiano (it) per Il fantasma di Canterville (2023), un film di Kim Burdon, Robert Chandler con Hugh Laurie, Imelda Staunton, Freddie Highmore.