La timidezza della regista traspare per l'intera durata della pellicola, che viaggia tra passato e presente senza disturbare lo spettatore, lasciando allo stesso la possibilità di capire il momento storico del film solo tramite l'abbigliamento degli attori. Il cameo di Gianmarco Tognazzi infonde un pizzico di nobiltà ad un gruppo di valorosi ragazzi che essendo tutti sullo stesso piano rendono tutti abbondantemente oltre la sufficienza.
Bel modo di passare un paio d'ore.
è davvero un film dolce...le lacrime che hanno solcato il mio volto per alcune scene del film mi hanno anche fatto sorridere e sospirare di sollievo...
emana una nostalgia positiva...
complimenti a maria sole tognazzi e soprattutto al bravissimo claudio santamaria...
C'è da precisare innanzitutto come il film non parta da un'idea proprio originalissima, anzi..la casa in campagna (fuori Roma) dove viene organizzato un nostalgico ritrovo tra amici prima che la stessa organizzatrice abbandoni la casa (Compagni di Scuola - Carlo Verdone).
Detto ciò il film scorre piacevolissimo, troviamo il meglio giovani attori di casa nostra che rendono partecipe lo spettatore per tutta la durata nonostante la lenta sceneggiatura senza mai annoiare (ennesima prova maiuscola di colui che ritengo attualmente il migliore, ossia Santamaria).
L'ho visto oggi pomeriggio...ne avevo sentito parlare a suo tempo, l'ho incontrato al Blockbuster, me lo sono portato a casa. E' un film delicatissimo, nel doppio senso di trattare con delicatezza delicati passaggi: senza perdersi in elucubrazioni sul tempo che passa, lo fa vedere così com'è, passante. La "chiave" di Pessoa alla fine rende esplicito ciò che ognuno riconosce di vivere o aver vissuto, dopo averlo guardato: l'ansia insaziabile di essere se stessi e un'altra persona.
Premetto che amo il cinema italiano ma questo non significa che tutto quello che ci rifila il nostro cinema sia un capolavoro. film copiato spudoratamente da compagni di scuola. penosa la recitazione di paola cortellesi,grande show girl.....le uniche due persone che nonostante la mediocrità e la banalità della sceneggiatura confermano il loro talento sono valentina cervi e claudio santamaria.non è sufficente far vedere due scene di sesso e qualche spinello per raccontare una storia. chi di noi non è andato a casa di amici quando i genitori erano andati via e si è fracassato di canne e ha avuto una storia di sesso. e poi perché in italia i figli dei grandi artisti sono convinti di essere anch'essi artisti. se maria sole non fosse stata figlia di tognazzi ma chi l'avrebbe presa in considerazione? cara maria sole magari la prossima volta fatti aiutare dai tuoi fratelli che di talento ne hanno da vendere.. comunque sei ancora giovane per cambiar mestiere.