Questa è sicuramente una delle più belle opere di pupi avati, scusate, ma ogni persona che ama il cinema italiano deve vedere questo film. bellissima la trama ed i luoghi, bravi gli attori, finale a sorpresa e qualche piccolo omaggio a kubrick. la biblioteca presente in questa pellicola è uno dei luoghi più inquietanti mai visti. cosa volete di più ?
Lo considero un film per un pubblico maturo, perchè è un lavoro che esula dal contenuto massificante e ricreativo del genere horror, ormai sempre più riferibile al trend americano,quando molti di noi, ahimè, non sanno che il nostro cinema settantiano e (in parte) ottantiano hanno dettato legge sopratutto oltreoceano. Pupi Avati riesce a diffondere il terrore "panico" sia attraverso le luci chiare e malate delle ore mediane (anche se questo stile è più avvertibile ne "La casa dalle finestre che ridono" dove il terrore sembra mischiarsi con l'arsura coadiuvata tecnicamente dal sinistro colore giallino della pellicola),sia quando nell'apparenza non accade nulla...ma si alimenta un'attesa che paradossalmente rende insopportabile anche un respiro.
Al di là di una trama,di una fotografia e di una recitazione in "presa diretta" assolutamente vincenti, Pupi Avati dimostra una sensibilità al tema della morte, della religione e della superstizione da rappresentare il sogno proibito di qualsivoglia regista.
Per chi non l'ha visto, sconsiglio la visione di gruppo o al max 3 persone,ma non di più.
L'arcano incantatore è la manifestazione di quanto sia grande e sottovalutato il cinema in italia, specialmente quello di nicchia, in questo caso il gotico, quello reso grande da Mario Bava ne "La frusta e il corpo", e che in questa opera viene reso in modo ancora migliore, da un Carlo Cecchi stupendo.
A quando il DVD?
Bellissimo film. Ambientazioni suggestive e intrigranti. Molto realistici i costumi che ricreano fedelmente l'Italia rurale del 700. Il volto del vecchio monsignore è davvero agghiacciante.
Voto 10