Fumettistico e banale al massimo, ma, al contempo, molto "vero".
Un'avventura surreale eppure realissima, una lotta contro il tempo alla ricerca di una possibile giustizia.
Raul Bova come sempre impresentabile, maestoso Giannini.
Unico film italiano "d'azione", se vogliamo, e abbastanza riuscito. buon ritmo, brava la coppia mastrandrea-memphis... unico neo il finale moscio da "impegno sociale", se filmaccio d'azione deve essere, meglio un bello scontro inverosimile all'americana tra l'eroe (bova) e il boss cattivo! comunque, un buon film.
Alle solite, se un film come questo riceve il premio di "film di elevato interesse culturale", allora figuriamoci il resto...poi si piange perchè la gente snobba il cinema italiano, all'estero snobbano il cinema italiano, la critica snobba il cinema italiano, ma è davvero questo il cinema italiano? E' davvero Valerio Mastandrea che recita peggio di un cane, o Ricky Memphis che resta perfetto per i ruoli da romano cafone e coatto perchè non deve recitare (lo stesso dicasi per Benigno, al quale fanno fare sempre la parte del siciliano che urla e s'incazza sempre)? O forse il cinema italiano è Raul Bova, quantomeno imbarazzante e assolutamente poco credibile nella parte del commissario ("ma mi faccia il piacere", direbbe Totò...) che deve scortare il pentito Giannini (lui sì, un vero attore, ma infiacchito dallo squallore generale)? E stendiamo un velo pietoso sulla Mondello ed in particolar modo su Rosalinda Celentano...Che dire? L'idea era giusta, la trame c'è, ma un film lo fanno gli attori e qui c'è una fame...
Devo dire che me lo immaginavo uno dei soliti filmettini italiani sulla mafia e basta. E' invece mi ha colpito...perchè almeno è avvincente....poi c'è Romina Mondello che sembra incredibile che prima facesse Non è la Rai.