ma dai come si fa a guardre uno schifo del genere se Giovanni Columbu vuole iniziare la sua carriera di regia non penso c'è la farà perchè il film è troppo noioso poco centrato con le vicende del 2000!!!!!! e anche se fosse già emerso come regista gli consiglierei di cambiare argomento perchè alla "alla gente del mondo" non intererssano queste cose!!!!!!!tantomeno ci possiamo permettere di di accentrare questi piccoli incovenienti con i grandi d'oggi!!!!!!!! e poi non mi piace come è fatto di per sè figuriamoci la trama bella rappresentazione ...... poi va bè tanta altre cose ma lasciamo per rispetto agli autori e al regista.
Una storia verosimile (non solo in Sardegna),una bella fotografia, degli attori eccellenti (in primis la madre di Giosuè),ma soprattutto il sottolineare il continuo sforzo di ricordare o di nascondere ciò che è accaduto producono un capolavoro che inserisco nei dieci film da conservare nella memoria. Un ringraziamento a chi ci ha lavorato e un sincero rammarico per chi esprime critiche (?) come quella di "Charles".
Francesco Salmazo 60 anni Padova
Francamente, credo che questo film sia un esempio di come la stupidità, il cattivo gusto e lo stile tipico dell'italia sinistroide che vien cantando andando a braccetto con case di produzione che hanno sempre prodotto spazzatura (istituto luce), sono sempre più stupidamente glorificate.
io ho avuto la sfortuna di assistere alla rassegna del cinema gnomo con la relativa (patetica) conferenza che ne ha preceduto la visione, dove l'autore ( 25 anni di spettacolari documentari e 2 altrettant "esilaranti" film)
il lungometraggio in questione é un patetico elogio alla brutalità che gente di orribile concezione artistica ha voluto mostrare liberamente senza il minimo significato di fondo.
la trama é appunto assolutamente insignificante, priva di qualsiasi giudizio e ritegno. la scusa che dovrebbe giustificare quanto si vede é la rappresentazione pura della cosiddetta "realtà" di campagna sarda, che francamente non riesce a rappresentare niente di più di uno stupido omicidio con relativa ma altrettanto stupida vendetta.
orribile quindi il punto di partenza, il romanzo.
ma la cosa che forse + mi ha colpito é stata la professionalità con cui tematiche tanto idiote e orribili siano state. neanche una dissolvenza, come se quanto si veda non sia altro che la pura rappresentazione del fatto, senza la minima modifica da parte di chi concepisce un "opera d'arte" oooooohh, abbiamo un neo-realismo. peccato che sia realismo da 4 soldi, che convoglia tutta la "naturalezza" degli attori (gente vera del luogo, tra l'altro) e la fotografia del figlio di olmi in un connubio di arrogante presunzione e cattivo gusto senza significato se non la pura realistica brutalità fine a se stessa.
che dire, di chi ha apprezzato il film, insieme ala folla di sardi che assistette insieme a me alla visione commentanto i metodi dell'assasino e i continui flashback che rivelano a poco a poco la stupi-brutalità della vicenda.
"oooh, che realismo" "oooh, che citazione" , "ooooh, che profondo significato, il mondo che é orribile".
mi pare di vedere gente comune che sbava dietro a telegiornali pieni di servizi sull'ultimo omicidio passionale confutando sui metodi utilizzati dall'assassino per eseguire il macello e coprire le proprie traccie.
perdonatemi, se amo la franchezza, ma credo non abbiate problemi, gente cultrice della non-arte, elogio del cattivo gusto. vergognatevi, tutti quanti.