Onde
Primo lungometraggio per Francesco Fei, giā apprezzato regista di video musicali per nomi importanti della discografia italiana quali Battiato, Negrita, Verdena e molti altri.
Onde racconta la storia d'amore tra Francesca (Anita Caprioli), una ragazza molto bella che ha una voglia violacea sul viso, e Luca (Ignazio Oliva), un ragazzo cieco. Una storia delicata e fragile, vittima dei complessi e delle insicurezze della protagonista, alla quale, a causa del suo piccolo handicap, risulta difficile rapportarsi con gli altri in maniera serena.

Fei tocca dei temi attualissimi, spesso giā trattati nella cinematografia, ma lo fa con un occhio nuovo, con una profonditā che riesce a raggiungere lo spettatore senza soffermarsi sul lato pietistico delle vicende, senza sguazzare nella melassa come si rischia di fare in alcuni casi; ma soprattutto sfruttando le peculiaritā del mezzo cinematografico. Questo film oltre a mostrarci il malessere di vivere del mondo di oggi, tutto dedito alla superficialitā e alla sola esterioritā, risulta uno studio sul suono e sull'immagine molto accurato e al tempo stesso piacevole.
L'alternanza dell'osservazione distaccata della realtā e la partecipazione e compenetrazione dello sguardo della macchina da presa con i protagonisti stessi, č una delle caratteristiche principali del film ed č bene espressa dalla messa in scena: infatti la regia di Fei č esibita, caratterizzata da riprese con la macchina a mano, con la steady cam, lunghe carrellate e piani molto ravvicinati con un alternarsi di soggettive, riprese dall'alto e inserti da telecamere fisse dei centri commerciali, quasi a simboleggiare la personalitā della protagonista che non riesce ad uscire nonostante il desiderio e la possibilitā di farlo.
Anche il materiale sonoro č trattato in maniera particolare: la colonna sonora non si identifica con la musica di accompagnamento (cosa che potrebbe essere anche plausibile visto che il protagonista č un musicista) o con i soliti rumori di sottofondo, ma č una sorta di "sinfonia di suoni" come Luca stesso dice a Francesca quando le spiega come fa a muoversi agilmente per gli affollati e caotici carugi genovesi. Anche il suono partecipa all'alternanza di realismo ed espressionismo: infatti in alcuni momenti accompagna le immagini e in altri č trattato, distorto, quasi insopportabile.
Anche la prova degli attori č buona, la recitazione č trattenuta e meditata ma allo stesso tempo riesce a sembrare spontanea.
Onde non č un film per chi ama la facile emozione e il "chiasso" dei blockbuster americani, č sicuramente un ottimo esordio e un bel momento per il cinema italiano.

La frase: "Si, vai via, vai! Lasciati passare tutto addosso!"

Ilaria Ferri

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