10+1: UN'EDIZIONE DAVVERO SPECIALE! SCHERMI, UN FESTIVAL CHE FA INNAMORARE
NON SOLO UNA VETRINA MA ANCHE UN TRAMPOLINO DI LANCIO PER LE NUOVE CINEMATOGRAFIE: PRESTO IN USCITA IL VINCITORE DELLA SCORSA EDIZIONE
Un successo che era nell'aria e che era stato preparato proprio a partire da quel 10+1 inteso a segnare una svolta. All'indomani della conclusione ecco i primi dati: le tessere giornaliere hanno registrato addirittura un + 50 per cento rispetto alle edizioni precedenti. Complessivamente il festival ha segnato un 30 per cento in più di pubblico, con una sala al completo tutti i giorni.
Secondo il regista Giovanni Veronesi, che è stato presidente della Giuria all'undicesima edizione di Schermi d'Amore "Fare un festival oggigiorno è un atto di grande eroismo".
Una scelta eroica dalla quale è però entusiasmante uscirne vincitori a pieno titolo, soprattutto quando è proprio il pubblico a decretarne il successo. Perché il Festival scaligero, promosso dall'Assessorato alla Cultura del Comune di Verona con il contributo del main sponsor Calzedonia, diversamente da altri festival è una manifestazione cinematografica pensata più per il pubblico che per gli addetti ai lavori.
E l'edizione di quest'anno ha saputo conquistarsi complessivamente un 30 per cento di spettatori in più. Mentre è addirittura raddoppiato il numero di tessere giornaliere vendute (2.248). Gli abbonamenti venduti sono stati 177 e grande successo di pubblico (soprattutto studenti) hanno registrato le sette proiezioni mattutine. Tripudio di folla quando è stato il turno del celebre "Terra e libertà" di Ken Loach, in cartellone al Festival nell'ambito della retrospettiva dedicata al cineasta spagnolo Gerardo Herrero che di quel film pluripremiato è stato il produttore.
Ma il pubblico non ha seguito solo le proiezioni in sala, si è fatto vedere con passione anche durante i convegni, gli incontri con gli autori, le tavole rotonde. Anche quelle apparentemente più complesse come nel caso dell'omaggio al regista francese Bruno Dumont che alle otto della sera era ancora lì, alla Gran Guardia con tanti giovani a discutere del suo modo di fare cinema. Una calda accoglienza è stata offerta anche a Gerardo Herrero che il festival ha voluto far conoscere al pubblico italiano attraverso la sua opera omnia. Mentre una sala gremita di fans ha atteso con entusiasmo l'arrivo di Edwige Fenech al convegno "Divine Canaglie" curato dal direttore di Ciak, Piera Detassis e da Marco Giovannini. I giovanissimi invece si sono fatti coinvolgere da un evento assolutamente nuovo per Schermi d'Amore, quel Minilab che ha portato all'attenzione dei media nazionali, il ruolo di Verona come laboratorio di tendenza per la realizzazione dei videoclip.
Va ribadito che Schermi d'Amore non è solo una vetrina ma è anche un trampolino di lancio per le nuove cinematografie e il Premio Calzedonia al miglior film in concorso lo testimonia. Il main sponsor mette infatti a disposizione della pellicola vincitrice ventimila euro destinati a coprire in parte i costi della distribuzione italiana. Il film brasiliano vincitore della decima edizione "Cidade baixa" uscirà a fine mese sul grande schermo con il titolo in inglese "Lower city".
E il nuovo vincitore, il peruviano "La prueba" su cui il regista Giovanni veronesi ha speso nei giorni scorsi bellissime parole, sottolineando la grandezza della sceneggiatura, ha già trovato un distributore italiano interessato all'acquisto.
(08 Maggio 2007)
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