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Due volte lei - Lemming
Film in concorso al 58esimo festival di Cannes, "Due volte lei - Lemming" è il terzo lungometraggio di Dominik Moll.
La trama racconta di due coppie: Alain (Laurent Lucas) e Benedicte (Charlotte Gainsbourg), giovani sposi, e i più attempati coniugi Alice(Charlotte Rampling) e Richard (André Dussollier) Pollock, che ad un certo punto incrociano le loro vite con conseguenze devastanti soprattutto per questi ultimi.
La prima parte del film risulta piacevole grazie ad un'atmosfera sospesa e soffocante che offre tanti spunti per dare libero sfogo all'immaginazione e cercare le risoluzioni del mistero che si va sempre più infittendo attorno alla figura enigmatica di Alice. Ma fotogramma dopo fotogramma, la sceneggiatura si perde in rimandi, metafore e simbolismi che rimangono oscuri. Moll con questa pellicola vorrà dissertare sui rapporti di coppia molto lunghi, prospettandoci un futuro non proprio idilliaco? Vorrà mostrarci come la felicità sia effimera e in balia di ogni piccolo evento?
Il regista stesso afferma che ha voluto raccontare la storia di un uomo che cerca di mantenere sempre il controllo su tutto perché è convinto che questo garantisca la felicità, ma poi è smentito dalle vicissitudini della vita. Moll ha centrato il suo obiettivo? Nella seconda parte del film, in cui si vorrebbe aumentare il mistero e virare quasi verso il racconto di fantasmi, ci sono dei salti nella sceneggiatura: l'irrazionale guida i personaggi in strade alquanto tortuose, fino ad una risoluzione conclusiva, che se non si vuole definire proprio scontata, è sicuramente prevedibile. Le scelte registiche rispettano un assunto di iperrealismo ma non supportano sufficientemente questi "salti" della sceneggiatura.
Probabilmente se il film avesse avuto meno velleità intellettuali e psicologistiche il risultato sarebbe stato di gran lunga migliore, perché il cast ha recitato brillantemente e l'idea di fondo prometteva bene. Ci troviamo di fronte ad una pellicola che vorrebbe essere d'autore, e che porta ad interrogarsi su quali siano le caratteristiche per definire tale un film.
Di sicuro c'è che "Due volte lei" non è destinato a chi vede il cinema come pura evasione.
La frase:
-Perché non si separa?
-Perché voglio vederlo crepare.
Ilaria Ferri
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