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Il mio ragazzo è un bastardo
John Tucker deve morire: così il titolo originale motiva la piena crisi ormonale di un pugno di fashion victims senza dubbio creative. Ex sexy giardiniere della casalinga non così disperata Gabrielle Solis/Eva Longoria, il ventinovenne Jesse Metcalfe qui presta volentieri il suo fisico aitante (e solo quello) al popolarissimo capitano della squadra di basket dell'ennesimo liceo americano. Il ricco contorno femminile di questo piatto unico di estrogeni e integratori è garantito dalla cantante pop Ashanti, dalla Sophia Bush della serie "One tree hill" e da Ariel Kebber, vista in "Aquamarine", soccorse dalla Brittany Snow di "American dreams". Per quanto oggi si possa ingrandire lo schermo al plasma di una Tv, questa non raggiungerà mai le dimensioni del Grande Schermo... Ma atteniamoci ai fatti.
Traditore seriale, il bel John usa un metodo infallibile per gestire più relazioni contemporaneamente, frequentando nello stesso momento ragazze appartenenti a mondi tanto distanti da non rischiare di venire mai a conoscenza l'una dell'altra. È così che Heather la cheerleader, Carrie la manager in erba e Beth l'attivista vegana (brrr, chissà la prognosi di un'overdose da cliché) si ritrovano a credere a tutte le sue panzane, beatamente incoscienti tra le braccia del poliedrico casanova. Finché l'imprevisto accade, generando botte da orbi e insulti a manetta tra adolescenti isteriche. Voce narrante del pretenzioso teen movie, sorge però in soccorso l'invisibile Kate: appena trasferitasi in città, cresciuta all'ombra di una mamma trendy come solo Mtv potrebbe tollerarne (Jenny McCarthy, da Playboy con furore), la piccola outsider diventa improvvisamente catalizzatrice della furia delle tre streghette: e per John Tucker si profilano tempi bui. Solita trasformazione da brutto anatroccolo in cigno, con un pizzico di verve in più, e l'avventura delle quattro fa spesso sorridere finché non arriva al punto di non ritorno da cui questo genere di pellicola non riesce proprio ad affrancarsi: la Morale.
"Thirteen" risplende lontano, inesorabilmente irraggiungibile. La versione light che abbiamo davanti tenta confusamente di impartire una lezioncina in corner, ma ormai la bibita gasata ha preso tutt'altra direzione e finisce col lasciare perplesso anche un pubblico minorenne, in un megaparty di compleanno che strizza l'occhio al reality - e poi via con le torte in faccia.
Molto, troppo rumore... per nulla.
La frase: - "Normalmente sono contro il massacro di animali, ma per John Tucker farò un'eccezione".
Domitilla Pirro
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