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L'incredibile Hulk
Hulk è tornato e questa volta “Hulk spacca!”. Abbandonate le atmosfere intimistiche ed intellettualistiche volute da Ang Lee nel primo film sul mostro verde, ora i produttori della Marvel e della Universal cambiano completamente registro e squadra mettendo alla regia il francese Louis Leterrier, noto per aver diretto gli action movie “Danny the Dog” e “Transporter: Extreme”.
Cambiati anche tutti gli attori protagonisti, al posto di Eric Bana, per il ruolo del dottor Banner, è stato scelto Edward Norton, a cui è stata affidata anche la sceneggiatura, mentre il personaggio di Elizabeth Ross è stato affidato a Liv Tyler, che ha sostituito Jennifer Connelly.
Già dalla scelta del regista e del protagonista si capiva che questo Incredibile Hulk era destinato ad essere un prodotto scisso tra due anime molto diverse, proprio come accade ad Hulk/Banner, un unico corpo con all'interno due personalità: da una parte l’adrenalinico Leterrier e dall’altra l’intellettuale e malinconico Norton.
I due, purtroppo, non sono riusciti a creare un film omogeneo, la pellicola è sfilacciata sia come storia che come ritmo e a peggiorare la situazione ci sono i tanti tagli voluti dalla produzione che spesso rendono faticosa la comprensione di alcuni passaggi.
Si può parlare di più film insieme. Il primo si svolge nella favela brasiliana, qui predomina la visione nortoniana, dove un dottor Banner, solo e malinconico cerca di controllare la rabbia che c’è in lui e intanto studia una cura per tornare normale.
Il secondo film può essere considerato un romantico road movie che inizia con l'arrivo di Banner all'università americana dove ritrova il suo amore di sempre, Elizabeth Ross.
Il terzo più leggero ed ironico si svolge a New York dove ha luogo il combattimento finale tra Hulk e Abominio.
Naturalmente l’azione non è relegata solo nell’ultima parte, i combattimenti tra Hulk e l’esercito americano prima e contro Abominio poi, sono presenti durante tutti i 114 minuti della pellicola; molto ben costruita è la prima apparizione di Hulk, il mostro viene celato a lungo dal buio e dal fumo di una fabbrica di bibite a Rio, in una scena molto ben girata e molto evocativa.
Per sapere quale sarà il futuro del mostro verde non serve aspettare la fine dei titoli di coda, l’apparizione di Iron Man/Robert Downey Jr. getta le basi per il prossimo film che vedrà uniti sotto l’unica bandiera de I Vendicatori: Hulk, Ironman, Thor, Ant-Man, Wasp e Capitan America.
La frase: "Io non voglio controllarlo, voglio eliminarlo!".
Elisa Giulidori
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