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Gustocorto
Eccoci arrivati alla terza edizione di Gustocorto, una bella iniziativa dell'Anica che riesce così a portare al grande pubblico interessanti cortometraggi di autori emergenti e non. Certo sarebbe molto più efficace abbinare questi interessanti esperimenti magari film "blockbusters" mettendoli prima della pellicola principale così da coinvolgere le grandi masse che con l'occasione potrebbero scoprire che il cinema non è solo mega-produzione, ma soprattutto idee e passione.
Ma veniamo a questi otto corti distintisi in varie manifesatazioni:
"Cassa Veloce" di Francesco Falaschi (Emma sono io) vede un giovane meccanico (Valerio Binasco) tentare di recuperare il rapporto in crisi con la sua compagna (Cecilia Dazzi) cassiera in un supermarket. Sarà costretto a comprare di tutto per poter passare qualche minuto con la sua amata.
Una chicca: il cartello al collo del mendicante cambia continuamente.
Voto: 9
"Palygirl" di Fabio Tagliavia. Daniele (Valerio Mastrandrea) litiga con Chiara (Daniela Fazzolari) ed esce di casa per non affrontare la discussione. Torna dopo qualche ora per trovarsi due anni avanti con Chiara ormai legata ad un altro uomo.
Una rivisitazione molto personale, diciamo latina, di Sliding doors, geniale.
Voto: 8
"Nunzia" di Giulia Oriani. Armando tiene la madre Nunzia sotto una sorta di camapana di vetro, finché non è costretto a lasciarla sola durante una breve vacanza. L'incubo peggiore di Armando si trasforma nel migliore dei sogni di Nunzia che grazie a Marcello riprenderà a vivere.
Due grandi attori come Milena Vukotic e Paolo Ferrari a servizio di questo delicatissimo episodio che ci ricorda che la vita finisce solo quando lo decidiamo noi.
Voto: 7.5
"L'ultimo pistolero" di Alessandro Dominici. Un bianco e nero un pò sgranato per questa sorta di viaggio nella memoria di Sergio Leone. Con cappello, stivali, spolverino e cinturone l'ultimo cowboy (Franco Nero), relitto di un tempo che fu, si appresta ad una sfida che non può vincere, o forse si...
Voto: 7.5
"Radioporto Guttenberg" di Alessandro Vannucci. Un titolo che poco a che fare con la storia di un padre (Giorgio Colangeli) e sua figlia (Eleonora D'Urso) persi nell'incomunicabilità di un rapporto che soffre di un male ormai diffuso: la separazione.
Un tema abbastanza trito condito da una fotografia decisamente sciatta che non aiuta a valorizzare qualcosa che non sa bene dove deve puntare il dito (ma perché le immagini del G8 di Genova).
Voto: 5
"Bbobbolone!" di Daniele Cascella. Il fatto che Aurelio debba fare il palo per un colpo alle poste di Terracina è poco importante, come anche la partitella di pallone i cui ricordi si trasfondono tra passato e presente (ma che un giocatore non si giudica dai calci di rigori lo sapeva anche De Gregori), la cosa più divertente sono le due macchiette dei rapinatori con il loro linguaggio assurdo ed il vecchietto che ancora non è riuscito ad avere un milione al mese di pensione (ma qualcuno non lo aveva promesso a tutti?), per ora...
Voto: 8 (non fosse altro che per il dialetto).
"Il naso storto" di Antonio Ciano. Dire la verità, sbatterla in faccia a chi ci circonda senza problemi, un pò il sogno proibito di tutti che, però, Giovanni (Marcello Mazzarella) decide di mettere in atto dopo un sogno rivelatore sulla sua vita fatta di occasioni perse. E ricordatevi che le merendine fanno male!
Voto: 7.5
"Racconto di Guerra" di Mario Amura. Già vincitore del David di Donatello ecco riproposto questo corto durissimo sulla guerra ed i suoi orrori attraverso gli occhi dei bambini. Niente cruda leggerezza alla No man's land o ironia nera come Train de vie, solo la realtà, se si può chiamare tale.
Indicazioni: Per tutti quelli che amano il Cinema.
Valerio Salvi
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