La Grande Prugna
Se New York è definita "La Grande Mela", una metropoli italiana tipo Milano non poteva che essere definita "La Grande Prugna". Tra le nebbie della città si muovono una cinquantina di personaggi (quasi tutti provenienti dallo Zelig), i cui destini si incrociano e si respingono, mentre un invadente reporter (Enzo Iacchetti) tormenta i passanti con la domanda di fine millennio. Nel frattempo scapoli e ammogliati si affrontano in una tradizionale partita in cui è in gioco un'intera filosofia di vita; un uomo leale ruba la moglie al suo miglior amico che poi reagisce alle corna in cinque modi diversi; una simpatica vecchietta si prende la sua rivincita sulla morte e sulla città, mettendo in atto una serie di fantasiosi omicidi; un tipo dallo spirito libero che decide di porre fine alla storia d'amore con la sua fidanzata bacchettona; un dj che da cinico qual è si trasforma poi in vittima di se stesso; due controllori della metropolitana alle prese con un accattone molto più sveglio di loro e con un moderno genio di Aladino; una baby-sitter amante di Tarantino (Luciana Littizzetto) che si occupa dei bambini affidatele in maniera un po' "pulp"; un barista e un cliente insopportabile si scontrano per un caffè; un ex campione di flipper rivive in sogno la sua ultima partita; una coppia di tradizionalisti decide di abbandonare il solito tran tran passando alle avventure porno comiche. Diretto da Claudio Malaponti, al suo primo lungometraggio (aveva diretto il corto "Il perfezionista", storia di un serial killer che vuole uccidere il Gabibbo), il film è una carrellata dei comici che sono stati lanciati dallo Zelig, il tempio milanese del cabaret, e che anche qui riportano in scena una serie di gag che li hanno resi famosi. Tra tutti, oltre ai già citati Littizzetto e Iacchetti, compaiono Bertolino, Parassole, Ale e Franz, Raul Cremona, Ballantini, Fantoni e altri, con in più la bella Stefanenko ad arricchire il cast.
Scrivi la tua recensione!
|
Trailer, Scheda, DVD, Recensione, Opinioni
|
|
|