Gli Arcangeli
Unico film italiano in concorso all'edizione numero 7 del Miff, "Gli Arcangeli", opera prima del giovane e maturo regista ventinovenne Simone Scafidi, porta a casa un solo premio, seppur di prestigio, come quello del miglior attore protagonista ad Andrea Riva (tra l'altro co-sceneggiatore della pellicola ).
L'importanza di quest'opera va al di là però del premio vinto, perché dimostra come il coraggio e la ricerca filmica, a volte vengano pagate, seppur limitatamente a un Festival.
Un film, per certi aspetti, forte, duro, fisico, ma anche straordinario, per richiami, immagini, metafore.
Gli attori, tutti molto bravi, si sono avventurati in una recitazione "improvvisata" senza copione, e questo, ha fatto sì, che il risultato fosse ulteriormente emozionante.
Andrea Riva è indubbiamente potente: la sua è una prova silenziosa, "gridata", acuta.
Un personaggio, quello di Cristian - Riva, apparentemente trasgressivo, crudo, immorale, ma che cela un dolore " antico " di bambino, che lo ha segnato e che continua a segnarlo.
La ricomparsa di Padre Siro, figura importante nella sua vita, lo segnerà ulteriormente, nel corpo e nell'anima, tanto da intraprendere un viaggio nell'amore e nella follia più estrema, alla ricerca della purificazione divina e terrena.
La storia, scritta nel 1999 a quattro mani da Scafidi e Riva, ha incontrato per quasi 5 anni molti problemi di distribuzione fino a quando un giovane produttore, David Cartasegna, ha creduto nel progetto, addirittura vendendosi la casa, per finanziare l'opera.
Il film per ora verrà distribuito in Nord America e Europa, grazie anche al contratto che il team de Gli Arcangeli ha firmato con una casa di produzione canadese; in Italia riusciremo a vedere la pellicola con delle autodistribuzioni degli stessi protagonisti del film.
Davvero incredibile come certe opere, oggi, trovino ancora problemi di distribuzione.
La società, quella almeno cinematografica, può amare o odiare pellicole di questo genere, ma non può ignorarle, non può non accorgersi di quanto lavoro e sacrificio ci sia dietro a un progetto come questo.
Il duo Scafidi - Riva è impegnato nel montaggio di un nuovo progetto, una docu fiction, ispirata alla figura dello scrittore Dante Virgili, autore de La distruzione: il lavoro uscirà a settembre in tutte le librerie italiane, edito da Pequod e annovera presenze, tra le molte, del calibro di Moni Ovadia e Massimo Fini.
Pier Paolo Pasolini credeva nell'importanza del linguaggio delle cose e metteva in guardia contro le illusioni e i danni dell'ideologia del progresso: "Non è vero che comunque si vada avanti. Assai spesso sia l'individuo che la società regrediscono o peggiorano. In tal caso la trasformazione non deve essere accettata: la sua "accettazione realistica" è in realtà una colpevole manovra per tranquillizzare la propria coscienza e tirare avanti".
Gli Arcangeli come Pasolini, hanno lottato e stanno lottando contro un sistema che li vuole fuori: chi ama il cinema che conta tifa per Scafidi e Riva, futuri protagonisti, ce lo auguriamo, di un cinema intelligente.
Andrea Giordano
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