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Autore contro i film horror
RickBlaine

Reg.: 30 Mar 2003
Messaggi: 1868
Da: Collegno (TO)
Inviato: 25-03-2005 18:11  
quote:
Altrochè ideologia, sono a mio avviso la forma più raffinata e indiretta di critica sociale.


Come per esempio in ZOMBIE di Romero, in cui i morti viventi continua ada andare al supermercato come quando erano in vita...

_________________
Best Always, John Landis

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83Alo83

Reg.: 26 Mag 2002
Messaggi: 16507
Da: Palermo (PA)
Inviato: 25-03-2005 20:18  
quote:
In data 2005-03-25 18:11, RickBlaine scrive:
quote:
Altrochè ideologia, sono a mio avviso la forma più raffinata e indiretta di critica sociale.


Come per esempio in ZOMBIE di Romero, in cui i morti viventi continua ada andare al supermercato come quando erano in vita...




giaaaaaaaaaaaaaaaa...

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sandrix81

Reg.: 20 Feb 2004
Messaggi: 29115
Da: San Giovanni Teatino (CH)
Inviato: 25-03-2005 20:25  
quote:
In data 2005-03-25 18:11, RickBlaine scrive:
quote:
Altrochè ideologia, sono a mio avviso la forma più raffinata e indiretta di critica sociale.


Come per esempio in ZOMBIE di Romero, in cui i morti viventi continua ada andare al supermercato come quando erano in vita...


se invece di riassumerlo l'avessi letto, nel post di vietcong si faceva proprio l'esempio di Zombi.
_________________
Quando mia madre, prima di andare a letto, mi porta un bicchiere di latte caldo, ho sempre paura che ci sia dentro una lampadina.

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eraclito

Reg.: 14 Mar 2005
Messaggi: 4702
Da: Siano (SA)
Inviato: 26-03-2005 00:17  
premessa...a me gli horror non piacciono
ma non si possono fare considerazioni a priori se sono film fatti bene (vedi i film di Mr. Night shymalan)
_________________
Indietro?....Neanche per prendere la rincorsa!!!

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liliangish

Reg.: 23 Giu 2002
Messaggi: 10879
Da: Matera (MT)
Inviato: 26-03-2005 01:40  
mai visto un horror di shyamalan.

eppure mi pare di averli visti tutti, i suoi film... ah no certo, mi manca Unbreakable.

è un horror?
_________________
...You could be the next.

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uligano

Reg.: 28 Feb 2005
Messaggi: 124
Da: roma (RM)
Inviato: 26-03-2005 10:05  
Non ho parole!!!!
Mai sentiti discirsi tanto insensati(vietcong) e violenti(più di un film Horror) presentati con uno sproloquio forbito(qui ti invidio) nel tentativo di renderlo plausibile e credibile!
Segno evidente di limitazione mentale e visione mooooooolto ristretta delle cose.
Menzioni cose che..........vabbè laciamo perdere!!!!
Sembra un discorso di un prete!!!
Ma soprattutto!!!!!
Definisci IDIOTI quelli che si iscrivono.....etc. (lo sai, l'hai scritto tu)
Ma come ti permettiiiiiiiiiiiiiiiiii!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
Ti poni su un gradino più alto!!
Ma chi ti ci ha messo!?!?!?!
E poi attento che si cade!!!!
Presunzione vuota e sterile!
Mai puntare il dito................RICORDA!!!!!
L'indice è il dito dell'ego!!!!!!
CIAO PREPOTENTE VIOLENTO E MALEDUCATO!
FORSE FARESTI DEGLI OTTIMI HORROR PER IL CIRCUITO "B-MOVIE"

P.s. Per inciso l'horror non è il mio genere preferito. Anzi!! Ma mi incazzo davanti a tanta boria e maleducazione!
_________________
Il tentativo è il primo passo verso il fallimento! (Homer J. Simpson)

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liliangish

Reg.: 23 Giu 2002
Messaggi: 10879
Da: Matera (MT)
Inviato: 26-03-2005 11:33  
quote:
In data 2005-03-26 10:05, uligano scrive:
Non ho parole!!!!
Definisci IDIOTI quelli che si iscrivono.....etc. (lo sai, l'hai scritto tu)



beh, in effetti... ha torto?

quote:
In data 2005-03-26 10:05, uligano scrive:

Ma come ti permettiiiiiiiiiiiiiiiiii!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
Ti poni su un gradino più alto!!
Ma chi ti ci ha messo!?!?!?!



noi, più o meno tutti.
riconoscere la superiorità altrui non è mica una vergogna.
_________________
...You could be the next.

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83Alo83

Reg.: 26 Mag 2002
Messaggi: 16507
Da: Palermo (PA)
Inviato: 26-03-2005 11:40  
quando leggo "maleducato" mi scappa sempre una grassa risata...
_________________
Mi contraddico, forse?
Ebbene mi contraddico, ma sono vasto, contengo moltitudini.

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Ladyanne
ex "ladyann2"

Reg.: 02 Lug 2004
Messaggi: 8834
Da: vicenza (VI)
Inviato: 26-03-2005 11:46  
quote:
In data 2005-03-26 01:40, liliangish scrive:
mi manca Unbreakable.

è un horror?



secondo la mia opinione.... no
_________________
Tzè

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TesPatton

Reg.: 09 Giu 2004
Messaggi: 7745
Da: Pn (PN)
Inviato: 26-03-2005 12:20  
quote:
In data 2005-03-25 18:08, RickBlaine scrive:
quote:
In data 2005-03-25 17:59, TesPatton scrive:
Per come la penso io, gli horror non servono ad esorcizzare certe paure, bensì ad amplificarle.



Dici??




Da piccola avevo una paura terribile dei "fantasmi" e di tutto il paranormale. Dopo aver visto Poltergeist la paura si è triplicata.

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ilaria78

Reg.: 09 Dic 2002
Messaggi: 5055
Da: latina (LT)
Inviato: 26-03-2005 14:22  
quote:
In data 2005-03-25 13:15, vietcong scrive:

La visione di film dell’orrore rappresenta il grado più basso del consumo cinematografico; non è forse un caso che la metà degli idioti che si iscrivono a un forum smaniano in primo luogo per sapere ‘qual è il film che vi ha fatto più paura?’ Stando alle premesse, il genere potrebbe ancora riscattarsi: esso infatti potrebbe trasformare l’esperienza del prerazionale in una forma di nuova consapevolezza. Ma non è così. In effetti si direbbe che la consapevolezza sia fuorigioco nella visione degli horror, e che questi bypassino la mente per scegliere come terminale privilegiato il corpo. I resoconti più entusiasti sono tutto un profluvio di reazioni fisiche: ‘sono saltato sulla sedia’, ‘mi sono coperto gli occhi’, ‘mi sono aggrappata a chi mi stava accanto’… I consumatori di film horror non vedono il film come testo, ma come Sostanza. Più che visto, il film viene assunto. Lo scopo della visione non è provare emozioni (o tanto meno elaborare idee), ma avvertire delle pure e semplici sensazioni: è l’equivalente delle montagne russe. Si desidera convertire i soldi del biglietto o del noleggio in adrenalina, e il giudizio si baserà sovente sul numero e l’intensità delle scariche avvertite.
L’esito e il paradosso di questo tipo di consumo è nella sua sostanziale meccanicità. Per quanto detto finora, il genere si presta a un consumo particolarmente coatto e compulsivo, il che può portare a una specie di assuefazione. Il fanatico dell’horror diviene il più insensibile ai suoi orrori; anzi, diventa uno smagato ‘conoisseur’ dei suoi meccanismi, come la brillante figura dell’esperto nel meta-horror Scream, che irride tanto il moralismo quanto la ripetitività del genere. Il fanatico arriva a un tale livello di confidenza che può predire in quale minuto morirà un certo personaggio, anche se messo di fronte a un film di Rohmer, potrebbe avere serie difficoltà interpretative. Del resto, non occorre essere un esperto per sapere che quando il protagonista sta tirando il fiato, il mostro salterà fuori dal buio. Certo, gli sceneggiatori si impegnano a tirare fuori idee nuove per continuare a eccitare il pubblico, ma la natura industriale del cinema prevale e l’originalità viene replicata all’infinito (sulla scia de Il Sesto Senso, ormai possiamo stare sicuri che almeno la metà dei personaggi in verità sono già morti in partenza…).
Dunque, tutto è meccanico nel circuito dell’horror: il genere, con il suo carico di convenzioni ed espedienti sempre uguali, il consumo compulsivo e tutto ‘fisico’, la produzione, che deve garantire dell’efficienza di tale circuito. E che giubila della passività con cui il pubblico si risottomette all’ennesima visione, pur consapevole che non proverà gli stessi brividi adolescenziali o infantili… ma ormai è assuefatto. Si sa che il consumismo si basa sulla nevrosi, così come la cultura del divertimento: cosa se non nevrotica compulsione spinge i discotecari ad after hours che si inoltrano fino al mezzogiorno? Come accadeva in un horror intelligente, gli zombi ritornano al supermercato anche quando non ha più senso.
Siamo partiti dunque dalle paure del primitivo, che giace in una condizione bestiale, e siamo arrivati agli impulsi impersonali della Macchina. In mezzo, c’è l’Uomo, entità che in fondo al film dell’orrore non interessa.



mi scuso se ripeterò qualcosa già detta, ho letto solo il primo post di vietcong, ma se non scrivo subito mi perdo in 5000 pensieri

stai semplificando un po' troppo!
i meccanismi, giustissimi che hai qui elencato, non sono tipici solo dell'horror, un amante di film drammatici chiederà "quale film vi ha fatto piangere? quale scena vi ha emozionato? quale vi ha fatto arrabbiare?" siamo punto e a capo.
c'è la ragazzina romantica che vede le commedie rosa per sognare il principe azzurro, e allora va a vedere 45 volte titanic al cinema... è un po' la stessa cosa no? Quando i due amanti sono sul punto di lasciarsi, uno dei due fa una cosa straordinaria che recupera il rapporto logorato, le dinamiche di certi film sono sempre le medesime, così vale pure per il genere drammatico, e via dicendo, possiamo allargare il discorso a tutto il “cinema narrativo”.
ma come sappiamo tutti il cinema si assapora da diversi punti di vista.
ai tempi d'oro del cinema americano, i grandi produttori facevano quasi il tuo stesso discorso: violenza, paure, timore di incappare nella censura, meglio non perderci troppo tempo e soldi su.
Questo ha portato delle conseguenze, ovvero poco budget, molte idee, tanta inventiva.
Questi sono i caratteri principali degli horror migliori della storia del cinema, checchè ne dicano i grandi criticoni. Il cinema horror nasce come uno dei migliori modi per dare un messaggio “scomodo”, uno dei modi migliori per usare il linguaggio cinematografico, senza doversi perdere nella narrazione, uno dei modi migliori per emozionare senza istupidire.
Perché viet, concorderai con me, che al di la dei gusti personali, qualsiasi genere può spegnerti il cervello, qualsiasi tipologia di film può essere reazionaria. Non è questione di generi i o di qualità di film, ma semplicemente di chi guarda e come.
Attaccarsi alla ripetitività delle trame, alla “scontatezza dei sobbalzi”, al “moralismo” dei finali è non guardare un film dell’orrore con occhio lucido, ma lasciarsi abbindolare dall’apparenza, che se vogliamo è anche insita in ogni film, ma appunto per questo, non circoscrivibile ad un solo genere.
Non so, probabilmente non ho capito appieno il significato del tuo post, però, non potevo non mettere una buona parola per gli horror.

_________________
...quando i morti camminano signori..bisogna smettere di uccidere...

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Morgana74

Reg.: 05 Feb 2005
Messaggi: 1990
Da: Modena (MO)
Inviato: 26-03-2005 14:43  
Nn capisco perchè questa crociata contro gli horror!! Allora la prossima volta perchè nn farla contro i porno.. magari perchè sono troppo irreali e fanno crescere i bambini con un'idea distorta del sesso!!!
Ma va!!!
Ci sono film di impegno e film di evasione.. ci sono porno e ci sono film mielosi ma tutto serve e niente è indispensabile.. Tornando agli horror possono piacere o meno ma ritenerli reazionari o imbastirci tutta questa critica mi sembra assurdo!
Come detto da altri ritengo che siano utili per esorcizzare le paure e per passare una serata diversa!
Per il resto la paura del diverso o del nuovo l'ho riscontrato anche in altri generi di film e purtroppo lo riscontro nella raltà e questo nn certo a causa di Nightmare o dell'esorcista!
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Parole crociate: "Qual'è una parola di quattro lettere per "il migliore amico di un uomo"? "Culo".
Fratelli per la pelle

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Marienbad

Reg.: 17 Set 2004
Messaggi: 15905
Da: Genova (GE)
Inviato: 26-03-2005 16:19  
Ho letto tutto d'un fiato, e devo dire che l'intervento iniziale, è più lungimirante di quanto possa sembrare di primo acchito.
Per quello che mi è sembrato di capire, la critica di Vietcong, non è rivolta al cinema horror tout court, ma ad un aspetto del cinema che risiede a monte dei film, e che è l'eredità di una summa di intenzioni, di messaggi e di modalità risalenti ad un epoca ormai lontana da noi, e che tuttavia, è rimasta invariata nel corso degli anni, e continua a cibarsi di se stessa riproponendosi in maniera sempre più intaccata.
E' assolutamente vero che i film horror si raccontino mediante i loro luoghi comuni e vivano delle loro reminiscenze, ma è tanto vero quanto questo sia riscontrabile nei film di qualunque altro genere; poichè è evidente che il cinema non inventi nulla, ma rappresenti il surrogato artistico (o meno) dell'uomo e della sua percezione: il cinema non proporrà mai nulla che non dipenda strettamente dall'uomo, dai suoi sentimenti e dalla sua storia, dai suoi limiti...
Indi per cui, non vedo come sia possibile contraddirti, ma non vedo nemmeno come sia possibile dedicare una riflessione ad un qualcosa che non può per forza di cose avere alternative.
A tal proposito spezzo una lancia a favore proprio del cinema horror, e lo faccio in relazione al suo testo filmico e non alle sue prerogative; perchè è proprio questo tipo di cinema in cui, grazie anche alla moltitudine di significanti di cui dispone ogni significato horrorifico (si pensi alle immagini cui è possibile associare la paura, l'angoscia e la morte, e quante poche immagini possano essere associate l'amore o la felicità, in termini di fantasie), il contenuto visivo del testo assume il comando all'interno di quello filmico, spesso trasferendo significati allo spettatore nella loro complessa forma e autenticità; cosa che sempre più raramente accade in un film drammatico o una commedia, che sempre dovranno dipendere da una struttura narrativa di altro tipo, e non prettamente visiva (come infatti accade per l'horror: mi viene in mente molto del cinema horror orientale, che sa perfettamente come operarsi in tal senso).
Il genere horror quindi, è certamente quello che, nel cammino verso la formulazione e vivificazione di pensieri (che non va tradotto nel termine "spaventare, che resta riduttivo), quello che ha raggiunto il più alto grado di efficacia, all'interno della cinematografia.
Strano per altro, che all'interno di questo discorso, tu abbia proprio citato un regista come Rohmer, che è proprio tra quegli autori che meno si sono accostati al cinema rivoluzionandone la struttura sintattica visiva, bensì "letteraria" (tant'è che si è sempre servito più che altro di dialoghi e di "situazioni" per raccontarsi), forse in questo senso è molto più logico citare Godard, che è riuscito nell'impresa di rivoluzionare proprio la narrazione visiva a prescindere dai generi e dalle "storie".

Quindi Vietcong, appoggio il tuo intervento, ma sicuramente io lo affronterei non partendo dall'horror...
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Inland Empire non l'ho visto e non mi piace

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uligano

Reg.: 28 Feb 2005
Messaggi: 124
Da: roma (RM)
Inviato: 26-03-2005 16:36  
quote:
In data 2005-03-26 11:40, 83Alo83 scrive:
quando leggo "maleducato" mi scappa sempre una grassa risata...




Ridi su sta....... Va meglio?
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Il tentativo è il primo passo verso il fallimento! (Homer J. Simpson)

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83Alo83

Reg.: 26 Mag 2002
Messaggi: 16507
Da: Palermo (PA)
Inviato: 26-03-2005 16:37  
quote:
In data 2005-03-26 16:36, uligano scrive:
quote:
In data 2005-03-26 11:40, 83Alo83 scrive:
quando leggo "maleducato" mi scappa sempre una grassa risata...




Ridi su sta....... Va meglio?



ma che maleducato che sei...
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Mi contraddico, forse?
Ebbene mi contraddico, ma sono vasto, contengo moltitudini.

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