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Autore Rom, Zingari, nomadi e assimilabili...
quentin84

Reg.: 20 Lug 2006
Messaggi: 3011
Da: agliana (PT)
Inviato: 25-09-2007 11:45  
quote:
In data 2007-09-25 11:39, stilgar scrive:
Scusa Quentin, voglio farti una semplice domanda a puro scopo informativo: quanto vivi lontano da un campo nomadi?


Ho già detto che non ho mai vissuto vicino a un campo rom.
Vuoi forse dire che, per questo motivo, non ho il diritto di esprimermi sull'argomento?

Ho anche chiarito che non amo i rom più di quanto non ami ogni altro essere umano, soltanto non sopporto i pregiudizi contro chiunque siano rivolti.

Aggiungo che se anche vivessi vicino a un campo nomadi, se anche qualche rom mi desse fastidio o mi derubasse, questo non mi autorizzerebbe a disprezzarli tutti o a considerarli sub-uomini (come l'utente eltonjohn li ha definiti).

Come ho già detto a Rich: avere dei pregiudizi è normale, nessuno ne è del tutto immune, ma ciò non significa che sia giusto.

[ Questo messaggio è stato modificato da: quentin84 il 25-09-2007 alle 12:05 ]

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stilgar

Reg.: 12 Nov 2001
Messaggi: 4999
Da: castelgiorgio (TR)
Inviato: 25-09-2007 12:41  
quote:
In data 2007-09-25 11:45, quentin84 scrive:
quote:
In data 2007-09-25 11:39, stilgar scrive:
Scusa Quentin, voglio farti una semplice domanda a puro scopo informativo: quanto vivi lontano da un campo nomadi?


Ho già detto che non ho mai vissuto vicino a un campo rom.
Vuoi forse dire che, per questo motivo, non ho il diritto di esprimermi sull'argomento?

Ho anche chiarito che non amo i rom più di quanto non ami ogni altro essere umano, soltanto non sopporto i pregiudizi contro chiunque siano rivolti.

Aggiungo che se anche vivessi vicino a un campo nomadi, se anche qualche rom mi desse fastidio o mi derubasse, questo non mi autorizzerebbe a disprezzarli tutti o a considerarli sub-uomini (come l'utente eltonjohn li ha definiti).

Come ho già detto a Rich: avere dei pregiudizi è normale, nessuno ne è del tutto immune, ma ciò non significa che sia giusto.

[ Questo messaggio è stato modificato da: quentin84 il 25-09-2007 alle 12:05 ]


Allora ti spiego subito perchè ti ho fatto questa domanda.
Il fatto è che se tutti quelli che abitano vicino a un campo rom la pensano in maniera diametralmente opposta a come la pensi tu, deve esserci un motivo.
Non è tanto il considerare i rom mezzo uomini più o meno buoni di tutti gli altri esseri umani. Il fatto è che nei campi nomadi vige la legge di nessuno, è un dato di fatto, te lo dico perchè la mia ragazza ha avuto esperienze dirette in passato e le cose che mi ha raccontato sono raccrapiccianti.
Ora in tutto questo io sono dell'idea che il problema grosso sia l'assoluta impotenza delle istituzioni verso queste realtà.
Ad una ragazza che conosco hanno rubato la macchina 5 volte, sempre ritrovata vicino ad un campo rom. Il bello è che una volta hanno pure beccato i colpevoli che però non hanno saputo far meglio che sbeffeggiare le forze dell'ordine prima di essere rimessi in libertà qualche giorno dopo.
Quello che fa veramente incazzare il cittadino è che sembra che a loro venga concesso di fare quello che vogliono.
Io sono convinto che lo Stato debba intervenire in maniera forte e decisa. Questi campi sono solo un modo per rendere ancora più emarginato chi ci vive. Secondo me non hanno motivo di esistere.
Io la penso così, tu sei liberissimo di pensarla diversamente, però , se ti capita, perchè non ti fai un giro in uno di questi campi una volta o l'altra?
_________________

Profundis - L'anima nera della rete

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quentin84

Reg.: 20 Lug 2006
Messaggi: 3011
Da: agliana (PT)
Inviato: 25-09-2007 13:11  
Allora si ritorna su concetti già detti: io non penso che i rom siano dei santi, penso che devono rispettare la legge e lo Stato ha il dovere di intervenire se non la rispettano, se lo Stato latita, non possiamo prendercela solo coi rom o invocare pene più severe apposta per loro solo perchè non ci piacciono.
Capisco che non sia piacevole vedere i ladri della propria auto (di qualunque etnia siano) di nuovo liberi, ma le leggi (che ovviamente devono valere per tutti) mica le scrivono i ladri d'auto o almeno non mi risulta.

Ho anche detto più volte che il fatto di vivere in baracche costituisce un pericolo più per loro che per noi (ho più volte ricordato la tragedia di Livorno) quindi anche secondo me quelle baracche, quei campi non hanno motivo di esistere.
Sarebbe molto più sicuro se vivessero in case popolari...ma sembra che a molti italiani "incazzati" non stia bene nemmeno questo.

[ Questo messaggio è stato modificato da: quentin84 il 25-09-2007 alle 13:48 ]

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AlZayd

Reg.: 30 Ott 2003
Messaggi: 8160
Da: roma (RM)
Inviato: 26-09-2007 18:09  
quote:
In data 2007-09-25 11:39, stilgar scrive:
Scusa Quentin, voglio farti una semplice domanda a puro scopo informativo: quanto vivi lontano da un campo nomadi?

_________________

Profundis - L'anima nera della rete

[ Questo messaggio è stato modificato da: stilgar il 25-09-2007 alle 11:40 ]



E tu Stilgar, quanto vivi lontano da ciò che non rappresenta oramai un dato di fatto che tutti conosciamo (quanto siano brutti, sporchi e cattivi i rom nei loro campi lo sappiamo in molti, dove però sappiamo meno perchè ciò accade, mentre non sappiamo affatto, o non vogliamo sapere, quanto siano degradate, violente, pericolose, incivili, "immorali", certe normali periferie delle grandi, civilissime città abitate da gente "normale", da noi "bianchi"), e quante volte hai invece provato ad avvicinarti alla realtà complessa e diversificata del mondo rom, nel suo insieme, al vasto panorama, che in pochi invece dimostrano di conoscere?
No, perchè la conoscenza di questa seconda realtà è indispenzabile per poter meglio capire la prima, per cercare una risposta e una soluzione al presunto problema, che non sia la solita strada della della xenofobia, del forcaiolismo, del linciaggio morale. Mi sto ripetendo su quanto avevo già suggerito, e cercherò di precisare ancor meglio. Dove le comunità rom siano riusciute in qualche modo ad integrarsi, o comunque a vivere una vita dignitosa, normale (da ladri e galatuomini, come tutte le comunità del mondo, nè più, nè meno!), certi degradi si registrano in maniera decisamente più marginale rispetto a quei contesti in cui invece non esiste il civilissimo criterio, culturale, dell'accettazione di una cultura diversa. E dove dovessero ancora persistere tali degradanti fenomeni, lo sono solo in funzione della nostra intolleranza, dei nostri abbagli, del nostro modo spesso prepotente, limitato, mediocre, di intendere il mondo e l'esistenza. Mi spiego meglio; a Siviglia, dove coesistono oramai da secoli, come in gran parte della Spagna, "gitanos y payos" (interessante questa netta distinsione lessicale, oltre che etnico-culturale, tra gitani e non gitani), esiste tuttavia un quartiere, sorta di "ghetto", in parte imposto, in parte volontario, il Poligono Sur, un quartierone di periferia: palazzi, case, appartamenti, in cui vivono i gitani per i fatti loro. Fanno ciò che vogliono, più o meno, come fan tutti i "payos" nei loro "normali" quartieri di periferia, e non di periferia, nel rispetto della legge e nel non rispetto della legge, in egual misura. In queste distinte realtà, la linea di demarcazione che separa e divide i due mondi, e che dove possibile spesso li avvicina(grazie al medium culturale!) è tuttavia molto flessibile, e ciascuna cultura esprime se stessa, in piena libertà (per quanto riguarda ciò che è legittimo, ed anche no, sempre in egual misura). Se poi in un palazzotto del Poligono Sur - dove cè un notevole fermento culturale, pur tra le "arretratezze" e sacche di degrado, sempre per come lo intendiamo noi che siamo così puliti nel look, nelle apparenze, mentre però insozziamo, avveleniamo la terra, l'ambiente, la morale, l'etica, la dimensione del "bello", dell'arte, dell'umanesimo, della ricchezza che portano le "diversità", ecc, noi veri incivili e insensibili figli del progresso - capitasse di vedere un asino affacciato ad un finestra del terzo piano.., o i gitani che fanno i fuochi negli incroci delle strade, che ballano, cantano, suonano, si ubriacano, scopano, ridono, si divertono tutta la notte, nessuno grida al diverso, all'incivile, al delinquente, stupratore.., ed incita al linciaggio morale, quando non a quello addirittura fisico, come spesso capita da noi, ed è sotto gli occhi di tutti. Si tratta insomma di capire meglio dove risieda la vera inciviltà, la bruttura, l'intolleranza, la violenza, la paura del diverso che serve solo ad esorcizzare l'alieno che è in noi.

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AlZayd

Reg.: 30 Ott 2003
Messaggi: 8160
Da: roma (RM)
Inviato: 26-09-2007 18:26  
quote:
In data 2007-09-25 13:11, quentin84 scrive:
Sarebbe molto più sicuro se vivessero in case popolari...ma sembra che a molti italiani "incazzati" non stia bene nemmeno questo.

[ Questo messaggio è stato modificato da: quentin84 il 25-09-2007 alle 13:48 ]



Assolutamente vero. Tutte scuse, in realtà la maggior parte degli italiani destesta gli zingari perchè afflita da una mescola di xenofobia e superstizione. Io non abito vicino ad un campo di zingari, ma ci passo spesso vicino, e comuque loro emigrano dalle mie parti, per rovistare nei cassonetti della spazzatura, per la questua.., e, perlomeno nella mia esperienza, e in quella della stragrande maggioranza degli italiani, il vero pericolo, la violenza, il fastidio, la volgarità, proviene dai nostri stessi connazionali, i coattoni di perferia con le loro macchine guidate pericolosamente, con i loro telefonini superfichi ostentati con imbecille compiacimento, figli della pubblicità, di valori di infimo ordine etico, morale, culturale, umanistico artistico.., promulgati dalle televisioni private e di stato.., se è possibile usare la parola arte per tali novelli figli della violenza, ragazzi di non vita... senza valori, ideali, aspirazioni, speme. Per non prlare dei pariolini...
Abbiamo sempre più bisogno di chiudere gli occhi su noi stessi, di prendercela con i diversi, espiare i tanti mali che affliggono noi (presunti)normali, con l'odio e la diffidenza. Ma così facendo non si risolve nè l'uno nè l'altro problema.

_________________
"Bisogna prendere il veleno come veleno e il cinema come cinema" - L. Buñuel

[ Questo messaggio è stato modificato da: AlZayd il 26-09-2007 alle 18:31 ]

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Valparaiso

Reg.: 21 Lug 2007
Messaggi: 4447
Da: Napoli (es)
Inviato: 27-09-2007 01:09  
Ieri sera trasmissione molto interessante di Lerner, sul tema zingari... Molto inquietante, il programma dava davvero una brutta sensazione sulla china di inciviltà e intolleranza in cui rischiamo di precipitare. Ance per colpa di una politica, soprattutto locale, che davvero sta arrivando a livelli di faciloneria e ignoranza che fino a qualche anno fa sarebbe stato difficile immaginare.
Spero che replichino il programma, perché sarebbe stato da registrare e guardare con calma, un po' alla volta, per comprendere appieno la durezza della situazione.

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marcomond

Reg.: 25 Nov 2001
Messaggi: 1968
Da: varese (VA)
Inviato: 25-10-2002 18:10  
quote:
In data 2007-09-26 18:09, AlZayd scrive:

_________________


E tu Stilgar, quanto vivi lontano da ciò che non rappresenta oramai un dato di fatto che tutti conosciamo (quanto siano brutti, sporchi e cattivi i rom nei loro campi lo sappiamo in molti, dove però sappiamo meno perchè ciò accade, mentre non sappiamo affatto, o non vogliamo sapere, quanto siano degradate, violente, pericolose, incivili, "immorali", certe normali periferie delle grandi, civilissime città abitate da gente "normale", da noi "bianchi"), e quante volte hai invece provato ad avvicinarti alla realtà complessa e diversificata del mondo rom, nel suo insieme, al vasto panorama, che in pochi invece dimostrano di conoscere?
No, perchè la conoscenza di questa seconda realtà è indispenzabile per poter meglio capire la prima, per cercare una risposta e una soluzione al presunto problema, che non sia la solita strada della della xenofobia, del forcaiolismo, del linciaggio morale. Mi sto ripetendo su quanto avevo già suggerito, e cercherò di precisare ancor meglio. Dove le comunità rom siano riusciute in qualche modo ad integrarsi, o comunque a vivere una vita dignitosa, normale (da ladri e galatuomini, come tutte le comunità del mondo, nè più, nè meno!), certi degradi si registrano in maniera decisamente più marginale rispetto a quei contesti in cui invece non esiste il civilissimo criterio, culturale, dell'accettazione di una cultura diversa. E dove dovessero ancora persistere tali degradanti fenomeni, lo sono solo in funzione della nostra intolleranza, dei nostri abbagli, del nostro modo spesso prepotente, limitato, mediocre, di intendere il mondo e l'esistenza. Mi spiego meglio; a Siviglia, dove coesistono oramai da secoli, come in gran parte della Spagna, "gitanos y payos" (interessante questa netta distinsione lessicale, oltre che etnico-culturale, tra gitani e non gitani), esiste tuttavia un quartiere, sorta di "ghetto", in parte imposto, in parte volontario, il Poligono Sur, un quartierone di periferia: palazzi, case, appartamenti, in cui vivono i gitani per i fatti loro. Fanno ciò che vogliono, più o meno, come fan tutti i "payos" nei loro "normali" quartieri di periferia, e non di periferia, nel rispetto della legge e nel non rispetto della legge, in egual misura. In queste distinte realtà, la linea di demarcazione che separa e divide i due mondi, e che dove possibile spesso li avvicina(grazie al medium culturale!) è tuttavia molto flessibile, e ciascuna cultura esprime se stessa, in piena libertà (per quanto riguarda ciò che è legittimo, ed anche no, sempre in egual misura). Se poi in un palazzotto del Poligono Sur - dove cè un notevole fermento culturale, pur tra le "arretratezze" e sacche di degrado, sempre per come lo intendiamo noi che siamo così puliti nel look, nelle apparenze, mentre però insozziamo, avveleniamo la terra, l'ambiente, la morale, l'etica, la dimensione del "bello", dell'arte, dell'umanesimo, della ricchezza che portano le "diversità", ecc, noi veri incivili e insensibili figli del progresso - capitasse di vedere un asino affacciato ad un finestra del terzo piano.., o i gitani che fanno i fuochi negli incroci delle strade, che ballano, cantano, suonano, si ubriacano, scopano, ridono, si divertono tutta la notte, nessuno grida al diverso, all'incivile, al delinquente, stupratore.., ed incita al linciaggio morale, quando non a quello addirittura fisico, come spesso capita da noi, ed è sotto gli occhi di tutti. Si tratta insomma di capire meglio dove risieda la vera inciviltà, la bruttura, l'intolleranza, la violenza, la paura del diverso che serve solo ad esorcizzare l'alieno che è in noi.



Ma che belle parole..."l'alieno che è in noi".
Lascia che ti spieghi una semplice cosa su questo alieno italiano: è un alieno che non si sente più sicuro a casa sua, complici miriadi di crimini che si consumano ogni giorno. Un alieno che se vive in periferia, o meglio in zone residenziali lontane (nemmeno troppo) dai centri delle grandi città deve subire e tollerare situazioni che non gli garbano, per la sua sicurezza e della sua famiglia.
Un alieno che in questi ultimi anni s'è visto maggiorare le tasse e subire lo sberleffo dell'indulto ai danni della propria sicurezza.
Un alieno che lavora e paga le tasse, ma che al contempo non si sente sicuro e a sbaffo dei soldi ceduti allo Stato deve vederne spesi una buona parte per un'integrazione difficile che quasi non viene presa in considerazione dal popolo in questione.
Ho già citato una cifra che si vuole spendere per codesta immigrazione e ho già anche affermato quanto sia un problema, visto che molti crimini sono pur sempre correlati (dopo quelli di casa nostra ovvio) a determinati immigrati.
Bastano pochi casi (che purtroppo invece sono tanti) di furto, scippo e peggio ancora di stupro per far cadere l'esile finto castello sul quale si vuol far parare un popolo che nulla invero ha e vuole offrire alla società che lo ospita.

Ma l'alieno xenofobo, razzista, poco aperto e intollerante è in torto e deve fare i conti con la sua coscienza sporca.
Questa è un'emerita puttanata.

Ora:

- "non sappiamo affatto, o non vogliamo sapere, quanto siano degradate, violente, pericolose, incivili, "immorali", certe normali periferie delle grandi, civilissime città abitate da gente "normale", da noi "bianchi".
Ma nessuno ha detto che tolleriamo le periferie dei delinquenti "bianchi", come li chiami tu, che sono un problema indifendibile. Men che meno dunque si è disposti a tollerarne di nuove da parte dei rom.

- "Dove le comunità rom siano riusciute in qualche modo ad integrarsi, o comunque a vivere una vita dignitosa, normale (da ladri e galatuomini, come tutte le comunità del mondo, nè più, nè meno!)".
Ma dove sarebbero questi concretezze che decanti? E poi "Ladri e gentiluomini"? Lascia ste frasette al mito di Arsenio Lupin, che qui in questa realtà rom di ladri ce ne sono tanti e di gentiluomini nemmeno uno.

- "noi veri incivili e insensibili figli del progresso". E con questa l'hai detta tutta. Ora non possiamo più vivere la nostra vita senza rinnegare ciò che è effettivamente male per noi? Ma per favore...

Sinceramente ci sono troppe idiozie da sfatare e un'azione concreta da intraprendere, perchè questo piccolo paese non può permettersi minimamente quell'acentuata benevolenza che si vuol sostenere a tutti i costi ai danni del paese stesso.

La retorica poi del tuo post è pura aria fritta.

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marcomond

Reg.: 25 Nov 2001
Messaggi: 1968
Da: varese (VA)
Inviato: 25-10-2002 18:20  
quote:
In data 2007-09-26 18:26, AlZayd scrive:
quote:
In data 2007-09-25 13:11, quentin84 scrive:
Sarebbe molto più sicuro se vivessero in case popolari...ma sembra che a molti italiani "incazzati" non stia bene nemmeno questo.

[ Questo messaggio è stato modificato da: quentin84 il 25-09-2007 alle 13:48 ]



Assolutamente vero. Tutte scuse, in realtà la maggior parte degli italiani destesta gli zingari perchè afflita da una mescola di xenofobia e superstizione. Io non abito vicino ad un campo di zingari, ma ci passo spesso vicino, e comuque loro emigrano dalle mie parti, per rovistare nei cassonetti della spazzatura, per la questua.., e, perlomeno nella mia esperienza, e in quella della stragrande maggioranza degli italiani, il vero pericolo, la violenza, il fastidio, la volgarità, proviene dai nostri stessi connazionali, i coattoni di perferia con le loro macchine guidate pericolosamente, con i loro telefonini superfichi ostentati con imbecille compiacimento, figli della pubblicità, di valori di infimo ordine etico, morale, culturale, umanistico artistico.., promulgati dalle televisioni private e di stato.., se è possibile usare la parola arte per tali novelli figli della violenza, ragazzi di non vita... senza valori, ideali, aspirazioni, speme. Per non prlare dei pariolini...
Abbiamo sempre più bisogno di chiudere gli occhi su noi stessi, di prendercela con i diversi, espiare i tanti mali che affliggono noi (presunti)normali, con l'odio e la diffidenza. Ma così facendo non si risolve nè l'uno nè l'altro problema.

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"Bisogna prendere il veleno come veleno e il cinema come cinema" - L. Buñuel

[ Questo messaggio è stato modificato da: AlZayd il 26-09-2007 alle 18:31 ]



Dunque tu non abiti vicino ad un campo, è s'era capito.
Le case popolari?
E perchè? Sai quanto costano? Con che criterio, se poi non vanno a lavorare, non pagano le tasse, se lavoricchiano, lo fanno in nero e i bambini nemmeno a scuola?
Ora mi dirai che esistono programmi per l'educazione. Bene sono già falliti e dopo i primi due anni i bambini tornano per le strade. La sussistenza e l'assistenzialismo non può andare avanti per sempre, gratuitamente perchè tanto ci sono gli italiani ospitanti che pagano. Questa sarebbe la più grande delle ingiustizie, assieme poi a tutti i crimini correlabili ai rom.
L'integrazione avvviene attraverso parametri sociali, professionali e infine anche culturali. Non a spron battuo cedendo e donando, sarebbe folli pura.

Hai detto bene, ci sono tanti stessi italiani incivili e quant'altro con le loro macchine, telefonini e testa imbottita di stronzate della tv. Ma è anche proprio per questo che tra tantoi problemi nostri bisogna frenare anche quelli che vengono senza ritegno da fuori, specie se aggravano palesemente la situazione.

Le case popolari e gli aiuti devono essere mirati anche a chi merita e non alla faccia di chi lavora per poi rischiare pure.

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marcomond

Reg.: 25 Nov 2001
Messaggi: 1968
Da: varese (VA)
Inviato: 25-10-2002 18:23  
quote:
In data 2007-09-27 01:09, Valparaiso scrive:
Ieri sera trasmissione molto interessante di Lerner, sul tema zingari... Molto inquietante, il programma dava davvero una brutta sensazione sulla china di inciviltà e intolleranza in cui rischiamo di precipitare. Ance per colpa di una politica, soprattutto locale, che davvero sta arrivando a livelli di faciloneria e ignoranza che fino a qualche anno fa sarebbe stato difficile immaginare.
Spero che replichino il programma, perché sarebbe stato da registrare e guardare con calma, un po' alla volta, per comprendere appieno la durezza della situazione.



Invero è stato un programma tendenzioso senza nemmeno una controparte che potesse ribattere realmente.
La tv fa anche questo, espone a senso unico. E il programma di ieri a perso giusto i rom che gli facevano comodo, senza considerare la stragrande maggioranza che è tutt'altro.
Un inchino.

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marcomond

Reg.: 25 Nov 2001
Messaggi: 1968
Da: varese (VA)
Inviato: 25-10-2002 18:24  
E infine:

Qualche giorno fa un raid ha tentato di incendiare il campo nomadi abusivo di Ponte Mammolo. Non è condivisibile l'azione programmata di guerra che può portare all'uccisione di qualcuno e le persone per bene non compiono gesti insensati. E' condivisibile però la rabbia e la stanchezza delle persone per bene che devono convivere nel degrado con persone che se la ridono indisturbate della legalità e fanno scempio delle zone da loro occupate.

E' condivisibile esprimere condanna verso chi compie in modo programmato atti di guerriglia, ma non è condivisibile far passare i Rom per brava gente vittima dell'incomprensibile intolleranza dei cittadini romani. Putroppo per certe forze politiche, per ragioni sinceramente oscure, gente che vive di microcriminalità, a spese della società, che procura degrado ed insicurezza, non è mai colpevole di niente, e quando se ne parla male devono ad essi esprimere immediatamente la loro solidarietà, far sapere che è colpa nostra che non siamo accoglienti ed ospitali e che solo per razzismo che ci lamentiamo se occupano i giardini insozzandoli e defecando a cielo aperto, se rubano le macchine, se pretendono dei soldi quando parcheggiamo e così via.

E' mai possibile che queste forze politiche non abbiamo mai espresso solidarietà a chi ha avuti problemi con i campi nomadi, a chi è stato aggredito dai Rom, a chi ha avuto il parabrezza sfasciato da un lavavetri? E' mai possibile che gli italiani e stranieri per bene che pagano tasse, bolli, parcometri devono pure essere presi in giro perché sono poco tolleranti verso chi riduce un porcile il loro quartiere?

Per finire, una persona è stata aggredita dai bravissimi ed innocentissimi Rom di Ponte Mammolo, protetti e coccolati da quella sinistra. Qualcuno esprimerà solidarietà. Grazie. Saluti

do Carlo Martelli

Condivido.

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quentin84

Reg.: 20 Lug 2006
Messaggi: 3011
Da: agliana (PT)
Inviato: 25-10-2002 18:36  
Nella puntata di ieri de L'infedele, Gad Lerner spiegava che, con l'allargamento, i rom sono cittadini dell'Unione Europea, non possono quindi essere espulsi come fossero extracomunitari.
Ci sono poi alcuni rom che sono scappati dalle guerre nella ex Jugoslavia e a causa della guerra nei loro Paesi, hanno perso i documenti che li riguardano, insomma sono apolidi.
Considerato che espellerli è difficile (e, credo, pure illegale), considerato che, pur se l'idea non ci piace, anche i rom sono esseri umani..mi domando quale sia la reale alternativa ad una (difficilissima, nessuno lo nega) integrazione.

Poi Lerner è stato grande quando si è chiesto come mai alcuni sindaci non fanno che delegare ai preti il problema di accogliere i rom.

[ Questo messaggio è stato modificato da: quentin84 il 25-10-2002 alle 18:55 ]

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marcomond

Reg.: 25 Nov 2001
Messaggi: 1968
Da: varese (VA)
Inviato: 25-10-2002 19:20  
quote:
In data 2002-10-25 18:36, quentin84 scrive:
Nella puntata di ieri de L'infedele, Gad Lerner spiegava che, con l'allargamento, i rom sono cittadini dell'Unione Europea, non possono quindi essere espulsi come fossero extracomunitari.
Ci sono poi alcuni rom che sono scappati dalle guerre nella ex Jugoslavia e a causa della guerra nei loro Paesi, hanno perso i documenti che li riguardano, insomma sono apolidi.
Considerato che espellerli è difficile (e, credo, pure illegale), considerato che, pur se l'idea non ci piace, anche i rom sono esseri umani..mi domando quale sia la reale alternativa ad una (difficilissima, nessuno lo nega) integrazione.

Poi Lerner è stato grande quando si è chiesto come mai alcuni sindaci non fanno che delegare ai preti il problema di accogliere i rom.

[ Questo messaggio è stato modificato da: quentin84 il 25-10-2002 alle 18:55 ]



Non c'è una legge costitutiva per la quale, nonostante cittadino di un paese membro dell'Unione Europea, tu possa indiscriminatamente accedere a ogni paese che vuoi e starvi senza nemmeno essere riconoscibile e contribuire alla società. Inoltre è un problema l'immigrazione dai paese dell'est, inm particolare dei rom tanto che c'è una moratoria in materia di libera circolazione dei lavoratori subordinati provenienti da otto dei dieci Paesi di nuova adesione all'Unione Europea che regola e restringe per i prossimi due anni i flussi delle popolazione provenienti da questi paesi stessi. Ovviamente l'Italia e questo buon governo rappresentano l'unico paese anon averne fatto nulla o meglio ad essersene puliti il culo e adesso se ne pagano le conseguenze.

Buonismo e assistenzialismo cieco sono solo uno dei tanti danni arrecati al paese.

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AlZayd

Reg.: 30 Ott 2003
Messaggi: 8160
Da: roma (RM)
Inviato: 25-10-2002 21:38  
quote:
In data 2002-10-25 18:20, marcomond scrive:
quote:
In data 2007-09-26 18:26, AlZayd scrive:
quote:
In data 2007-09-25 13:11, quentin84 scrive:
Sarebbe molto più sicuro se vivessero in case popolari...ma sembra che a molti italiani "incazzati" non stia bene nemmeno questo.

[ Questo messaggio è stato modificato da: quentin84 il 25-09-2007 alle 13:48 ]



Assolutamente vero. Tutte scuse, in realtà la maggior parte degli italiani destesta gli zingari perchè afflita da una mescola di xenofobia e superstizione. Io non abito vicino ad un campo di zingari, ma ci passo spesso vicino, e comuque loro emigrano dalle mie parti, per rovistare nei cassonetti della spazzatura, per la questua.., e, perlomeno nella mia esperienza, e in quella della stragrande maggioranza degli italiani, il vero pericolo, la violenza, il fastidio, la volgarità, proviene dai nostri stessi connazionali, i coattoni di perferia con le loro macchine guidate pericolosamente, con i loro telefonini superfichi ostentati con imbecille compiacimento, figli della pubblicità, di valori di infimo ordine etico, morale, culturale, umanistico artistico.., promulgati dalle televisioni private e di stato.., se è possibile usare la parola arte per tali novelli figli della violenza, ragazzi di non vita... senza valori, ideali, aspirazioni, speme. Per non prlare dei pariolini...
Abbiamo sempre più bisogno di chiudere gli occhi su noi stessi, di prendercela con i diversi, espiare i tanti mali che affliggono noi (presunti)normali, con l'odio e la diffidenza. Ma così facendo non si risolve nè l'uno nè l'altro problema.

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"Bisogna prendere il veleno come veleno e il cinema come cinema" - L. Buñuel

[ Questo messaggio è stato modificato da: AlZayd il 26-09-2007 alle 18:31 ]



Dunque tu non abiti vicino ad un campo, è s'era capito.
Le case popolari?
E perchè? Sai quanto costano? Con che criterio, se poi non vanno a lavorare, non pagano le tasse, se lavoricchiano, lo fanno in nero e i bambini nemmeno a scuola?
Ora mi dirai che esistono programmi per l'educazione. Bene sono già falliti e dopo i primi due anni i bambini tornano per le strade. La sussistenza e l'assistenzialismo non può andare avanti per sempre, gratuitamente perchè tanto ci sono gli italiani ospitanti che pagano. Questa sarebbe la più grande delle ingiustizie, assieme poi a tutti i crimini correlabili ai rom.
L'integrazione avvviene attraverso parametri sociali, professionali e infine anche culturali. Non a spron battuo cedendo e donando, sarebbe folli pura.

Hai detto bene, ci sono tanti stessi italiani incivili e quant'altro con le loro macchine, telefonini e testa imbottita di stronzate della tv. Ma è anche proprio per questo che tra tantoi problemi nostri bisogna frenare anche quelli che vengono senza ritegno da fuori, specie se aggravano palesemente la situazione.

Le case popolari e gli aiuti devono essere mirati anche a chi merita e non alla faccia di chi lavora per poi rischiare pure.



Si, ma queste analisi "arrabbiate" non risolvono il problema. Sapessi quanti miliardoni di lire, e di euro, denaro pubblico, sono stati elargiti a fondo perduto ad imbroglioni dell'impresa di casa nostra, grazie alla politca mafiosa! Il problema centrale, più importante, gravoso dannoso, iniquo, per la nostra società, è questo, e quanto da me già riferito circa il degrado nostrano, capillare, endemico, radicato, stanziale...
Se non si hanno le capacità per risolvere queste urgenze e priorità, figuriamoci quelle legate agli zingari, per i quali si investe invero molto ma molto meno... con i quali però ci si scandalizza di più!
Ma vedo che proprio non riusciamo a vedere oltre la punta del nostro naso...

Il fatto che non viva vicino agli zingari non significa che non sappia - come ho perlatro ammesso senza problemi- quali siano le forme di delinquenza a cui queste comunità sono avvezzi, in modo però meno pernicioso e dannoso rispetto alle nostre criminalità.
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AlZayd

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Da: roma (RM)
Inviato: 25-10-2002 21:47  
quote:
In data 2002-10-25 18:10, marcomond scrive:
quote:
In data 2007-09-26 18:09, AlZayd scrive:

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E tu Stilgar, quanto vivi lontano da ciò che non rappresenta oramai un dato di fatto che tutti conosciamo (quanto siano brutti, sporchi e cattivi i rom nei loro campi lo sappiamo in molti, dove però sappiamo meno perchè ciò accade, mentre non sappiamo affatto, o non vogliamo sapere, quanto siano degradate, violente, pericolose, incivili, "immorali", certe normali periferie delle grandi, civilissime città abitate da gente "normale", da noi "bianchi"), e quante volte hai invece provato ad avvicinarti alla realtà complessa e diversificata del mondo rom, nel suo insieme, al vasto panorama, che in pochi invece dimostrano di conoscere?
No, perchè la conoscenza di questa seconda realtà è indispenzabile per poter meglio capire la prima, per cercare una risposta e una soluzione al presunto problema, che non sia la solita strada della della xenofobia, del forcaiolismo, del linciaggio morale. Mi sto ripetendo su quanto avevo già suggerito, e cercherò di precisare ancor meglio. Dove le comunità rom siano riusciute in qualche modo ad integrarsi, o comunque a vivere una vita dignitosa, normale (da ladri e galatuomini, come tutte le comunità del mondo, nè più, nè meno!), certi degradi si registrano in maniera decisamente più marginale rispetto a quei contesti in cui invece non esiste il civilissimo criterio, culturale, dell'accettazione di una cultura diversa. E dove dovessero ancora persistere tali degradanti fenomeni, lo sono solo in funzione della nostra intolleranza, dei nostri abbagli, del nostro modo spesso prepotente, limitato, mediocre, di intendere il mondo e l'esistenza. Mi spiego meglio; a Siviglia, dove coesistono oramai da secoli, come in gran parte della Spagna, "gitanos y payos" (interessante questa netta distinsione lessicale, oltre che etnico-culturale, tra gitani e non gitani), esiste tuttavia un quartiere, sorta di "ghetto", in parte imposto, in parte volontario, il Poligono Sur, un quartierone di periferia: palazzi, case, appartamenti, in cui vivono i gitani per i fatti loro. Fanno ciò che vogliono, più o meno, come fan tutti i "payos" nei loro "normali" quartieri di periferia, e non di periferia, nel rispetto della legge e nel non rispetto della legge, in egual misura. In queste distinte realtà, la linea di demarcazione che separa e divide i due mondi, e che dove possibile spesso li avvicina(grazie al medium culturale!) è tuttavia molto flessibile, e ciascuna cultura esprime se stessa, in piena libertà (per quanto riguarda ciò che è legittimo, ed anche no, sempre in egual misura). Se poi in un palazzotto del Poligono Sur - dove cè un notevole fermento culturale, pur tra le "arretratezze" e sacche di degrado, sempre per come lo intendiamo noi che siamo così puliti nel look, nelle apparenze, mentre però insozziamo, avveleniamo la terra, l'ambiente, la morale, l'etica, la dimensione del "bello", dell'arte, dell'umanesimo, della ricchezza che portano le "diversità", ecc, noi veri incivili e insensibili figli del progresso - capitasse di vedere un asino affacciato ad un finestra del terzo piano.., o i gitani che fanno i fuochi negli incroci delle strade, che ballano, cantano, suonano, si ubriacano, scopano, ridono, si divertono tutta la notte, nessuno grida al diverso, all'incivile, al delinquente, stupratore.., ed incita al linciaggio morale, quando non a quello addirittura fisico, come spesso capita da noi, ed è sotto gli occhi di tutti. Si tratta insomma di capire meglio dove risieda la vera inciviltà, la bruttura, l'intolleranza, la violenza, la paura del diverso che serve solo ad esorcizzare l'alieno che è in noi.



Ma che belle parole..."l'alieno che è in noi".
Lascia che ti spieghi una semplice cosa su questo alieno italiano: è un alieno che non si sente più sicuro a casa sua, complici miriadi di crimini che si consumano ogni giorno. Un alieno che se vive in periferia, o meglio in zone residenziali lontane (nemmeno troppo) dai centri delle grandi città deve subire e tollerare situazioni che non gli garbano, per la sua sicurezza e della sua famiglia.
Un alieno che in questi ultimi anni s'è visto maggiorare le tasse e subire lo sberleffo dell'indulto ai danni della propria sicurezza.
Un alieno che lavora e paga le tasse, ma che al contempo non si sente sicuro e a sbaffo dei soldi ceduti allo Stato deve vederne spesi una buona parte per un'integrazione difficile che quasi non viene presa in considerazione dal popolo in questione.
Ho già citato una cifra che si vuole spendere per codesta immigrazione e ho già anche affermato quanto sia un problema, visto che molti crimini sono pur sempre correlati (dopo quelli di casa nostra ovvio) a determinati immigrati.
Bastano pochi casi (che purtroppo invece sono tanti) di furto, scippo e peggio ancora di stupro per far cadere l'esile finto castello sul quale si vuol far parare un popolo che nulla invero ha e vuole offrire alla società che lo ospita.

Ma l'alieno xenofobo, razzista, poco aperto e intollerante è in torto e deve fare i conti con la sua coscienza sporca.
Questa è un'emerita puttanata.

Ora:

- "non sappiamo affatto, o non vogliamo sapere, quanto siano degradate, violente, pericolose, incivili, "immorali", certe normali periferie delle grandi, civilissime città abitate da gente "normale", da noi "bianchi".
Ma nessuno ha detto che tolleriamo le periferie dei delinquenti "bianchi", come li chiami tu, che sono un problema indifendibile. Men che meno dunque si è disposti a tollerarne di nuove da parte dei rom.

- "Dove le comunità rom siano riusciute in qualche modo ad integrarsi, o comunque a vivere una vita dignitosa, normale (da ladri e galatuomini, come tutte le comunità del mondo, nè più, nè meno!)".
Ma dove sarebbero questi concretezze che decanti? E poi "Ladri e gentiluomini"? Lascia ste frasette al mito di Arsenio Lupin, che qui in questa realtà rom di ladri ce ne sono tanti e di gentiluomini nemmeno uno.

- "noi veri incivili e insensibili figli del progresso". E con questa l'hai detta tutta. Ora non possiamo più vivere la nostra vita senza rinnegare ciò che è effettivamente male per noi? Ma per favore...

Sinceramente ci sono troppe idiozie da sfatare e un'azione concreta da intraprendere, perchè questo piccolo paese non può permettersi minimamente quell'acentuata benevolenza che si vuol sostenere a tutti i costi ai danni del paese stesso.

La retorica poi del tuo post è pura aria fritta.



Non hai capito una sega, anche perchè quoti quello che ti pare decontestualizando le mie frasi vanificando il senso vero e compiuto delle mie osservazioni. Non posso ripetermi all'infinito. Se vuoi avere ragione per forza, tua! Per poter far pace con gli zingari bisognerebbe far pace prima con noi stessi, con l'alieno che alberga in noi... Esattamente!
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nboidesign

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Inviato: 27-09-2007 15:23  
ma perchè non li bruciamo tutti sti pezzi di merda?
puzzano anche.

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