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Autore Finanziaria 2006: ora so di essere un proletario
ipergiorg

Reg.: 08 Giu 2004
Messaggi: 10143
Da: CARBONERA (TV)
Inviato: 19-10-2006 13:08  
la Repubblica spiega che in pratica la revisione delle aliquote incorpora quel 40% di riduzione del cuneo fiscale da dare ai lavoratori. O, molto brutalmente, fate conto che la riduzione del cuneo per i dipendenti è come se non esistesse.

[ Questo messaggio è stato modificato da: ipergiorg il 19-10-2006 alle 13:09 ]

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ipergiorg

Reg.: 08 Giu 2004
Messaggi: 10143
Da: CARBONERA (TV)
Inviato: 20-10-2006 16:13  
Spettacolare sintesi dle manifesto che ha titolato "Presi per il Cuneo"
_________________
Spock: We must acknowledge once and for all that the purpose of diplomacy is to prolong a crisis.

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madpierrot

Reg.: 08 Mag 2004
Messaggi: 851
Da: Pista Uno (es)
Inviato: 20-10-2006 17:37  
http://www.repubblica.it/2006/10/sez...nto-visco.html



di VINCENZO VISCO*

CARO DIRETTORE, l'articolo di Massimo Giannini pubblicato su Repubblica del 19 u. s. suscita qualche sorpresa e necessita di alcune spiegazioni. Vediamo:
a) Il cuneo fiscale, come è noto, è la differenza che esiste tra costo del lavoro per l'impresa e la retribuzione netta che il lavoratore riceve in busta paga. Ogni anno l'OCSE pubblica i dati relativi al "lavoratore medio rappresentativo" dei diversi paesi industrializzati evidenziando l'entità di tale divergenza che dipende da due fattori: i contributi sociali e le imposte pagate dal lavoratore (Irpef) e dall'impresa (Ires e Irap), oltre agli assegni familiari nel caso italiano. Quanto maggiore è il cuneo tanto più elevato è il costo del lavoro e quindi maggiori sono i riflessi negativi sulla competitività del Paese.
In Italia, prima dell'intervento con la legge Finanziaria, il cuneo risultava di circa 5 punti superiore alla media europea (oltre il 47% del costo del lavoro in Italia, circa il 42% nella media comunitaria dei vecchi Quindici);

b) Poiché al cuneo concorrono prelievi sia a carico delle imprese che dei lavoratori, si pone il problema di come ripartire i benefici di una sua riduzione, problema che è stato risolto stabilendo che essi sarebbero stati ripartiti in 3 punti (60%) a favore delle imprese e 2 punti (40%) a favore dei lavoratori.
http://bs.serving-sys.com/BurstingPi...ID=0&Pos =985try{command = command.replace(/FSCommand:/ig,"");if(command.toLowerCase()=="ebinteraction")g EbStdBanners[0].handleInteraction();}catch(e){}

c) Si trattava allora di decidere come intervenire da un punto di vista tecnico per le une e per gli altri. Il Dpef escluse che l'intervento potesse avvenire attraverso una riduzione dei contributi previdenziali per non interferire con il sistema pensionistico basato sul metodo contributivo. Poiché la quota di contributi a carico del lavoratore è quasi esclusivamente di tale natura (salvo uno 0,3 per la cassa integrazione), ciò valeva a dire che la riduzione del cuneo a favore dei lavoratori dipendenti poteva essere operata solo attraverso una riduzione delle imposte o un aumento degli assegni ad essi erogati. Inoltre, si convenne che non era opportuno riservare un incremento retributivo, per quanto modesto, ai soli lavoratori dipendenti escludendo - per esempio - i pensionati e altre categorie meritevoli di sostegno, sicché, in piena trasparenza e in accordo con le organizzazioni sindacali, si decise di effettuare l'operazione per via Irpef (componente essenziale del cuneo), mantenendo ferma l'entità dello sgravio per il lavoratore medio e l'entità delle risorse a ciò destinate: 3 miliardi su circa 8 complessivi, sempre che la riduzione del cuneo fosse stata generalizzata. Poiché essa è stata limitata esclusivamente a una parte delle imprese e la somma complessiva si è ridotta, a rigore i 3 miliardi si sarebbero dovuti corrispondentemente ridurre. La scelta è stata invece - giustamente - di assicurare lo sgravio Irpef a tutti i lavoratori dipendenti, inclusi per esempio quelli del pubblico impiego, delle banche, dei settori "tariffati", ecc..

d) Se, come Giannini sembra ritenere preferibile, si fosse ritenuto di intervenire riducendo di 5 punti i contributi sociali, l'effetto sarebbe stato il seguente: per quanto riguarda le imprese, per ciascun lavoratore a livello medio di retribuzione, il risparmio sarebbe stato di 710 euro di cui però 1/3 sarebbe stato recuperato a tassazione via Ires (riduzione dei costi di produzione, aumento dei profitti, e conseguente tassazione) sicché il vantaggio netto sarebbe stato, tenuto anche conto di una piccola riduzione dell'Irap (30 euro), di 2,1 punti; per il lavoratore dipendente, sempre al livello medio di retribuzione, il salario al lordo delle imposte sarebbe passato da 21.494 a 21.968 euro, l'Irpef sarebbe aumentata di 155 euro, il vantaggio netto sarebbe risultato di 319 euro (1,3 punti).

Inoltre, non vi sarebbe stata la riforma Irpef; almeno per alcune categorie vi sarebbe stato il rischio di ripercussioni sulle pensioni; e sicuramente vi sarebbero state molte (legittime) proteste da parte di numerose categorie. In compenso, ai livelli di reddito più elevati vi sarebbe stato un aumento retributivo lordo di 2 punti che al netto dell'Irpef si sarebbe ridotto di circa il 40%. La scelta del governo è stata invece quella di concentrare gli sgravi sul lavoratore rappresentativo (il più frequente) che è quello rilevante ai fini della competitività, di escludere i redditi più elevati e, per le imprese, di eliminare dall'Irap la componente costo del lavoro; poiché l'imposta è indeducibile dall'Ires, ciò assicura un beneficio maggiore di una corrispondente riduzione di contributi. Al tempo stesso, il Governo ha deciso di escludere dalla manovra imprese che - a torto e a ragione - appaiono, per i settori in cui operano, meno bisognose di sostegno in questa fase;

e) Gli effetti contabili della manovra sono molto semplici: data la retribuzione media lorda (al lordo cioè dei contributi a carico del lavoratore e delle imposte) di 23.669 euro, il lavoratore vedrà incrementare la busta paga esattamente di due punti, cioè 468 euro l'anno, per via della riduzione dell'Irpef e dell'aumento degli assegni familiari. E' questo un risultato che si ottiene in media considerando la distribuzione delle famiglie con e senza figli. Le imprese vedranno invece ridursi il costo del lavoro di tre punti, e cioè di 703 euro, per via della riduzione dell'Irap. Complessivamente, la riduzione del cuneo è effettivamente di cinque punti, mentre il taglio di cinque punti dei contributi, considerando gli effetti indiretti sulle imposte, avrebbe ridotto il cuneo di soli 3,5 punti; in altri termini, il Governo ha realizzato una riduzione più ampia di quanto promesso in campagna elettorale, sia per le imprese che per i lavoratori.

Si dice anche che, operando in questo modo, si sovrappone e confonde l'intervento perequativo con quello a favore dello sviluppo creando confusione. Non è esattamente così: la riforma dell'Irpef è stato lo strumento con cui, in modo assolutamente trasparente, consapevole e comunicato, si è realizzato lo sgravio previsto dall'operazione cuneo (e, come si è visto, non esistevano alternative credibili in proposito, né tanto meno più vantaggiose per gli interessati); al tempo stesso si è operata per quella via una limitata perequazione tra i redditi. Ma all'intervento perequativo concorrono nella manovra molti altri fattori: la tassazione dei redditi di capitale al 20%; per quel poco che conta, la riforma dell'imposta di successione; le misure contro l'evasione fiscale; gli interventi a favore del lavoro precario (previdenza, sanità, assegni familiari, ecc.); le misure a favore delle famiglie, dei giovani e dell'occupazione femminile.

Infine, è ovvio che tutti i pezzi della manovra si tengono. Le difficoltà di comunicazione, di percezione, di condivisione derivano in realtà da un solo fattore: la necessità del risanamento e la limitatezza delle risorse. Se vi fossero state più risorse disponibili, si sarebbe potuto evitare anche il modesto aggravio fiscale sui redditi più elevati, essere più generosi con le imprese, più comprensivi nei confronti dei ministri di spesa, ecc. Purtroppo la situazione è quella che è: il Governo e la maggioranza ne erano consapevoli fin dall'inizio. Probabilmente l'opinione pubblica meno, ed è per questo che occorre un particolare impegno nell'informazione e nella comunicazione.
(* viceministro dell'Economia)

(20 ottobre 2006)

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madpierrot

Reg.: 08 Mag 2004
Messaggi: 851
Da: Pista Uno (es)
Inviato: 20-10-2006 17:44  
quote:
In data 2006-10-19 13:08, ipergiorg scrive:
la Repubblica spiega che in pratica la revisione delle aliquote incorpora quel 40% di riduzione del cuneo fiscale da dare ai lavoratori. O, molto brutalmente, fate conto che la riduzione del cuneo per i dipendenti è come se non esistesse.

[ Questo messaggio è stato modificato da: ipergiorg il 19-10-2006 alle 13:09 ]



In realtà l'articolo suggerisce questo, ma non fornisce dati tecnici per calcolarlo.

Se con le nuove aliquote io risparmio 83 euro, allora 83 + riduzione cuneo fiscale =, >, < di 83?
_________________
"La via da percorrere non è facile né sicura, ma deve essere percorsa e lo sarà"

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ipergiorg

Reg.: 08 Giu 2004
Messaggi: 10143
Da: CARBONERA (TV)
Inviato: 21-10-2006 09:08  
no l'articolo sostiene che il risparmio è 83 euro punto e basta perchè quell'aliquota è stata calcolata per incorporare quel 2% di cuneo da dare al lavoratore.


[ Questo messaggio è stato modificato da: ipergiorg il 21-10-2006 alle 09:09 ]

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madpierrot

Reg.: 08 Mag 2004
Messaggi: 851
Da: Pista Uno (es)
Inviato: 21-10-2006 16:02  
quote:
In data 2006-10-21 09:08, ipergiorg scrive:
no l'articolo sostiene che il risparmio è 83 euro punto e basta perchè quell'aliquota è stata calcolata per incorporare quel 2% di cuneo da dare al lavoratore.


[ Questo messaggio è stato modificato da: ipergiorg il 21-10-2006 alle 09:09 ]



In questo caso però affermare come fa l'articolo che la riduzione del cuneo non esiste (o e come se non esistesse) mi sembra un' inesattezza.
Senza la riduzione del cuneo incorporata il risparmio sarebbe stato minore.

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ipergiorg

Reg.: 08 Giu 2004
Messaggi: 10143
Da: CARBONERA (TV)
Inviato: 23-10-2006 08:38  
ma secondo voi presentare oltre 250 emendamenti a questa finanziaria è da considerare semplice ostruzionismo o sono proposte concrete di miglioramento?
_________________
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mescal

Reg.: 22 Lug 2006
Messaggi: 4695
Da: napoli (NA)
Inviato: 23-10-2006 11:50  
quote:
In data 2006-10-23 08:38, ipergiorg scrive:
ma secondo voi presentare oltre 250 emendamenti a questa finanziaria è da considerare semplice ostruzionismo o sono proposte concrete di miglioramento?



mmm nessuno risponda... credo che ci sia un trabocchetto

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clagle01

Reg.: 18 Set 2003
Messaggi: 1566
Da: Lissone (MI)
Inviato: 23-10-2006 14:31  
Oggi dopo aver letto la settimana fiscale, posso affermare che siamo governati da uno STATO DI POLIZIA TRIBUTARIA........andatevela a leggere perchè sono troppe cose lunghe e da far rabbrividire.....un esempio: "i redditi che superano i 50000 euro sono meno del 10% del totale, se allora parliamo di redistribuzione del reddito, questo 10% dovrebbe pagare per il rimanente 90...peccato che se si fanno i conti non è così...e allora??...la verità peraltro ovvia, è che a pagare in modo diretto o indiretto saranno tutti, ma proprio tutti...ah no!!! tranne i super ricchi al quale questa finanziaria non fa neppure il solletico...........".
Inoltre state pronti che saranno sotto controllo tutti i nostri c/c bancari o postali..........tutto questo nella Settimana Fiscale e Italia Oggi.
Fanno schifo tutti.
_________________
Nulla accade per caso.....

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clagle01

Reg.: 18 Set 2003
Messaggi: 1566
Da: Lissone (MI)
Inviato: 23-10-2006 15:14  
quote:
In data 2006-10-23 14:31, clagle01 scrive:
Oggi dopo aver letto la settimana fiscale, posso affermare che siamo governati da uno STATO DI POLIZIA TRIBUTARIA........andatevela a leggere perchè sono troppe cose lunghe e da far rabbrividire.....un esempio: "i redditi che superano i 50000 euro sono meno del 10% del totale, se allora parliamo di redistribuzione del reddito, questo 10% dovrebbe pagare per il rimanente 90...peccato che se si fanno i conti non è così...e allora??...la verità peraltro ovvia, è che a pagare in modo diretto o indiretto saranno tutti, ma proprio tutti...ah no!!! tranne i super ricchi al quale questa finanziaria non fa neppure il solletico...........".
Inoltre state pronti che saranno sotto controllo tutti i nostri c/c bancari o postali..........tutto questo nella Settimana Fiscale e Italia Oggi.
Fanno schifo tutti.


...ORA SPUNTA PURE LA RETROATTIVITA' E LE AUTO AZIENDALI......poveri noi, si salvi chi può!!!!!!!!!
"ho votato Prodi per non votare Berlusconi e me ne sto pentendo, mi piace lavorare a contatto con i clienti viaggiando in auto aziendale ed ora sarò tassato, che schifo....." questo è uno dei tanti pensieri nel forum di economia e finanziaria...andateci a dare uno sguardo.
_________________
Nulla accade per caso.....

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madpierrot

Reg.: 08 Mag 2004
Messaggi: 851
Da: Pista Uno (es)
Inviato: 23-10-2006 19:40  
quote:
In data 2006-10-23 15:14, clagle01 scrive:
quote:
In data 2006-10-23 14:31, clagle01 scrive:
andatevela a leggere perchè sono troppe cose lunghe e da far rabbrividire.....un esempio: "i redditi che superano i 50000 euro sono meno del 10% del totale, se allora parliamo di redistribuzione del reddito, questo 10% dovrebbe pagare per il rimanente 90...peccato che se si fanno i conti non è così...e allora??...la verità peraltro ovvia, è che a pagare in modo diretto o indiretto saranno tutti, ma proprio tutti...ah no!!! tranne i super ricchi al quale questa finanziaria non fa neppure il solletico...........".
Inoltre state pronti che saranno sotto controllo tutti i nostri c/c bancari o postali..........tutto questo nella Settimana Fiscale e Italia Oggi.
Fanno schifo tutti.




"ho votato Prodi per non votare Berlusconi e me ne sto pentendo, mi piace lavorare a contatto con i clienti viaggiando in auto aziendale ed ora sarò tassato, che schifo....."



Fra tutte le motivazioni per cui può non piacere questa finanziaria questa mi pare francamente molto molto risibile: mi chiedo dopo questa tassazione della sua auto aziendale, come cambierà lo stile di vita di questa persona? Finirà sotto un ponte?
Dovrà mandare sua moglie a battere?

_________________
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madpierrot

Reg.: 08 Mag 2004
Messaggi: 851
Da: Pista Uno (es)
Inviato: 23-10-2006 19:43  
quote:
In data 2006-10-23 14:31, clagle01 scrive:
Oggi dopo aver letto la settimana fiscale, posso affermare che siamo governati da uno STATO DI POLIZIA TRIBUTARIA........andatevela a leggere perchè sono troppe cose lunghe e da far rabbrividire.....un esempio: "i redditi che superano i 50000 euro sono meno del 10% del totale, se allora parliamo di redistribuzione del reddito, questo 10% dovrebbe pagare per il rimanente 90...peccato che se si fanno i conti non è così...e allora??...la verità peraltro ovvia, è che a pagare in modo diretto o indiretto saranno tutti, ma proprio tutti...ah no!!! tranne i super ricchi al quale questa finanziaria non fa neppure il solletico...........".
Inoltre state pronti che saranno sotto controllo tutti i nostri c/c bancari o postali..........tutto questo nella Settimana Fiscale e Italia Oggi.
Fanno schifo tutti.



Anche in questo caso vengono riportati stralci di un articolo e non sono fornite informazioni e riscontri per verificare se quanto scritto sia vero.
Così a naso nel pezzo sopra riportato mi sembra ci siano almeno un paio di esagerazioni e altrettante imprecisioni.

_________________
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[ Questo messaggio è stato modificato da: madpierrot il 23-10-2006 alle 19:43 ]

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clagle01

Reg.: 18 Set 2003
Messaggi: 1566
Da: Lissone (MI)
Inviato: 25-10-2006 16:19  
TFR: l'ultima minchiata.....ma chi è che spiegherà veramente ai poveri lavoratori cosa succederà e poi è stato chiesto ai lavoratori se erano d'accordo?io non capisco...........se l'avesse fatto un altro governo ci saranno state lotte a non finire......non ho parole....e proprio io che mi ero pentito, ho votato Di Pietro, avevo una piccola speranza e invece niente...peggio!!!
_________________
Nulla accade per caso.....

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clagle01

Reg.: 18 Set 2003
Messaggi: 1566
Da: Lissone (MI)
Inviato: 26-10-2006 15:48  
conti, le finanze e la posizione tributaria del presidente del Consiglio Prodi, di sua moglie, di altri politici e personalità dello Stato, e di numerosi vip e sportivi, sono stati spiati abusivamente per almeno due anni. A occuparsene la procura di Milano, che ha ricevuto una denuncia del ministero dell'Economia. Sono scattate 128 perquisizioni: sotto accusa militari della GdF e dipendenti dell'Agenzia delle Entrate.
Poverini......sono scattate le perquisizioni.....noi possiamo essere spiati quando gli pare e piace e loro invece.......Che maiali viscidi!!!!!!!!!Ma come al solito, TUTTO VA BENE!
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madpierrot

Reg.: 08 Mag 2004
Messaggi: 851
Da: Pista Uno (es)
Inviato: 26-10-2006 19:27  
Se i controlli vengono fatti secondo la legge (a maggior ragione come misura di contrasto all'evasione fiscale) sono giusti per chiunque.
Se invece sono accessi abusivi (come si scrive nel caso di Prodi, ma vale per chiunque altro) allora no.

Il discrimine è la legalità.

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