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Fantastic Mr. Fox
Ha affermato Wes Anderson che il "Fantastic Mr. Fox" è stato il primo libro regalatogli dai genitori quando era piccolo. Fu senza dubbio una bella scelta da parte di mamma e papà: Roald Dahl è stato indubbiamente uno dei più grandi scrittori di fiabe e favole e "Furbo, il signor Volpe" (questa la traduzione italiana) è uno dei suoi migliori libri. Dopo "Bottle Rocket", "Rushmore", "I Tenenbaum", "Le avventure acquatiche di Stive Zissou" e "The Darjeeling Limited", Wes Anderson non poteva che scegliere una storia a cui era particolarmente affezionato per dirigere il primo film tratto da un soggetto non suo.
La sua ironia sempre in bilico tra demenziale e grottesco trova nelle vicende del signor Fox un'ottima cornice. Wes Anderson, infatti, non è mai troppo interessato alla "storia", ciò che più lo affascina sono i personaggi, ciò che fanno è quasi un pretesto per vestirli, vederli all'opera con altri personaggi o inseriti in contesti scenici possibilmente bizzarri. Ecco quindi la casa dei Tenenbaum, gli abissi di Stive Zissou, l'India dei tre fratelli di Darjeeling. Qui abbiamo un intero mondo in stop motion, il che vuol dire non solo paesaggi (il sottoterra, le fattorie, l'interno degli alberi), ma anche dei personaggi dalle sembianze tutte da inventare (un attore, per quanto lo puoi truccare, rimane una persona con delle proprie peculiarità).
Si potrebbe quindi dire che siamo di fronte all'opera di Wes Anderson più personale da un punto di vista estetico, e così è. Allo stesso tempo, il fatto di rifarsi, almeno a grandi linee, ad un libro preesistente, aiuta Anderson a non perdersi troppo dietro il suo perfezionismo da "fotografo delle immagini" (una definizione che, per via della tecnica stessa dello stop motion, calza ancor più che in passato) e a raccontare al contempo una storia con un inizio e una fine. Se infatti ciò che si poteva lamentare a Wes Anderson era il fatto di sembrare sempre più attento alla confezione che al contenuto, con "Fantastic Mr Fox" finalmente si può dire che i due aspetti siano curati quasi allo stesso modo. Sono tante le battute e le sequenze realmente divertenti (e non solo "snob"), così come sono apprezzabili, forse proprio perché non sono troppe, le situazioni non-sense. L'esistenza di una morale della favola piuttosto "cinica" (se si è animali, anche se civilizzati, si rimane animali) chiude bene un racconto che scorre via piacevolmente facendo rimpiangere la sua breve durata (meno di novanta minuti).
In originale le apprezzabili voci sono di George Clooney, Meryl Streep e del solito Bill Murray (un sempre presente con Anderson). Peccato non si potranno godere, prima del dvd, nei cinema italiani.
La frase:
- "Lo sai, tu sei davvero... fantastico!"
- "Ci provo"
Andrea D'Addio
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