Ex: amici come prima
Che Fausto Brizzi, autore dell’accoppiata "Notte prima degli esami", annoverasse tra i suoi punti di riferimento il cinema di Carlo Vanzina, non era certo cosa difficile da intuire, visto che il primo dei due lungometraggi appena citati raccontava nel 2005 gli anni Ottanta come il figlio di Steno fece con i Sessanta attraverso il suo capolavoro "Sapore di mare" (1983); quindi, il fatto che sarebbe stato quest’ultimo a dirigere quello che si presenta come sequel di "Ex" (2009), ovvero uno dei più riusciti lavori brizziani, non era poi tanto difficile da immaginare.
Sequel che, un po’ come avviene nella serie "Manuale d’amore", non propone, in realtà, il continuo delle storie che costituirono il film precedente (oltretutto qui televisivamente omaggiato), ma ne sforna altre con protagonisti nuovi personaggi.
Quindi, prima troviamo in scena i neosposi Teresa Mannino ed Enrico Brignano, il cui matrimonio rischia di essere messo in crisi dall’incontro di lui con la ritrovata Liz Solari, ovvero la donna dei suoi sogni, poi abbiamo Ricky Memphis che, lasciato tramite sms dalla fidanzata e collega di lavoro dell’incallito single "rimorchione" Paolo Ruffini, finisce per innamorarsi di Gabriella Pession, conosciuta per "colpa" di un casuale scambio di persona con il suo psicanalista.
E’ in seguito il turno dell’avvocato divorzista Anna Foglietta, da poco abbandonata dal compagno e che, per uno scherzo del destino, inizia una storia con Alessandro Gassman, ignara del fatto che sia l’ex marito di una sua cliente.
Tra l’altro, unico nome facente parte anche del cast del capostipite insieme a Vincenzo Salemme, qui nei panni di un deputato meridionale con pochi scrupoli e molte ambizioni che, sposato con Tosca D’Aquino, perde la testa per la baltica Natasha Stefanenko, a sua insaputa potente Primo Ministro.
Tutti al servizio di un ironico ritratto della storia o, forse, della geografia sentimentale tricolore d’inizio terzo millennio inscenato ricorrendo sì a situazioni da pellicola di San Valentino, ma senza l’eccessiva accentuazione romantica proto-love story a stelle e strisce che aveva caratterizzato il film di Brizzi.
Infatti, Vanzina jr – affiancato in fase di sceneggiatura dall’inseparabile fratello Enrico – tende a sfruttare maggiormente il potenziale comico degli ottimi interpreti a disposizione, pur senza dimenticare la garbata morale da fiaba ad occhi aperti e i consueti riferimenti all’attualità (si va da "Sex & the city" citato verbalmente dalla Mannino ad esplicite critiche agli scandali politica-escort), marchi di riconoscimento del suo inconfondibile, il più delle volte apprezzabile stile.
Proprio come accade nei suoi lavori più piacevoli, tra i quali rientra anche questo.
La frase:
"Per te oggi comincia una nuova vita, vita da single!".
a cura di Mirko Lomuscio
Scrivi la tua recensione!
|