FilmUP - Recensione: Corpi impazienti

Corpi impazienti
I Corpi Impazienti di cui racconta il trentunenne Xavier Giannoli sono quelli di tre ragazzi che si amano in modo incerto e a tratti imperfetto, seppur assoluto. Protagonisti di quest'avventura dell'amore che gira rapida come una giostra e lascia altrettanto spaesati e spossati sono Charlotte malata di cancro, il fidanzato Paul e Ninon, cugina di Charlotte.
Dalla provincia alla grande città per degli esami clinici, Paul e Charlotte sono costretti a dover affrontare la realtà di una malattia mortale. Non è facile cercare di essere all'altezza di una situazione così drammatica: ed è per seguire un desiderio di fuga o per una aspirazione a tornare alla precedente quotidianità che Paul tradisce la fidanzata stringendo una relazione quasi esclusivamente carnale con la cugina Ninon, ritratto della vita e della salute che invece il corpo sofferente di Charlotte sembra aver perduto per sempre. La rabbia e il dolore di quest'ultima la conducono ad una battaglia contro gli amanti traditori nel tentativo di ritrovare l'amore d'un tempo.
Con la sua prima esperienza dietro la macchina da presa, e dopo una serie di promettenti corti, il regista francese riesce ad entrare con straordinaria verità nel mondo di questi tre ventenni considerandone con pudore le passioni e i dolori. Studia con autenticità documentaria le loro vite senza trascurare di rispettarne i sentimenti. Un film doloroso insomma, perché gli affanni di cui parla sono del corpo e della mente e li racconta senza manipolazioni né eufemismi.
Giannoli parla di una discesa agli Inferi in cui i tre eroi rivelano le proprie fragilità e debolezze; un dramma reale, di persone comuni, duro a tratti persino crudele, ma mai cinico.

Valeria Chiari

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