Bandslam - High School Band
Le competizioni tra gruppi di giovanissimi, che siano sfide di ballo tra gang o competizioni canore per scolaresche, sono da sempre uno dei terreni più solcati dal cinema americano rivolto ai teen-ager. Il successo di "High school musical" è stato l’apice di questo fenomeno: ha abbassato l’età dei protagonisti, ha legato al proprio marchio un merchandising senza uguali nel passato e ha garantito alle proprie star, Zac Efron e Vanessa Hudgens, una notorietà poi sfruttata in altri film (sempre prodotti dalla Disney).
"Bandslam" si potrebbe dire che nasca da queste premesse (oltretutto troviamo proprio Vanessa Hudgens nel cast). Il titolo è infatti preso dal concorso musicale che band di vari licei americani si contendono a fine anno scolastico, il "Bandslam" per l’appunto. Facile immaginare come la conclusione del film coincida con l’esibizione dei protagonisti, per fortuna ciò che lo precede non è affatto banale. Al centro della vicenda vi è il solito nerd appena trasferitosi in una scuola del NewJersey. Maltrattato dai bulli di turno, insicuro come Luca Giurato con i verbi di prima mattina, Will Burton trova il modo per emergere dalla sua crisi adolescenziale grazie alla conoscenza di due ragazze. Con la prima, Charlotte, fonda un gruppo, con la seconda Sa5m (si scrive proprio così), vive il suo primo amore. Le dure relazioni vanno ad intrecciarsi, toccando ogni tanto qualche passaggio a vuoto, ma sostanzialmente trovando una propria strada originale e introspettiva. Il passato di Will emerge a poco a poco, così come i caratteri dei vari personaggi di contorno. La sceneggiatura di Josh A.Cagan (che ha anche scritto il soggetto) e Todd Graff (che ne è anche il regista) cerca più volte di distanziarsi da prevedibili stereotipi. In tal senso vale la pena ricordare una battuta. Il bullo di turno, geloso, dà ordini ai due compagni che lo circondano sempre e questi gli rispondono che sono suoi amici, ma che non per questo "lavorano per lui".
Più che le commedie adolescenziali americane, spesso l’ispirazione sembra (con tutti i distinguo del caso) essere il mitico "The commitments" di Alan Paker. Tutti gli attori selezionati per ruoli di musicisti e cantanti sono stati sottoposti a delle audizioni musicali: una decisione che dà al film una genuinità e una forza altrimenti probabilmente impossibile. Bravo quindi tutto il cast e nota di merito per le musiche, canzoni rock orecchiabili e ben arrangiate. Ne esce così un film gradevole tanto per gli occhi, quanto per le orecchie.
Curiosità: Le band che appaiono nel film, "The daze", "Burning Hotels", "Straigghtfork", "Zale & Phranchyze", sono veri gruppi musicali del NewJersey. Anche tre dei musicisti dei "Glory Dogs" fanno parte di una band, i "Joker".
La frase:
- "Sei in forma!"
- "Ho cambiato trucco. Ora è: non posso mettermi il fard, continuerò a mettermi il fard"
Andrea D'Addio
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