FilmUP - Recensione: Strani attacchi di passione

Strani attacchi di passione
"Strani attacchi di passione" è una commedia antiromantica, una sorta di favola contemporanea in cui l'amore sognato e idealizzato, visto da un punto di vista tutta femminile, si scontra con la realtà quotidiana degli anni novanta. Elise McCredie e la regista e al tempo stesso l'autrice di questa pellicola che segna il suo debutto alla regia. Il suo desiderio era quello di delineare le caratteristiche di un personaggio femminile che fosse simile alla realtà, non una superdonna o una vittima, dunque, ma una donna come tante alle prese con le proprie idee sull'amore e sul suo scontrarsi con le convenzioni e le classificazioni che la moderna società ci pone.
La storia è fresca e divertente, e la protagonista (Michela Noonan "The Sugar Factory", "Spellbinder") si ritrova in un vortice di avventure disperate e senza speranza dal risvolto comico. La sua vicenda nasce dalla sua ossessione della ricerca dell'amore romantico, quello idealizzato che si legge nei libri, nonostante la sua mente la tenga ancorata ad una realtà in cui il romanticismo altro non è che un'invenzione dell'uomo per rendere schiave le donne. Ma la realtà che si trova davanti è ancora più confusa, e il sesso e la fisicità sembrano la parola d'ordine. Le vicende che si susseguono la vedono insieme al suo amico Jimmy (Mitchell Butel "Dark City", "Twisted Tales") alle prese con una serie di personaggi strani e che pare abbiano la risposta ad ogni domanda, ma che in realtà non sfuggono alla confusione e al disordine mentale di quest'epoca. Alla fine della loro ricerca arriveranno alla conclusione che l'amore e la fine di un amore nella vita di tutti i giorni sono molto più duri e fanno soffrire molto più di quanto non si racconti.
Il film è di produzione tutta australiana, ed è stato girato in poco più di sei settimane a Melbourne, conosciuta per le produzioni cinematografiche a basso costo.

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