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Alex & Emma
Come in "Harry, ti presento Sally", la sua commedia più famosa, nel nuovo film di Bob Reiner ci sono due piani di lettura. Se nella pellicola con Billy Crystal e Meg Ryan, il film nel film era suggerito dagli interventi delle coppie che parlavano delle loro storie durante la storia principale di Harry e Sally, in "Alex & Emma", il racconto principale si mescola con il racconto del romanzo che l'interprete principale sta scrivendo. Ma per fare un pò d'ordine riepiloghiamo la storia.
Alex, scrittore di bestsellers, non riesce a trovare l'ispirazione per un nuovo romanzo. Inoltre deve dare a degli strozzini centomila dollari persi alle corse dei cani. Disperato, paga un'inserzione per trovare una stenografa che lo aiuti, facendosi passare per un noto avvocato. Emma si presenta e, scoperto il trucco, fa per andarsene, ma poi resta affascinata dal personaggio dello scrittore e accetta il lavoro. Da quel momento i due rimarranno insieme per trenta giorni (l'ultimatum degli strozzini), a scrivere il romanzo.
Nel film le vite dei due personaggi "reali" si confondono con le vite dei personaggi inventati, che ovviamente hanno i loro stessi volti (in più c'è Sophie Marceau). Ma se si può tirare in ballo, esagerando, una sorta di meta - letteratura o vaghe influenze pirandelliane (il personaggio che cerca l'autore), bisogna dire che il film non regge bene. Se "Harry ti presento Sally" ci aveva fatto ricordare la commedia americana degli anni d'oro, talmente era ben fatto, con i personaggi perfettamente delineati e i tempi sfruttati alla perfezione, in "Alex & Emma" manca completamente il ritmo e i personaggi sono fin troppo scontati. Se il film del 1989 era pieno di battute azzeccatissime, qui bisogna cercarle col lanternino.
Comunque a prescindere dal confronto con la pellicola più famosa, il nuovo film di Bob Reiner è oggettivamente stanco. Malgrado il tentativo di infarcire il racconto di continui colpi di scena, sembra tutto abbastanza scontato. Vorremmo essere stupiti dalla storia principale (quella di Alex e Emma) e invece questa cresce in sordina e abbastanza stancamente. Tutta l'attenzione è rivolta alla storia "inventata" e questo è un trucco che non ci coinvolge assolutamente. Per meglio dire: se noi stiamo guardando una commedia (ma lo stesso discorso si può fare per quasi tutti i generi cinematografici), richiediamo che nel corso della storia ci sia un completo senso di veridicità. Per quanto i comportamenti dei personaggi possano essere paradossali o bizzarri noi dobbiamo riconoscerci in questi o perlomeno riconoscerli a prescindere da noi stessi. Se invece, come ha fatto Reiner, i personaggi sono inventati nel corso dello stesso film, non penso si possa avere quella sorta di "simpatia" che naturalmente cerchiamo. Voglio dire: tutto è possibile, per cui niente ci stupisce. Ed è per questo che per quanto il regista si sia avventurato su un percorso coraggioso, non è riuscito ad accattivare.
Se però volete proprio passare un'ora e mezzo al cinema senza pensare (come si dice sempre), allora andate a vedere "Alex & Emma". Se invece volete fare di meglio (speriamo di sì) rispolverate la videocassetta e riguardatevi per la quindicesima volta quel gioiellino di "Harry ti presento Sally". Anche se al cinema è sempre meglio.
Renato Massaccesi
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