Yossi & Jagger
In una remota base militare ai confini del Libano Yossi (Ohad Knoller) e Jagger (Yehuda Levi), due militari israeliani, vivono di nascosto una relazione omosessuale. Jagger, semplice soldato di leva, vorrebbe rompere ogni tabù e, alla fine del mandato, portare il proprio compagno al paese, da sua madre e così rivelarle il loro rapporto. Yossi, militare in carriera, dal canto suo non ne vuole sapere, preferirebbe che la loro relazione rimanesse segreta. Nel campo arrivano Yaeli (Aya Koren) e Goldie (Hani Furstenberg), due ragazze che stanno finendo il servizio di leva (in Israele è obbligatorio anche per le donne); l'una dolce e introversa, innamorata segretamente di Jagger, vorrebbe uscire con lui ma non sa come dirglielo e chiede ingenuamente consiglio a Yossi, pensando che sia solo il suo migliore amico; l'altra, Goldie, è interessata prevalentemente al sesso, ed ha atteggiamenti provocatori con quasi tutti i militari della base. Intanto Ofir (Assi Cohen), un altro dei soldati del campo, ha una cotta per Yaeli e non riesce ad accettare che la ragazza abbia occhi solo per Jagger. Nel campo base oltre alle due ragazze arriva anche un colonnello (Sharon Regnano) annunciando alla truppa che, quella sera stessa, dovrà uscire per un imboscata. I ragazzi non sembrano spaventati, l'unico ad esserlo è Yossi, che ha appena litigato con Jagger, per la sorte dell'operazione. Arriva la notte e i soldati si addentrano nella sterpaglia...
Eytan Fox (Song of the Siren) è il regista di questa pellicola girata a basso budget (costata duecentomila dollari circa) e in formato digitale. Malgrado non sia partito come un progetto da blockbuster ,il film ha fatto il tutto esaurito per più di due mesi nelle sale di Tel Aviv. Ma questo successo, forse, si deve soprattutto a Yehuda Levi, che nel film rappresenta Jagger (nella pellicola Jagger è un soprannome, il suo vero nome è Pior, affibbiatogli proprio perché somiglia ad una rockstar), cantante e divo televisivo di successo in cui si riconoscono tutti i teen agers israeliani.
Chi parte con dei preconcetti verso Israele e pensa di dover, in qualche modo, boicottare il film non seguendo la via per il cinema più vicino, li lasci tranquillamente a casa. La pellicola non sventola nessuna bandiera, i personaggi non parlano di politica, ma, forse, per quel che rappresentano la comunicano indirettamente e, se vogliamo, in maniera abbastanza critica. Quelli che abbiamo davanti alle nostre poltrone da spettatori sono dei ragazzi che dovrebbe fare tutto fuorché stare sotto il sibilo dei proiettili, andare a ballare (infatti in una scena improvvisano un rave, dentro il bunker), fare sesso (come Goldie, mai soddisfatta) o innamorarsi (come Yossi e Jagger). Il film potrebbe essere accostato a "Fucking Amal", non solo per l'argomento che tratta (l'omosessualità), ma anche per la sobrietà con cui è girato. "Yossi e Jagger" è uno di quei film che si concentra più sui personaggi, che non allo spettacolo in quanto mero divertimento. I commilitoni che animano la vicenda vogliono solo godersi la loro giovinezza, perché la guerra non gli appartiene, un concetto troppo grande e difficile da capire, ma la quale, purtroppo, è anche il capolinea della loro voglia di vivere.
L'unica nota stonata è la durata (poco più di sessanta minuti), ma, alla fine della proiezione, appena accese le luci, vi accorgerete di aver provato delle emozioni che l'ottanta per cento delle sale italiane non riescono a darvi.

Renato Massaccesi

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