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Thumbsucker: il succhiapollice
Mike Mills, già grafico e regista di videoclip e spot pubblicitari di successo, debutta come regista sul grande schermo con "Thumbsucker - Il succhiapollice", adattando il romanzo omonimo di Walter Kirn. Con questa pellicola Mills dipinge con realismo e calore l'intensa vicenda di una famiglia media nella provincia americana dai giorni nostri.
Justin è il primogenito della famiglia Cobb, nonostante abbia 17 anni, nei momenti di difficoltà continua a succhiarsi il pollice, questo crea imbarazzi in famiglia e nei rapporti con gli alti.
Il ragazzo però è solo il pretesto per mostrarci l'insicurezza e le difficoltà esistenziali oggi. Il film è allo stesso tempo un racconto di formazione e una piccola saga familiare, infatti accanto all'adolescenza di Justin (Lou Pucci): la prima cotta, le prime esperienze sessuali e l'emancipazione dalla famiglia con la partenza per il college, ci sono i piccoli drammi dei suoi genitori che si ritrovano con stupore a quarant'anni senza sapere veramente quali erano i loro sogni e cosa invece hanno avuto dalla vita.
Thumbsucker è una riflessione sui rapporti familiari e su temi più universali, ci mostra sentimenti che affliggono tutti, indipendentemente dall'età: lo smarrimento di se stessi, l'incapacità di accettarsi, l'appigliarsi a facili soluzioni, le maschere che si indossano perché non ci si conosce a fondo e l'incomunicabilità che ne consegue. La tesi supportata da Mills è che si cresce davvero quando cadono le maschere e si accetta la vita così come viene, come un'avventura da affrontare.
In questo film Mills opta per una regia molto semplice, al servizio della storia raccontata, facendo largo uso di primissimi piani e curando particolarmente la fotografia e la colonna sonora che accompagna con ottimi pezzi i momenti di maggior pathos. La sceneggiatura è ricca di frasi ad effetto e ben assimilata dal cast che da ottima prova di sé, la recitazione infatti è convincente e non cade mai in eccessi drammatici. Oltre al bravo protagonista Lou Pucci al suo esordio cinematografico, troviamo un cast stellare per essere un film indipendente: Tilda Swinton e Vincent D'Onofrio sono i genitori di Justin, Keanu Reeves che interpreta un curioso dentista/guru, Benjamin Bratt e Vince Vaughn.
Un film intenso, infarcito di un pizzico di umorismo nero e di momenti teneri, non un film indimenticabile ma sicuramente con qualche spunto per la riflessione.
La frase: "Il trucco è vivere senza una risposta... credo..."
Ilaria Ferri
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