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I Fratelli SistersLa recensione del film a cura della Redazione di FilmUP.com di Leonardo Mezzelani02 settembre 2018Voto: 7.0
Pare che il festival di Venezia e il western quest’anno vadano particolarmente d’accordo. Dopo il lavoro non propriamente eccezionale dei Coen, di cui già il sottoscritto ha parlato, ecco arrivare il film di Jacques Audiard. Con un cast che può vantare nomi come Joaquin Phoenix, Jake Gyllenhaal e John C. Reilly.
“The Sisters Brothers” racconta, per l’appunto, la storia di due fratelli sicari (Rally e Phoenix), Eli e Charlie, sulle tracce di un chimico che sembra aver trovato una formula in grado di trovare pepite d’oro nel fiume con estrema velocità e poca fatica. A dar loro manforte c’è John Morris (Gyllenhaal) che, in vantaggio di qualche giorno sui fratelli, trova il bersaglio e riesce a farselo amico, così da poter guidare i suoi compagni lasciando indicazioni lungo il percorso. Il rapporto tra i due però si intensifica a tal punto da costringere Morris a tradire i Sisters e mettersi in affari con la vittima. Da questo intreccio parte l’inseguimento che caratterizzerà gran parte della storia, mentre Eli e Charlie, tenendo fede alla loro fama, lasceranno una scia di morte alle loro spalle. Tratto dal romanzo “Arrivano i Sister”, di Patrick deWitt, “The Sisters Brothers” è un’epopea western nella quale Audiard si prende dei rischi, sovverte aspettative e stilemi classici. La sequenza di apertura, una sparatoria in campo lungo completamente immersa nel blu inchiostro con le vampate arancioni dei colpi di pistola a squarciare il buio della notte, è memorabile. Permette immediatamente allo spettatore di immergersi nell’atmosfera del film. I rapporti tra le due coppie sono ben strutturati, l’alchimia tra gli attori è splendida. Con estrema delicatezza, viene accennato quello che potrebbe essere più di un rapporto amicale e vedere tutto questo in un western è bellissimo. Se da un punto di vista tecnico si può rimproverare poco o nulla alla messa in scena di Audiard, lo stesso non si può dire della sceneggiatura. Troppe situazioni sembrano forzate, elementari, i problemi si risolvono sempre in un batter d’occhio, solo in un paio di momenti si teme davvero per quel che sarà. Anche il tanto atteso incontro tra inseguitori e inseguiti non soddisfa pienamente, non porta a compimento le aspettative che si erano create. Potrebbe essere una chiara scelta del regista parigino (alla sua prima produzione americana, tra l’altro), ma chi scrive non è riuscito ad apprezzarla. D’altronde, come già detto, il regista gioca molto su questa volontà di ribaltare le aspettative. Apprezzabile o meno che sia, resta comunque una scelta coraggiosa e interessante, non è opinabile. Il finale scaccia via molte riserve, con un finto piano sequenza la situazione si chiude come deve ed il saluto ai fratelli Sisters è perfetto. Non a caso al termine della proiezione, allo scorrere dei titoli di coda, il film è stato sommerso di applaudi da un pubblico all’apparenza molto soddisfatto. “The Sisters Brothers” è un film non esente di difetti, che forse non dice nulla di nuovo, ma quel che dice lo dice in maniera interessante, degna di attenzione. I FILM OGGI IN PROGRAMMAZIONE: In evidenza - Dal mondo del Cinema e della Televisione. |
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