|
|
The Man - La talpa
L'affabile, ottimista rappresentante di forniture per dentisti Andy Fiddler è sicuramente quella che possiamo definire la persona sbagliata nel posto sbagliato. Infatti, giunto a Detroit per prendere parte ad un convegno di due giorni, viene confuso da una gang di criminali per quello che doveva essere un ricettatore di armi rubate, ma che in realtà ha le fattezze dell'ostinato Agente Federale di colore sotto copertura Derrick Vann, sospettato dell'omicidio del suo partner.
Da questo imprevisto, quindi, prende l'avvio un'esilarante commedia d'azione degli equivoci che, come ci hanno insegnato vagamente politici "buddy movie" del calibro di "48 ore" (1982) e "Arma letale" (1987), vuole un bianco ed un nero impegnati a fronteggiare i cattivi di turno, in quanto Vann, con sole 24 ore a disposizione per ritrovare le armi rubate e catturare i killer del suo collega, si trova costretto ad utilizzare Fiddler come "complice" della sua operazione pericolosa.
Bisogna però dimenticare le varie accoppiate Mel Gibson-Danny Glover e Nick Nolte-Eddie Murphy, perché il regista Les Mayfield, già responsabile, tra l'altro, del natalizio "Miracolo nella 34ª strada" (1994) e di "Da ladro a poliziotto" (1999), altra action-comedy, preferisce spingere sul pedale dell'ironia, sfruttando soprattutto il grottesco contrasto generato tra i due protagonisti, soggetti perfino a scambi di ruolo. Infatti, se l'ottimo Eugene Levy, ormai noto per essere il papà di Jim Levenstein nella serie "American pie", ma in realtà con una lunghissima carriera cinematografica alle spalle iniziata al servizio di Ivan Reitman, aggiunge al suo curriculum un altro logorroico personaggio come Andy Fiddler, il quale ci lascia ancora una volta pensare come sia possibile che un attore del suo calibro non abbia ancora ricevuto un premio Oscar, il mai disprezzabile Samuel Jackson si cimenta nei panni dell'agente Derrick Vann, sboccato e dai metodi talmente poco eleganti che non avrebbe certo sfigurato al fianco del Nico Giraldi/Tomas Milian di corbucciana memoria.
E Luke Goss ("Blade 2"), Miguel Ferrer ("Robocop") e Anthony Mackie ("The manchurian candidate") completano il cast di circa 83 divertenti minuti al di sopra della media, i cui meriti, tra "piccole" flatulenze dovute ai sandwich alla carne di manzo e fastidiosi proiettili conficcati in impensabili parti del corpo umano, vanno sicuramente riconosciuti anche al movimentato script concepito a tre mani dalla veterana Margaret Oberman, attiva nel mondo dello spettacolo da oltre trent'anni (ricordate la commedia "In campeggio a Beverly Hills", del 1989?), l'attore-sceneggiatore Jim Piddock ("Codice Homer: A different loyalty") e quello Steve (Stephen) Carpenter che gli amanti del genere horror ricorderanno probabilmente per aver affiancato l'amico Jeffrey Obrow nella realizzazione di piccoli cult come "The power" (1984) e l'inedito "The kindred" (1987), prima di passare alla regia solista con il pessimo "Soul survivors - Altre vite" (2001).
La frase:
- "Io non ho mai conosciuto nessuno che alla fine non sia diventato mio amico"
- "Io invece non ho mai conosciuto nessuno che alla fine non ho preso a calci"
Francesco Lomuscio
Scrivi la tua recensione!
|
Trailer, Scheda, Recensione, Opinioni, Soundtrack, Speciale.
|
|
|
|
I FILM OGGI IN PROGRAMMAZIONE:
In evidenza - Dal mondo del Cinema e della Televisione.
| NEWS
|
|
|
GUIDA TV
|
|
|
|
Il video del momento
Cerca CINEMA
Oggi in TV
Box Office
|