The Bourne ultimatum - Il ritorno dello sciacallo

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The Bourne ultimatum - Il ritorno dello sciacallo
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La gerarchia di comando è cambiata, ma le attività della Treadstone trasformata in Blackbriar e migliorate per essere più efficienti nel mondo del dopo 11 settembre, sono diventate ancor più segrete e sofisticate in The Bourne Ultimatum. Dei vari agenti coinvolti Greengrass dice: "Non c'è un solo cattivo-c'è solo un sistema cattivo. C'è questa dicotomia tra l'eroe che si muove alla luce del giorno e il sistema che è corrotto".

Il nuovo film vede il ritorno di due acclamate aTtrici che si sono rivelate cruciali per la serie. Joan Allen interpreta il ruolo della cacciatrice di spie Pamela Landy, un agente della CIA e detective interna all'agenzia che sviluppa una simpatia per Bourne mentre è costretta ad affrontare il cattivo Abbott nel secondo film. Torna anche la bravissima Julia Stiles nei panni di Nicolette "Nicky" Parsons, adesso in servizio a Madrid dove Bourne entra in città.

Nel caso della Allen, i fan non erano gli unici felici del suo ritorno. "Joan conferisce un'intelligenza sottile e cerebrale al personaggio di Pamela Landy", afferma Greengrass. "Senti che è sempre vigile; è lei a mantenere salda la versione della storia della CIA".

In Ultimatum, Landy entra nella vicenda per aiutare Noah Vosen (interpretato da David Strathairn, candidato all'Oscar)-il complicato nuovo capo dell'ala nascosta della CIA- per rintracciare Bourne che sta tornando sulla scena. La sua intuizione in merito a quello che il gruppo di Vosen si sta preparando a fare con la Blackbriar non va d'accordo con l'agente della CIA che segue strettamente le regole. Spiega la Allen: "Lei viene richiamata per cercare Bourne, perché lei è, in un certo senso, un esperta su di lui. Lui è un mistero per lei, e lei prova compassione per lui, ma vuole risolvere il mistero relativo a ciò che gli è accaduto. E' un mondo di spionaggio, di menzogne e di segreti, ma Pamela è animata da un forte senso di responsabilità etica pur agendo in quell'ambito".

L'inesorabile ricerca della verità sulla Treadstone da parte della Landy-e gli scottanti tête-à-têtes con Vosen- aggiungono una dimensione cruciale alla storia di Bourne. "Si ritrova, se non a difendere Bourne, perlomeno a desiderare di dargli una possibilità di spiegarsi", spiega il produttore Crowley. "E' pronta a concedergli delle udienze in tribunale, mentre Vosen vuole eliminarlo a tutti i costi. Quando la Landy e Vosen si scontrano, è uno spettacolo fantastico".

Il mandato di Nicky, che appare per la prima volta in Identity, è decisamente complesso in tutta la serie. "Nicky non sapeva bene quel che faceva in Identity", commenta la Stiles. "E adesso si trova nuovamente ad un bivio. Sa che, con la Blackbriar, la situazione è peggiorata, e non vuole più essere coinvolta, ma si trova con le spalle al muro perché ovviamente vuole rimanere viva ma non può andarsene perché conosce troppe cose".





"E' un personaggio molto risoluto", aggiunge Damon, "quando si comprende la sua storia con Bourne. Sono nuovamente due giovani, e sono entrambi in fuga. Si ritrovano in molte situazioni analoghe a quelle in cui si sono trovati Bourne e Marie, ma è ovvio che tra loro non potrà mai esserci niente di più a causa delle loro diverse scelte di vita".

A David Strathairn è stato chiesto di interpretare Vosen, che agisce da copertura per il programma segreto della Blackbriar. Crowley, che aveva lavorato per la prima volta con l'attore in L.A. Confidential, spiega che i realizzatori erano interessati ad avere proprio lui perché la sua "forza viene dalla sua pacatezza. Mette una grande intelligenza in qualsiasi cosa faccia". Strathairn è stato felice di accettare la parte in Bourne. Del suo ruolo racconta, "la Blackbriar è un gruppo operativo la cui responsabilità principale è quella di raccogliere informazioni ed agire nei confronti di precedenti minacce. Vosen è parte-e forse anche responsabile- di questa operazione creata per portare avanti ciò che la Treadstone ha messo in moto". Scott Glenn, acclamato veterano del grande schermo, è stato scelto per interpretare il ruolo del direttore della CIA Ezra Kramer. "Il personaggio interpretato da Scott Glenn è l'uomo nuovo della CIA e adesso tutto accade sotto alla sua supervisione", spiega il produttore Paul Sandberg. "Serviva un attore di altissimo calibro che possedesse il carisma e la presenza per un ruolo di comando e per l'ambiguità nascosta che definisce un simile personaggio. Scott era perfetto per la parte".

In linea con i cattivi di Bourne che hanno incluso Clive Owen nel ruolo di The Professor (Il Professore) in Identity Karl Urban in quello di Kirill in Supremacy, l'attore di origine venezuelana Edgar Ramirez si è unito agli altri interpreti nei panni di Paz, uno dei killer della nuova generazione della Blackbriar. "Cercavamo qualcuno che potesse amalgamarsi bene in qualsiasi ambiente del Terzo Mondo in cui gli venisse richiesto di agire", ricorda Crowley.

Conosciuto come uno dei "preziosi beni" dell'agenzia, Paz possiede l'abilità ed è stato addestrato per poter competere con Bourne e si ritrova quasi subito coinvolto in due situazioni stile gatto e topo con l'agente canaglia. "C'è una fantastica scena nel primo film nella quale Bourne si ritrova faccia a faccia con Il Professore", sottolinea Greengrass. "Bourne gli ha sparato e il Professore alza lo sguardo e dice, 'Vedi quello che ti fanno fare'. Questo definisce la relazione con quegli individui. E quando si arriva al terzo film, Bourne è il vecchio pistolero. Paz è la nuova generazione, e questa dinamica si estende per tutto il film".

Il gruppo internazionale degli interpreti comprende Paddy Considine nei panni del giornalista ingelse Simon Ross, l'uomo che fa partire la storia del film quando riceve una soffiata da uno dei capi della CIA riguardo a Bourne, alle attività clandestine della CIA e, informazione di valore ancora maggiore,il nome Blackbriar. "E' affascinato da Bourne e dall'idea di questo agente canaglia," afferma Considine. "Ross sta grattando via la punta di un iceberg, e viene a conoscenza di molto di più di ciò che dovrebbe. Diventa quindi per lui una vera lotta il riuscire a rimanere vivo essendo in possesso di tutte quelle informazioni".

Una volta che Bourne legge il suo nome sul giornale di Ross, cerca di arrivare al giornalista prima che gli uomini della Blackbriar, compreso Paz l'assassino, possano intercettarlo. "E' nel loro interesse far si che la storia non venga alla luce", spiega Damon.

Nel ruolo della fonte di Ross, Neal Daniels-un capo della CIA con rimorsi di coscienza-è interpretato da Colin Stinton. Daniels alla fine conduce Bourne dal suo partner, il dottor Albert Hirsch (interpretato dal mitico Albert Finney), e si immagina i due uomini che cominciano a rintracciare un passato perso nella memoria cancellata di Bourne…e che cominciano a ritrovare ricordi precedenti alla Treadstone.

"Bourne è fortemente motivato a recarsi a Tangeri e a trovare Daniels, per poterlo interrogare e scoprire ciò che sa del programma", spiega Sandberg. "Per Bourne rappresenta la chiave per ricordare il suo passato". Il suo viaggio alla ricerca della verità lo porterà da Londra a Madrid a Tangeri, dove si misurerà a colpi di muscoli e di scaltrezza con un altro assassino della Blackbriar, Desh (interpretato da Joey Ansah), in una sequenza mozzafiato di inseguimenti su e giù per i tetti del mercato della Medina. Ogni passo intrapreso lo porta più vicino alla sua vera identità. "Il pubblico ama vedere Bourne confrontarsi con sfide di verio tipo nei diversi posti in cui si trova", spiega Marshall. "Deve cercare di affrontare le sfide con estrema intelligenza. Il pubblico non riesce mai a precederlo e la cosa crea una forte suspance e molti interrogativi". La sua ricerca alla fine lo porta a New York, la base statunitense della Blackbriar, e luogo in cui risiede il misterioso partner di Daniel, il dottor Hirsch. Finney, dal canto suo, è stato felice di poter interpretare un ruolo così fondamentale nella serie Bourne. "Sono dei magnifici film d'azione, molto rapidi e dinamici, e come spettatore mi hanno coinvolto moltissimo", racconta l'attore. "La cosa che trovo veramente straordinaria è che Matt sia ancora così pieno di entusiasmo all'idea di nuove rocambolesche scene". Trovato il dottor Hirsch, il super agente torna a casa, nel luogo in cui David Webb è diventato Jason Bourne. "Il dottor Hirsch conosce il segreto di Bourne, del suo addestramento, di tutto ciò che ha passato", spiega Damon. "Pertanto, lui è ciò che Bourne cerca per tutto il film, anzi, in realtà per tutti e tra i film. Vuole tornare là da dove è venuto". "Il ritorno a casa è uno dei temi centrali del film", ne conviene Greengrass. "Jason Bourne deve far ritorno in America".



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