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"CAST AWAY"
siamo andati a vederlo, in anteprima, per voi.
Resoconto del nostro inviato Valerio Salvi |
Diario del "Visionario"
(lunedì 08 Gennaio 2001)
Abbiamo aspettato parecchio il ritorno di Tom Hanks, ed alla fine siamo stati accontentati, ma non solo, si è anche rinnovato il binomio collaborativo con Robert Zemeckis con il quale ha già vinto l'oscar per "Forrest Gump" (stupido è chi lo stupido fa!), ed anche stavolta li vedo in corsa per una statuetta.
La storia è quella di un novello Robinson Crosue, catapultato su un isola deserta abitata soltanto da pesci e noci di cocco. L'aereo precipitato e quello di un corriere internazionale e questo gli consente di recuperare alcuni pacchi contenenti oggetti che diventeranno fondamentali per la sua sopravvivenza. Un "Venerdì" molto particolare (si chiama Wilson) terrà compagnia al buon Tom, insieme all'unico pacco che si rifiuta di aprire come una sorta di speranza di poterlo un giorno consegnare.
Il film si divide nettamente in due parti: quella dell'arrivo sull'isola con le necessità legate alla sopravvivenza in un ambiente ostile e la seconda in cui, ormai superati i problemi logistici, il naufrago dovrà soprattutto preoccuparsi di tenere a bada la concreta possibilità di impazzire per la solitudine. Ed è questo il punto in cui l'interpretazione di Hanks raggiunge livelli da oscar. Per rendere più credibile la sua permanenza sull'atollo per quattro anni, la lavorazione del film ha registrato una pausa di 1 anno in cui l'attore ha perso circa 20 kg. Ora considerando che: De Niro per interpretare Jack La Motta in "Toro Scatenato" ingrassò di 15 Kg e vinse l'oscar, che ingrassare è più facile che dimagrire, che 15 kg sono meno di 20: l'equazione stabilisce che Tom Hanks vincerà l'oscar, semplice no. Unica considerazione: Travolta dimagrì di 20 Kg per interpretare "Staying Alive", ma dopo ingrassò di 30!!! Occhio Tom, rischi di diventare una polpetta ambulante.
Il film presenta anche altri temi, ma questo vi leverebbe la suspance su: Hanks si salva o muore sull'isola. L'unica cosa che vi dico è: indipendentemente da tutto, l'amore è la molla fondamentale che muove l'uomo e che esula dal futile quotidiano.
La fotografia è superba, anche se è ovviamente aiutata dal bellissimo paesaggio; notevole la scena in cui Tom naufraga di notte sull'isola ed è tutto completamente buio, non consentendo allo spettatore di vedere nulla (un pò alla "salvate il Soldato Rayan" soltanto che stavolta è la vista e non l'udito ad essere limitato). Il sonoro merita invece particolare attenzione; i rumori d'ambiente, infatti, sono ingigantiti per meglio calare lo spettatore lontano dalla civiltà, inoltre, considerando una certa assenza di dialogo il tutto acquista una certa dimensione irreale e molto drammatica.
Una curiosità ci resta, un pò come la valigetta di "Ronin", ma che c'era dentro il pacco che Hanks non ha voluto aprire? Secondo me un telefono satellitare con cui si sarebbe salvato subito.
La chicca: qual'è la "vita" di un pacco postale? Il regista ci fa vivere in primo piano il viaggio di un pacco FEDEX dall'America alla Russia; una bella trovata.
La frase: "Devo continuare a respirare perché domani il sole sorgerà e chissà la marea cosa potrà portarmi."
Indicazioni: Per amanti del cinema e delle interpretazioni di alto livello.
Valerio Salvi
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