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Space Chimps
Il 31 gennaio del 1961 lo scimpanzé Ham partì da Cape Canaveral e percorse 155 miglia in 16,5 minuti per poi atterrare in sicurezza in mezzo all’Atlantico, rientrando tra i primissimi eroi del programma spaziale americano.
Sotto la produzione di Barry”Men in black”Sonnenfield e con Kirk DeMicco – sceneggiatore di "Striscia, una zebra alla riscossa" – per la prima volta dietro la macchina da presa, è proprio al John Glenn delle scimmie che la Vanguard Animation, cui dobbiamo il volatile Valiant, intende rendere omaggio in maniera leggera e spensierata tirando in ballo la figura di Ham III, artista del circo nonché nipote dell’eroico ominide, ingaggiato dall’Agenzia Spaziale per recuperare una sonda da cinque miliardi scomparsa in un buco nero intergalattico.
Ed è affiancato dall’intrepido tenente Luna e dal comandante Titan che Ham III, consapevole del fatto che la vita non sia altro che un circo caratterizzato da un tendone più grande, accetta controvoglia di prendere parte alla missione, passando da un addestramento non privo di esilaranti esiti fantozziani all’arrivo sul pianeta Malgor, i cui pacifici abitanti vivono sotto la dittatura dell’alieno megalomane Zartog.
DeMicco, infatti, con Andy Samberg, Cheryl Hines e Patrick Warburton quali voci dei tre protagonisti (nella versione originale, ovviamente), struttura il non disprezzabile insieme privilegiando l’aspetto comico, tanto che l’ironia non risulta affatto assente neppure nel corso della seconda parte, maggiormente costruita sul lato avventuroso d’azione, tra gommopallini e bestie divoracarne.
E, a partire dalla fisionomia degli scimpanzé che ricorda da vicino quella dei personaggi visti nella saga de "Il pianeta delle scimmie", non manca all’interno dell’operazione un certo respiro nostalgico nei confronti della fantascienza del passato, tanto che viene perfino citato verbalmente Buck Rogers, esploratore dello spazio creato negli Anni Venti da Philip Francis Nowlan e finito in seguito all’interno di fumetti, film e serie televisive.
Con un ritmo generale non sempre incalzante, ma la cui discontinuità ben si camuffa dietro la non eccessiva durata, di poco superiore all’ora e un quarto.
La frase:
- "Ragazzi, la simulazione della Terra diventa sempre più piccola; non è una simulazione, vero?"
- "Ora siamo ufficialmente scimpanzé spaziali"
Francesco Lomuscio
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