FilmUP - Recensione: Salsa

Salsa
Rèmi (Vincent Lecoeur) viene da una famiglia francese borghese, ha studiato il piano a Tolosa ma la sua passione per la musica cubana è più forte di qualsiasi ostacolo. Così decide di trasferirsi a Parigi per cercare posto in una band cubana che suona al Bambo, dove però viene scartato a causa del colore chiaro della sua pelle. Ma nonostante tutto il ragazzo non si perde d'animo, cambiando il suo look, il suo accento e con molte sedute di abbronzatura integrale riesce a trasformarsi in un vero cubano chiamato Mongo, il diminutivo di Ramon.
Nonostante non sia un grande ballerino, si mette comunque a dare lezioni di salsa nella Casa Cubana, un centro culturale, dove conosce Nathalie (Christianne Gout) una bella ragazza ostacolata da un padre ottuso, ma spalleggiata dalla nonna che sconvolgerà la sua famiglia reazionaria e razzista rivelando l'esistenza dell'amore della sua vita, nientemeno che un uomo dalla pelle scura. E alla fine si va a Cuba dove il sogno di Rémi di suonare in una band cubana diventa realtà e il concerto finale è un omaggio alla tradizione degli happy end dei musical hollywoodiani.
Diretto da Joyce Sherman Bunuel, il film è un concentrato di musica, razzismo e romanticismo e le sue storie d'amore hanno spesso risvolti divertenti. Consapevole dell'enorme successo della musica latino americana, la Bunuel approfitta della situazione per dare sfogo a una delle sue grandi passioni fin da piccola, quando, vivendo a Brooklyn ed essendo i suoi genitori amici di cubani e portoricani, passava intere notti a ballare le loro musiche. Ovviamente il risultato finale del film non sarebbe stato possibile senza l'enorme contributo dato dal gruppo cubano "Sierra Maestra" uno dei più famosi nel loro paese che in tutto il film suonano dal vivo e che hanno contribuito grandemente al clima delle scene.

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