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Riders
Gerard Pirés (Taxxi) è, probabilmente, un grande fan di Point Break ed ha pensato che fosse venuto il momento di dare una sorta di nuova linfa a questa pellicola-culto. Ecco quindi Riders.
Un gruppo di ragazzi, fans dello sport estremo, decide di applicare la propria abilità e passione alle rapine. È così che Slim (Stephen Dorff / Blade), Otis (Clé Bennet / Bait - L'esca), Frank (Steven McCarthy / I teschi) e Alex (Karen Cliche / Il collezionista) eseguono il loro primo colpo, in banca, sui rollerblade. Gentili, rapidi ed estremamente calmi riescono in quella che sembrava un'impresa impossibile e fuggono con 300.000 dollari in barba alla polizia canadese. Vista la semplicità del colpo perché non ripetersi, meglio se in scala maggiore?
È così la volta di un furgone porta valori. Tutto liscio, anzi di più, oltre ai soldi ci sono anche venti milioni di dollari in titoli al portatore. Troppo bello. I titoli sono di un'organizzazione criminale che li rivuole e, come se non bastasse, il capo della polizia, il tenente Mc Gruder (Bruce Payne / Dungeons & Dragons), li ha scoperti ed ha deciso di usarli per arricchirsi. A corollario del tutto Slim ha conosciuto una donna incredibile, Karen (Natasha Henstridge / Species), peccato sia un detective della polizia.
Il film non tenta in alcun modo di nascondere la sua vera natura, non cerca di rilasciare messaggi di vario tipo, non filosofeggia, né pretende di essere un capolavoro, è soltanto intrattenimento allo stato puro, ed è efficace. Certo manca quella filosofia tipica dei surfisti della Bigelow, ma è sostituita dalla tipica ironia francese. Questo è l'unico appunto che si può sollevare, ovvero l'eccesso caricaturale di alcuni personaggi che stona che il ritmo generale. Per il resto sequenze mozzafiato (realizzate con gli stuntmen e non con la computer graphic, salvo rare eccezioni) con inseguimenti e scene spettacolari in tutte le salse: fuga su rollerblade, in macchina, in furgone, in camion, con parapendio, sott'acqua e qualunque altra cosa vi venga in mente, d'altronde a Pirés si può dire qualunque cosa, tranne che non sappia girare le sequenze d'azione.
Per i vari buchi narrativi della sceneggiatura non vi preoccupate, credo non li abbia notati nessuno.
La chicca: sul furgoncino "rasta" con cui i nostri eroi vanno a fare la loro ultima rapina c'è scritto "No one gets out alive" [Nessuno ne uscirà vivo].
La frase: "Sei gelosa?" "Se fossi gelosa lei avrebbe dei punti in faccia!"
Indicazioni: Per chi ama le pellicole adrenaliniche, molto adrenaliniche.
Valeria Salvi
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