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Resident Evil
Dopo che la strada è stata tracciata dalla conversione dei giochi "Fanal Fantasy" e "Tomb Raider" in pellicole di successo, ecco che anche la Capcom lancia la trasposizione cinematografica del suo videogame più gettonato: "Resident Evil". Alla prosperosa Angelina Jolie viene contrapposta la statuaria Milla Jovovich ("Giovanna d'Arco") e l'emergente Michelle Rodriguez ("Girlfight") in una sorta di ritorno de "La Notte dei Morti Viventi" diretta dal bravo Paul Anderson già reduce dalla direzione di "Mortal Kombat". Ultimamente il filone dei non-morti era stato abbastanza ignorato dalle grandi produzioni, ma ora viene rilanciato da questa pellicola a cavallo tra l'horror, il tecnologico e l'action-movie.
In un complesso sotterraneo segretissimo, l'Alveare, la Umbrella Corporation stà conducendo, illegalmente, degli studi su un virus da utilizzare come arma batteriologica, nonché come fattore mutageno. Un incidente di laboratorio fa scattare le misure di sicurezza del computer centrale, la regina Rossa, che immediatamente sigilla la base uccidendo tutti quelli che si trovavano al suo interno.
Viene così inviata una squadra di soccorso con un'apparente scopo investigativo, ma con l'intenzione effettiva di sigillare la zona ed eliminare le eventuali tracce residue del virus. La squadra verrà accompagnata anche dagli agenti speciali Alice (Milla Jovovich) e Spencer (James Purefoy / "Il Destino di un Cavaliere"); peccato che ciò che troveranno all'interno del complesso sarà decisamente diverso dalle aspettative, infatti tutti i componenti non sono affatto morti, ma trasformati in zombie. Inizierà così una fuga allucinante verso l'unica via di salvezza... se così si può chiamare.
Il film è in grado di soddisfare un pubblico decisamente eterogeneo. I fan del videogioco non rimarranno affatto delusi, sia dai numerosi riferimenti alle varie edizioni, sia dagli stessi protagonisti, molto simili a quelli del gioco, anche gli appassionati dell'horror troveranno pane per i loro denti, non solo nella suspance, ma soprattutto nelle creature che popolano l'Alveare (i cani sono veramente terrificanti). L'inizio lento e claustrofobico si trasforma lentamente in azione sempre più incalzante strutturata in modo molto classico: un gruppo di persone assediate da innumerevoli nemici, che lentamente vengono sopraffatte, un chiaro richiamo al classico "Aliens - Scontro Finale" di Cameron.
Gli effetti speciali sono molto curati ed è interessante notare come la scelta di utilizzare tecniche classiche basate su trucchi, protesi ed effetti ottici non abbia nulla da invidiare alla tanto osannato computer graphic, peraltro molto presente in tutte le inquadrature in cui è coinvolta la "Regina Rossa". Tutte le riprese del sistema di sicurezza (una sorta di protagonista umano a tutti gli effetti) sono state effettuate inserendo delle scansioni digitali di grande impatto visivo che danno la sensazione di trovarsi all'interno del videogioco piuttosto che in sala.
E fate attenzione all'indimenticabile sequenza dei raggi laser; un "must".
Curiosità: il titolo originale del film sarebbe dovuto essere "Resident Evil: Ground Zero", ma è stato modificato dopo gli eventi dell'undici settembre nel più semplice e meno evocativo: "Residen Evil".
La chicca: il produttore, Jeremy Bolt, interpreta egli stesso, tre diversi zombie.
Indicazioni: per chi attendeva il ritorno di morti viventi.
Valerio Salvi
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