Instructions Not Included
“Mio padre diceva sempre che la paura è come una bestia feroce che l’uomo può domare”.
Queste è una delle prime frasi di “Instructions Not Included”, pellicola del 2013 diretta dal registra messicano Eugenio Derbez; una frase che racchiude parte fondamentale del messaggio del film. A pronunciarla è il protagonista, Valentín (impersonato dallo stesso regista), i cui ricordi d’infanzia si concentrano sugli stravaganti tentativi del padre di insegnargli ad affrontare la paura, tra tuffi da altezze vertiginose e terrorizzanti escursioni notturne in un cimitero. Ma a quanto pare, nonostante la buona volontà del genitore, Valentín non è riuscito a sconfiggere le sue paure, in particolare “la più grande di tutte”: il matrimonio! E sì, Valentín, ha una tremenda paura di impegnarsi seriamente e di prendersi le sue responsabilità e di conseguenza colleziona una miriade di avventure passeggere con donne di Acapulco, città in cui vive, e turiste di passaggio. Questo suo modo di vivere viene stravolto dal ritorno di una sua ex, Julie, che con un espediente gli affida la piccola Maggie, sua figlia, e poi sparisce.
L’uomo non ne vuole proprio sapere di prendersi cura di un altro essere umano e cerca di riportare la bimba alla madre in America, paese in cui entra da clandestino e in cui è costretto a lavorare come stuntman per i successivi anni e dove alleva la sua bambina, circondandola d’affetto, amore e fantasia, dimostrando di essere diventato un genitore esemplare e unico.
La pellicola di Derbez parte come una commedia con trovate divertenti, sia per quanto riguarda la parte dei ricordi di Valentin con il padre, Johnny Bravo, sia per quelli del protagonista che cresce la sua piccola fino ad arrivare piuttosto velocemente ai sette anni di Maggie, quando le loro vite subiranno uno scossone e il tenore del film cambia radicalmente, e se prima ci faceva sorridere e ridere delle situazioni, dopo ci fa emozionare e ci fa capire quanto possa essere grande l’amore di un uomo verso un altro essere umano, quanto la responsabilità di crescere, istruire ed educare la dolce Maggie abbia fatto anche crescere il nostro Valentin.
Una pellicola ben diretta e ben interpretata che arriva sicuramente a colpire lo spettatore, riesce a emozionarlo con un messaggio bellissimo, commovente e universale. Un film che ci parla di paura, quella di vivere, di amare e di prendersi le proprie responsabilità, ma anche di come, grazie all’affetto verso un altro essere umano, queste stesse paure possano essere affrontate e, se non sconfitte, almeno accettate. Un gioiellino nel suo genere, sconsigliato però a chi cerca solo una commedia leggera e scacciapensieri.
La frase:
"Mio padre mi ha insegnato ad affrontare tutte le paure del mondo, e se non sono riuscito a sconfiggere le piccole, medie e grandi paure, figuriamoci la madre di tutte le paure: il matrimonio!".
a cura di Redazione FilmUP.com
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