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Lego Ninjago Il FilmLa recensione del film a cura della Redazione di FilmUP.com di Rosanna Donato08 ottobre 2017Voto: 6.5
Non è solo la perenne lotta tra il bene e il male ad essere messa in evidenza nella nuova pellicola d’animazione dei registi Charlie Bean e Paul Fisher, ma anche quella tra padre e figlio. Nel film “LEGO NInjago” il giovane Lloyd, alias il Ninja Verde, insieme ai suoi amici, è chiamato a difendere Ninjago City guidati dal Maestro di kung fu Wu. Il loro compito è quello di sconfiggere il signore della guerra Garmadon, il padre del protagonista. Questa sarà la resa dei conti per una squadra grintosa ma indisciplinata di ninja che si mette alla prova: ognuno deve imparare a controllare il proprio ego e lavorare insieme per scatenare la propria vera potenza. Nel cast vocale ricordiamo la presenza di Dave Franco, Olivia Munn, Jackie Chan, Justin Theroux e Michael Peña.
Charlie Bean e Paul Fisher sono i registi del terzo film dedicato al mondo dei mattoncini Lego, un progetto che poteva dimostrarsi al pari del successo ottenuto da “LEGO Batman - Il film”, ma che in realtà non convince e manca di soddisfare tutte le aspettative. Ma partiamo dal ritmo narrativo altalenante che non è in grado di mantenere l’attenzione di un pubblico di bambini per tutta la durata della pellicola. Questo perché a lungo andare si perde anche quella verve comica che è molto marcata nella prima parte del film. Nella sua seconda parte, invece, la possibilità di ridere per i più piccoli è limitata dal bisogno dei due registi di raccontare tutto e troppo in poco tempo, toccando anche temi universali e di grande importanza e attualità. Insomma, si arriverà ad un punto in cui ci renderemo conto che “LEGO NInjago” ha assunto un risvolto fin troppo pesante per appassionare il suo pubblico di riferimento. L’attenzione, inevitabilmente, viene a mancare, nonostante siano presenti battute brillanti, alternate ad alcune già sentite fin troppo nel panorama cinematografico, che però il più delle volte non riescono a rendere giustizia alla comicità della scena e a far ridere di gusto un ipotetico spettatore, facendo così risultare l’intera vicenda un po’ piatta. Tra l’altro, è bene dire che una certa prevedibilità è evidente in alcuni momenti mostrati della storia, perché sono scene che, per quanto possano suscitare un sorriso nel pubblico, sono poco originali. Ma la pellicola ha in sé anche aspetti positivi. Tra questi, una buona caratterizzazione dei personaggi, ognuno con il proprio carattere, linguaggio e stile. Sono tratti che li rendono riconoscibili a tutti, anche perché presentano elementi che richiamano il colore della loro “armatura” da Ninja. Altro aspetto che colpisce è la costruzione degli ambienti, o meglio l’attenzione al dettaglio che si evidenzia guardando “LEGO NInjago”. Anche la colonna sonora frizzante e movimentata dona un tocco in più al film d’animazione, che presenta una fotografia nitida e dalle tonalità intense. Insomma, a livello visivo è molto ben fatto. La pellicola di Charlie Bean e Paul Fisher mira anche al cuore dei più piccoli, dandoci scene toccanti (non abbastanza da riuscire a rendere empatici i personaggi). Eppure, grazie a questi momenti di maggiore intensità, riusciamo a capire cosa si cela nell’animo del protagonista, da sempre in lotta con il padre, dal quale lui sostiene di volersi allontanare. Sappiamo bene però che quando si tratta di un membro della famiglia, qualsiasi male ti abbia fatto in passato, passa in secondo piano. Non si può scegliere chi amare, non si può scegliere la propria famiglia, ma si può comunicare e cercare un modo per risolvere il problema. A volte la comunicazione può essere tutto, perché odiare qualcuno, tenersi dentro il dolore, non serve a nulla. La frase dal film:
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