Mean Girls
E va bene, a quanto pare la storia del cinema dopo "Mean Streets" avrà anche un "Mean Girls": la quindicenne Cady Heron dall'Africa viene catapultata nell'Illinois, alla North Shore High School e suo malgrado impara subito la legge della giungla degli adolescenti a stelle e strisce.
Dopo aver transitato dalle parti dei coetanei "alternativi", viene risucchiata delle ragazze del titolo, "Mean", cioè mediocri, e già che ci siamo anche "Plastic", cioè finte: bionde, vuote, ricche e capeggiate da un'Ape Regina, che non per niente, guarda un po', si chiama Regina George.
Fra uno shopping e l'altro, la Biondissima Ape non può certo accettare che la new entry si innamori del suo ex e tenta di metterle il bastone fra le ruote, ma quando Cady prova ad eliminarla e a sostituirsi a lei, si scatena un vortice di eventi disastrosi che culminerà in una vera e propria guerra all'interno dell'istituto.
Con il finale arrivano la Catarsi e l'Happy End moraleggiante: per ottenere successo con gli altri, meglio essere se stessi ed in carne ed ossa piuttosto che qualcun altro, oltretutto di plastica.
Per quanto targato teens (e con qualche curioso parallelo narrativo con le vicissitudini della Caterina di Virzì, sballottata tra compagni di classe sinistrorsi e pariolini), il film ha una indiscutibile vivacità comica legata al talento della sceneggiatrice Tina Fey, premio Emmy per il famoso show televisivo "Saturday Night Live".
La materia prima la fornisce Mrs. Rosalind Wineman, autrice di una specie di manuale di sopravvivenza tribale per ragazze, che la Fey, con la benedizione del produttore Lorne Michael, fra paradosso e satira antropologica trasforma in una commedia sulla crudeltà dell'adolescenza al femminile.
Così al regista Mark Waters, come diceva il buon vecchio Groucho, non resta che "dirigere il traffico" diligentemente, puntando tutto sullo scontro fra la verve della protagonista Cady/ Lindsay Lohan (ereditata dal suo film precedente "Quel pazzo Venerdì", con Jamie Lee Curtis) e la perfidia seduttiva di Regina/Rachel McAdams ("Hot Chicks-Una Bionda Esplosiva"), intorno alle quali ruotano i personaggi minori (le vallette Lacey Chabert e Amanda Seyfriend, gli outsiders Lizzy Caplan e Daniel Franzese, il bel tenebroso Jonathan Bennett) e soprattutto la rodatissima squadra di attori del "Saturday", fra cui la stessa Tina Fey nei panni dell'insegnante di matematica.
Musica e costumi trendy, così come sono orribilmente trendy le "Mean Girls", chiudono il cerchio di una pellicola divertente e perché no, a suo modo educativa, soprattutto se avete una figlia in età scolastica...

Max Morini

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