|
|
Man push cart
Girato interamente a New York, questo Man Push Cart di Ramin Bahrani, racconta la vicenda di Ahmad (Ahmad Razvi), un giovane pakistano che sbarca il lunario vendendo ciambelle e caffé da un piccolo carretto mobile. La prima copia del film è stata stampata a tempo di record una settimana prima della presentazione a Venezia 2005 per la sezione "Giornate degli autori".
Il regista iraniano ha avuto l'ispirazione per il personaggio di Ahmed da Sisifo di Albert Camus. Ed in effetti la vicenda di Ahmad ricorda molto da vicino la vicenda del personaggio mitologico, specialmente nelle riprese in cui lo vediamo spingere il proprio carretto. Ci viene mostrata una New York diversa, non turistica, ma anche crocevia di etnie e di culture che trovano un punto di incontro, pur nella loro alienazione, in questa città straordinaria. Ma si tratta pur sempre di un racconto di angoscia esistenziale e di male di vivere, e le immagini di Bahrani sembrano a tratti richiamare la pittura metropolitana di un Eward Hopper. I personaggi sono definiti da scatole-prigione che non sembrano lasciare loro via d'uscita; questo effetto è amplificato ulteriormente dall'uso di lenti lunghe e dalla telecamera fissa. I registi di riferimento di Bahrani sono, oltre al suo maestro Kiarostami, i neorealisti italiani ma soprattutto il Robert Flaherty che ha vinto il festival di Venezia del 1934. Ed è proprio a quest'ultimo grande regista che l'autore iraniano ha voluto dedicare la propria pellicola.
Proprio perché il regista ha la caratteristica di essere un iraniano cresciuto a New York e diplomatosi presso la Columbia University, la sua opera ha una sensibilità unica che non può essere rimandata in maniera univoca alla cultura di origine o alla cultura di arrivo, diventando qualcosa di diverso, di superiore alla somma delle singole parti. Durante l'incontro con la stampa Bahrani ha letto una poesia persiana che riassume magnificamente Man Push Cart: "Dove sono? Dove sto andando? Perché non mi hai mostrato la mia casa?".
La curiosità: Durante la lavorazione del film, il cast ha avuto spesso la collaborazione dei cittadini di New York, ma ci sono stati anche due episodi spiacevoli. Mentre Ahmad trascinava una bombola di gas si è sentito chiedere dove stava andando a farsi saltare in aria, ed in un altra occasione è stato chiesto loro se stavano lavorando per finanziare un campo d'addestramento di Osama bin Laden.
La frase: "Sono solo un ragazzo pakistano che vende caffè e ciambelle"
Mauro Corso
Scrivi la tua recensione!
|
Trailer, Scheda, Recensione, Opinioni, Soundtrack, Speciale.
|
|
|
|
I FILM OGGI IN PROGRAMMAZIONE:
In evidenza - Dal mondo del Cinema e della Televisione.
| NEWS
|
|
|
GUIDA TV
|
|
|
|
Il video del momento
Cerca CINEMA
Oggi in TV
Box Office
|