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Looney Tunes back in action
Finalmente un film misto cartoni e "carnosi" divertente dopo Chi ha incastrato Roger Rabbit. I tentativi erano stati vari e più o meno negativi. Peraltro l'ultimo che ricordo in ordine di tempo era sempre made in Warner, lo Space Jam che non aveva proprio nulla dello spirito Looney Toones.
Ora tra mille citazioni (Psycho su tutti) e parecchia autoironia (Arma Poppale con due neonati uno bianco e uno nero o License to spy, in luogo di "to kill") ci ritroviamo all'interno degli studios Warner con i nostri personaggi preferiti, Bugs Bunny e Duffy Duck, alle prese con il loro rinnovo del contratto per gli "studios".
Bugs è sempre una stella di prima grandezza, ma altrettanto non si può dire di Duffy, che ormai segna il passo, oltre ad essere talmente capriccioso e snervante, da risultare insopportabile. La decisione è quindi semplice, silurarlo e sarà proprio la nuova responsabile del settore commedia, Kate (Jenna Elfman / Dharma & Gregg) a farlo, anche se l'impegno fisico di allontanarlo spetta a DJ Drake (Brendan Fraser / La mummia). Purtroppo non sarà così facile e Drake si troverà, dopo una serie di catastrofi, a spasso con Duffy, nonostante sia il figlio della più grande star della Warner: Damien Drake (Timothy Dalton / 007).
DJ e Duffy, compagni per forza si ritrovano però coinvolti in un'incredibile avventura non appena scoprono che Damien Drake non è solo un attore che impersona una spia, ma una vera spia che sta cercando di salvare il mondo dal malvagio presidente dell'ACME (Steve Martin / Bowfinger).
Una rutilante corsa attraverso l'America, e non solo, con tutti i personaggi dei cartoon che hanno intrattenuto generazioni di bambini. Sicuramente divertente, ma soprattutto, grazie all'abile mano del regista Joe Dante (Gremlins), ben costruito con il giusto bilanciamento di ironia, azione e gags. Sicuramente importante, per la riuscita del tutto, la scelta dei protagonisti in carne ed ossa: il sempre più eclettico Fraser, affiancato dall'affascinate Jenna Elfman, ma soprattutto l'incredibile Steve Martin, che in oltre un ventennio di carriera ci ha sempre restituito personaggi indimenticabili.
Curiosità: L'Area 52, chiaro omaggio all'Area 51 resa famosa dagli X-Files, è popolata da creature omaggio ai B movies degli anni cinquanta e sessanta, tanto cari al regista: Il demone senza faccia (da The Fiend without a face), il mostro Metaluna (da This Island Earth), un trifide (The day of the triffids), i dalek del Dr. Who (televisivo e non), il robbottino di mille e un film, uno dei baccelloni de L'invasione degli ultracorpi, Marvin il marziano, l'uomo del pianeta X (The man from plat X) e il Robot Monster dell'omonimo film.
La chicca: i missili della Acme che usa Willy il Coyote hanno sopra la scritta "Hi There!", la stessa della bomba atomica cavalcata da "Slim Pickens" in Il dottor Stranamore.
La frase: "Non potete licenziarmi, i miei film hanno incassato 950 milioni di dollari..." "Ma non un miliardo."
Indicazioni: Se non vi accontentate dei classici 6 minuti dei Looney Toones.
Valerio Salvi
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