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Ken Park
Molto molto difficile gestire un film di Larry Clark, immagini crude e senza i filtri della Hollywood perbenista, investono lo spettatore senza dargli il tempo di "alzare gli scudi"; argomenti forti e reali, privi di qualunque "appeal" da rivista patinata, vengono trattati senza alcun ritegno.
Un film che dovrebbe essere diretto ad un pubblico molto vasto, se non proiettato nelle scuole di cinema, ma che subirebbe la ghettizzazione prima della censura canonica e poi di quella morale.
La vita di un gruppo di adolescenti della provincia californiana e del rapporto con le loro famiglie, viene dissezionata e ricomposta nel mosaico di Clark e Lachman. Se in "Kids" l'obiettivo era puntato essenzialmente sui ragazzi, qui il campo si allarga comprendendo l'ambiente in cui vivono: conflitti familiari, dubbi esistenziali e primi esperimenti sessuali, si intrecciano a formare la trama del film.
La crudezza delle immagini, che possono sicuramente lasciare scioccato più di qualcuno, non e' mai volgare, perché riesce a mantenere la genuinità della vita reale. Il padre di Claude che arriva sbronzo a casa e piscia bevendo birra, in una sorta di percorso diretto, o la stessa "ammucchiata liberatoria" di Shawn, Calude e Peaches.
E poi i mondi a confronto quello degli adulti e quello dei ragazzi in una sorta di ribaltamento in cui sono i primi ad essere sbandati ed i secondi ad avere le soluzioni per andare avanti. Nessuno dei genitori sembra vivere nella realtà, si sono tutti costruiti una sorta di comodo angolo posticcio (alcool, amanti, bigottismo) dove potersi rifugiare dalla frustrazioni della vita, mentre i figli la affrontano di petto, magari aiutandosi gli uni con gli altri. Nel complesso un messaggio positivo, una sorta di sprone ad andare avanti oltre le difficoltà, perché il futuro ti può sempre riservare delle sorprese, ma se non lo vivi, come Ken Park, non lo saprai mai.
Ah… la storia... la storia... beh, non c'è una storia ci sono frammenti di vite di gruppo: Peaches amante del sesso estremo, con un padre che da quando ha perso la moglie vede la fede come unica ancora di salvezza, Claude con un padre che lo considera omosessuale solo perché vai in skate e non fa pesi, Tate, sulla soglia della pazzia, costretto ad un'assurda vita coni nonni e Shawn che intrattiene una storia segreta con la madre della sua fidanzata (meriterebbe un premio, solo per aver coronato il sogno di migliaia di adolescenti). Ed il nostro amico "Collo di Merda" che centra? Nulla, e' uno dei tanti che apre e chiude un sipario.
La Frase: "Mi scoperei volentieri mia moglie se non fosse ridotta una chiavica."
La Chicca: Tate si diverte a dare dei nomi ad alcune foto di bambini africani affamati. L'orrore della loro situazione viene affrontato chiamandoli Mrs Drummond ed Arnold, come nel telefilm anni '80 (in cui Arnold era tra l'altro famoso per le sue guanciotte).
Indicazioni: dedicato a tutti quelli che non credono solo ad attori bellissimi e storie con l'happy end.
Valerio Salvi
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