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John Wick 3: ParabellumLa recensione del film a cura della Redazione di FilmUP.com di Francesco Lomuscio09 maggio 2019Voto: 6.0
Se vuoi la pace, prepara la guerra.
Con l’ambientazione immediatamente immersa sotto la pioggia, ritroviamo quasi subito John Wick impegnato in uno scontro corpo a corpo all’interno di una biblioteca. Ma andiamo per ordine: chi è John Wick? In possesso delle fattezze di Keanu Reeves, è un ex killer con cui abbiamo fatto conoscenza nel 2014 grazie a “John Wick”, che, diretto dallo stunt coordinator Chad Stahelski insieme al non accreditato collega David Leitch, in una New York iconografica e iperrealista lo vide scatenare la propria ferocia quando, rifiutatosi di vendere la propria Boss Mustang del 1969 ad un sadico malvivente, si ritrovò in casa i suoi tirapiedi per rubagliela e uccidere il cucciolo di beagle ricevuto in regalo dalla moglie recentemente deceduta. Lo stesso Keanu Reeves che, diretto dal solo Stahelski, prima è tornato a ricoprire il ruolo in “John Wick – Capitolo 2”, comprendente i nostri Riccardo Scamarcio e Claudia Gerini nel cast e che lo ha portato tre anni più tardi a trovarsi vincolato da un giuramento di sangue e obbligato ad onorare un debito con il passato, poi, alle prese con violentissimi confronti che non dimenticano armi da taglio conficcate in occhi e crani, diventa protagonista della lunga ed estenuante fuga alla base di questa terza avventura. Una fuga dovuta al fatto che ha infranto una delle regole fondamentali uccidendo qualcuno all’interno dell’Hotel Continental: un membro della Gran Tavola che, tra l’altro, ha posto su di lui una taglia di quattordici milioni di dollari. Quindi, mentre dall’episodio precedente fa ritorno Laurence Fishburne, è una caccia all’uomo senza tregua a caratterizzare le oltre due ore di visione, chiaramente guardanti all’universo dei videogiochi come già avvenne negli altri due tasselli. Perché, se la tendenza a favorire la dose d’intrattenimento spettacolare rispetto alla sostanza dello script aveva cominciato già a farsi sentire nel citato secondo match in fotogrammi, in questo terzo viene ulteriormente accentuata, complice l’aggiunta della vincitrice del premio Oscar Halle Berry nei panni della scatenata Sofia, assassina in debito con John e che quest’ultimo incontra nei deserti aridi del Sahara. È, infatti, affiancato da lei che affronta una lunga sparatoria degna del miglior John Woo e in cui trovano spazio anche dei cani, destinata a rappresentare uno dei momenti memorabili di un agglomerato che sembra porsi a metà strada tra un western metropolitano e un samurai movie tinto di noir proiettato verso scenari futuristici. Senza contare la resa dei conti conclusiva con il letale assassino Zero incarnato dal Mark Dacascos di “Crying Freeman”, tutt’altro che distante da una moderna rivisitazione dei film d’arti marziali risalenti agli anni Settanta. Al servizio di un’operazione che, culminante in un finale lasciato appositamente aperto per una quarta puntata, rischia sicuramente di deludere chi è alla ricerca di un plot elaborato e portatore di particolari novità, ma non coloro che intendono sedersi dinanzi al grande schermo unicamente al fine di godere di abbondante – e, se vogliamo, giustamente gratuita – exploitation d’azione... con tanto di inseguimento tra motociclette e cavallo! La frase dal film:
“Spero che il signor Wick trovi la strada per la salvezza” I FILM OGGI IN PROGRAMMAZIONE: In evidenza - Dal mondo del Cinema e della Televisione. |
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