Le verità negate
Ann Turner, regista australiana, si avvale di un cast importante per questo suo ultimo film: Susan Sarandon e Sam Neil interpretano i ruoli di Sophie, madre provetta e illustratrice di libri per bambini, e Craig, architetto di successo. Arrivati al loro decimo anniversario di matrimonio, i due conducono un'esistenza agiata e apparentemente serena con le loro due bambine, fin quando nella loro vita non entra la bella e conturbante Mara (Emily Blunt), collaboratrice di Craig, che scompiglia l'equilibrio familiare e fa tornare a galla vecchi e inquietanti ricordi del passato.
La regista e sceneggiatrice de "Le Verità Nascoste" afferma di essersi ispirata all'indimenticabile "Rosemary's baby"ma si può dire che l'unico punto in comune con il capolavoro di Polanski è la presenza di un personaggio femminile che sente di essere minacciato da qualcosa, ma viene creduto pazzo, tema peraltro ripreso da una quantità incommensurabile di film.
Infatti la sceneggiatura di questo thriller australiano, oltre a non aver nessun richiamo ultraterreno, è alquanto banale, presenta forzature e parecchi elementi vengono appena accennati, senza alcun approfondimento solo per "intorbidare le acque"; il tutto offre un senso di déjà vu, facendo perdere di mordente i momenti di suspence e lasciando intuire molto presto come mai la bella e pestifera di turno vuole sfasciare l'equilibrio della famigliola felice.
Anche la regia risulta piatta: nessun memorabile movimento di macchina, nessuna particolarità visiva e mediocre gestione dei momenti di maggior tensione.
Ciò che risolleva parzialmente il film è la presenza di Susan Sarandon, la quale a detta della stessa regista, ha collaborato attivamente alla creazione del suo personaggio riuscendo a dargli diverse sfumature, permettendogli di essere in certi momenti vittima e in altri carnefice in maniera abbastanza plausibile e convincente.
Un film che potrebbe quasi essere definito per famiglie: non ci sono spargimenti di sangue, l'unica scena vagamente sensuale è assai casta e i dialoghi non sono caratterizzati da espressioni particolarmente colorite. In conclusione "Le Verità Nascoste" è un film che passa inosservato nella marea di thriller fotocopia che gli ultimi decenni ci hanno propinato.
La frase: "Sai com'è... alla fine tutto si ritrova..."
Ilaria Ferri
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