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Autore Rom, Zingari, nomadi e assimilabili...
Futurist

Reg.: 30 Giu 2005
Messaggi: 1290
Da: firenze (FI)
Inviato: 18-08-2007 17:34  
quote:
In data 2007-08-18 16:07, DaveNet scrive:

Quoto e aggiungo che l'effetto amplificatore dei mass media amplifica non solo le notizie ma anche le psicosi e le fobie individuali.

Se l'individuo non prende coscienza di questo naturale fenomeno di reazione psicologica ,cioè del gridare aiuto perchè avverte uno o più pericoli , che in realtà non gli sono imminenti, e non trova un modo per ridurre lo stress informativo-catastrofistico presto gli saranno necessarie terapie psicologiche e psicofarmaceutiche.

Non so da voi, ma nella mia città non siamo ancora assediati da orde di unni,slavi o turcomanni

Certo accadono fatti sgradevoli ma sono statisticamente nella norma, il sistema di tutela dell'ordine pubblico e giudiziario, nonostante i tanti difetti, funziona ancora e , ultima cosa , ma fondamentale, la maggioranza della popolazione non ha mentalità criminale, anzi.


Ma quali psicosi? E' proprio quello che accade nella "norma" che non dovrebbe accadere. Una psicosi si verifica quando migliaia di persone provano una paura irrazionale (dopo l'11 settembre moltissimi avevano paura a prendere l'aereo, quando statisticamente il fatto stesso che ci fossero stati ben 4 dirottamenti rendeva l'aereo il mezzo più sicuro... una psicosi priva di fondamento dunque. Infatti gli attentati succesivi colpirono treni e autobus).
Invece i crimini di strada e il degrado sociale non sono una psicosi, è qualcosa che capita d'avvero, che si ripresenta giorno dopo giorno, senza clamore ma costantemente. Proprio questa "normalità" è il problema. Perchè la gente si abitua alla normalità e così se ne fa una ragione: le vittime di omicidi, furti, sfruttamento, degrado, violenze, criminalità diventano solo numeri in una fredda statistica. No No. Se è possibile fare qualcosa che si faccia, non mi importa se le statistiche sono nella "media". Forse sarebbe lodevole far tendere questa "media" a zero, o no?
Il problema Rom c'è, a questo punto mi pare inutile negarlo. Infatti io avevo aperto questo topic per discutere del possibile destino di tale cultura e della sua palese incompatibilità con le culture moderne fondate sul diritto e sul dovere. Non mi aspettavo certo che qualcuno mettesse in dubbio questo punto. Al massimo per non essere contradditori si può dire, e mio malgrado è stato detto, che i principi dei Rom sono il futuro e che la nastra cultura del diritto è per pochi e quindi crollerà (deve essere un futuro peggiore del passato, un po' quello che accadde in antichità quando molti cittadini dell'impero romano cominciarono a convincersi che i barbari non erano poi così male e innescarono il periodo più buio della storia europea: la caduta di Roma e l'inizio dell'alto medioevo. Ci vollero mille anni per riprendere lo sviluppo sociale).

_________________
"Verso l'infinito e oltre, per arrivare là dove nessu uomo è mai giunto prima"

"trascendere le limitazioni umane e padroneggiare l'universo" (medaglia Fields)

[ Questo messaggio è stato modificato da: Futurist il 18-08-2007 alle 17:35 ]

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denisuccia

Reg.: 14 Apr 2002
Messaggi: 16972
Da: sanremo (IM)
Inviato: 18-08-2007 17:39  
Sì Futurist, ma non è che i criminali da strada solo solo Rom, zingari ecc...
_________________
L'improvviso rossore sulle guance di Thérèse, identificato immediatamente come il segno dell'Amore, quando io avevo sperato in una innocente tubercolosi.

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pensolo

Reg.: 11 Gen 2004
Messaggi: 14685
Da: Genova (GE)
Inviato: 18-08-2007 18:04  
quote:
In data 2007-08-18 17:34, Futurist scrive:
d'avvero



Questo errore non l'avevo mai visto..dovevo forzatamente farlo notare.

Comunque C'è da dire che continuare a credere che si possa verificare una invasione di islamici,rom e assimilati (tanto per riprendere il titolo) e che ciò possa mettere a repentaglio la nostra cultura..è di per sè un'idea farneticante.

Nel medioevo del periodo buio la popolazione europea era di gran lunga inferiore..enormi zone erano spopolate e quindi era facile insediarvicisi (spesso senza essere costretti a venire alle armi con nessuno). E' stata una fase di transizione obbligata visto che l' dell'archittettura imperiale romana era ormai in pieno decadimento.

Un pò quello che accade in biologia quando una specie animale viene soppiantata man mano da altre perchè ormai obsoleta.

_________________
Bart,voglio condividere con te le tre massime indispensabili per andare avanti nella vita.N°1:"Mi raccomando coprimi" N°2: "Miticooo!Ottima idea capo" N°3:"era già così quando sono arrivato io"

[ Questo messaggio è stato modificato da: pensolo il 18-08-2007 alle 18:06 ]

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DaveNet

Reg.: 23 Giu 2006
Messaggi: 138
Da: Piemonte (PS)
Inviato: 18-08-2007 18:06  
quote:
In data 2007-08-18 17:34, Futurist scrive:
Ma quali psicosi? E' proprio quello che accade nella "norma" che non dovrebbe accadere. Una psicosi si verifica quando migliaia di persone provano una paura irrazionale (dopo l'11 settembre moltissimi avevano paura a prendere l'aereo, quando statisticamente il fatto stesso che ci fossero stati ben 4 dirottamenti rendeva l'aereo il mezzo più sicuro... una psicosi priva di fondamento dunque. Infatti gli attentati succesivi colpirono treni e autobus).
Invece i crimini di strada e il degrado sociale non sono una psicosi, è qualcosa che capita d'avvero, che si ripresenta giorno dopo giorno, senza clamore ma costantemente. Proprio questa "normalità" è il problema. Perchè la gente si abitua alla normalità e così se ne fa una ragione: le vittime di omicidi, furti, sfruttamento, degrado, violenze, criminalità diventano solo numeri in una fredda statistica. No No. Se è possibile fare qualcosa che si faccia, non mi importa se le statistiche sono nella "media". Forse sarebbe lodevole far tendere questa "media" a zero, o no?
Il problema Rom c'è, a questo punto mi pare inutile negarlo. Infatti io avevo aperto questo topic per discutere del possibile destino di tale cultura e della sua palese incompatibilità con le culture moderne fondate sul diritto e sul dovere. Non mi aspettavo certo che qualcuno mettesse in dubbio questo punto. Al massimo per non essere contradditori si può dire, e mio malgrado è stato detto, che i principi dei Rom sono il futuro e che la nastra cultura del diritto è per pochi e quindi crollerà (deve essere un futuro peggiore del passato, un po' quello che accadde in antichità quando molti cittadini dell'impero romano cominciarono a convincersi che i barbari non erano poi così male e innescarono il periodo più buio della storia europea: la caduta di Roma e l'inizio dell'alto medioevo. Ci vollero mille anni per riprendere lo sviluppo sociale).





Un tratto caratteristico dello psicotico è il non rendersi conto di esserlo.

La società perfetta , per come la intendi tu, non è mai esistita nè mai esisterà.
Anche la società del diritto che tanti elevano a supremo valore contro presunte culture inferiori non è assolutamente perfetta e in passatto ha fatto danni notevoli a persone innocenti.
La qualità della nostra vita è perfettibile, ma entro certi limiti. Fattene una ragione.

Ti ripeto che non ci sono orde di barbari pronte a mettere a ferro e fuoco le città europee , le forze dell'ordine in tutto lo stivale sono operative idem per l'isituzione giudiziaria : sono loro che hanno il compito di occuparsi di TUTTI gli eventuali problemi legati alla criminalità.

Quindi rasserenati, questo grande pericolo che percepisci, ti ripeto che non è reale.
E' solo il frutto di una artata amplificazione mediatica che ha come unico scopo quello di PRODURRE ATTENZIONE SU SE' STESSA E NON SUL FATTO REALE.

Spero di essere stato più chiaro, sempre che tu non sia un provocatore di qualche partito politico pagato per scrivere STRONZATE( in tal caso pigliati un vaffanculo formato gigante ).

Ciao.


_________________
"Il cervello è il mio secondo organo preferito " (W.Allen)

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DaveNet

Reg.: 23 Giu 2006
Messaggi: 138
Da: Piemonte (PS)
Inviato: 18-08-2007 18:39  
quote:
In data 2007-08-18 18:04, pensolo scrive:
quote:
In data 2007-08-18 17:34, Futurist scrive:
d'avvero



Questo errore non l'avevo mai visto..dovevo forzatamente farlo notare.




Un lapsus davvero rivelatore...
_________________
"Il cervello è il mio secondo organo preferito " (W.Allen)

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Deeproad

Reg.: 08 Lug 2002
Messaggi: 25368
Da: Capocity (CA)
Inviato: 18-08-2007 21:12  
quote:
In data 2007-08-18 18:04, pensolo scrive:
Comunque C'è da dire che continuare a credere che si possa verificare una invasione di islamici,rom e assimilati (tanto per riprendere il titolo) e che ciò possa mettere a repentaglio la nostra cultura..è di per sè un'idea farneticante.



Pur non condividendo praticamente nulla dei pensieri di Futurist, devo dirti che questo sta già accadendo e che a mio parere il fenomeno è destinato ad amplificarsi nel tempo.
_________________
Le opinioni espresse da questo utente non riflettono necessariamente la loro immagine allo specchio.

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Futurist

Reg.: 30 Giu 2005
Messaggi: 1290
Da: firenze (FI)
Inviato: 19-08-2007 04:37  
quote:
In data 2007-08-18 18:06, DaveNet scrive:
Fattene una ragione.

Ti ripeto che non ci sono orde di barbari pronte a mettere a ferro e fuoco le città europee , le forze dell'ordine in tutto lo stivale sono operative idem per l'isituzione giudiziaria : sono loro che hanno il compito di occuparsi di TUTTI gli eventuali problemi legati alla criminalità.

Quindi rasserenati, questo grande pericolo che percepisci, ti ripeto che non è reale.


Fatta eccezione per qualche orrore grammaticale non mi pare di aver scritto cose interpretabili. Io so quello che ho scritto e mi vedo costretto a ripetere che io non percepisco affatto pericoli, al massimo percepisco fastidio. Dal mio punto di vista quelli che sono in pericolo non sono certo gli italiani, ma i Rom. Del resto quando ho evocato le orde barbariche mi riferivo solo ad uno scenario possibile. E gli scenari possibili sono essenzialmente tre:

1) i rom si convertono alla società del diritto italiana (soluzione da me preferita) aumentando di non poco il benessere collettivo (che poi si possa andare oltre anche alla società del diritto sono d'accordo. Ma non è questo il punto).
2) la società italiana continua a progredire mentre i rom rimangono nel degrado fino alla fine del tempo.
3) gli italiani degrediscono fino a convertirsi ai principi rom così da trovare un punto di convivenza e reciproco rispetto in un nuovo medioevo (ipotesi per assurdo naturalmente).

Ora, dato che il primo e il terzo scenario possibile hai già detto che sono delle stronzate presumo che ti vada bene il secondo. Quindi ok, la polizia contiene il problema (come tu dici), i rom sono confinati nel loro innocuo e degradato mondo (come tu dici), il cittadino italiano non ha da temere nulla perchè la magistratura funziona (come tu dici), quindi pace e prosperità per noi italiani e disperazione e amarezza per i rom.
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Nietzsche

Reg.: 03 Ago 2007
Messaggi: 2264
Da: smaramaust (BZ)
Inviato: 22-08-2007 11:30  
quote:
In data 2007-08-18 09:51, MARQUEZ scrive:
quote:
In data 2007-08-16 23:06, Valparaiso scrive:
Vabbè, Futurist, mi pare abbastanza evidente, da questi due post, che la tua presenza in questa discussione sia motivata unicamente dal desiderio di rilasciare dichiarazioni di stampo razzista, con cui ovviamente è superfluo tentare di impostare un inutile dialogo. Comunque ti faccio notare che dovresti almeno leggere ciò che linki, visto che la ricerca da te segnalata mostra l'assoluta irrilevanza degli extracomunitari nel conto degli omicidi.
Inoltre la tua obiezione sul numero degli omicidi non mi sembra attinente al discorso che si stava facendo. Io ho fatto riferimento a omicidi paarticolarmente efferati che avvengono al Nord, e alla tendenza, da parte dei settentrionali, ad accusare spesso immigrati per pararsi il culo. Cose che sono sotto gli occhi di chiunque segua la cronaca.
Ora è abbastanza evidente che la cronaca rappresenta uno specchio spesso deformato dela realtà, e infatti nessuno pensa davvero che i settentrionali siano tutti criminali e assassini. Tra i settentrionali però, è fortemnte diffusa, come attestano i tuoi scritti, la convinzione che tutti gli altri lo siano, e vi si sente spesso fare discorsi allarmistici e disperati su tutta una serie di questioni, nonostante risultiate essere un'area sociale e gografica abbastanza benestante, che probabilmente non si sentono fare nemmeno alla gente del Ruanda o del Bangladesh. E' sempre un piagnisteo di vittimismo e di incitamento all'odio nei confronti di chiunque a vostro parere si ponga tra voi e qualcosa che manco voi sapete bene cosa sia, dalle tasse, agli stranieri, ai poveri e così via. Avete persino creato bizzarre formazioni politiche su fesserie di questo tipo.
Spiacente, ma tutto sembrate all'esterno, meno che una società sana, e non stupisce che i rom e gli immigrati non vogliano integrarsi con voi, perché francamente non siete proprio un bello spettacolo.





[ Questo messaggio è stato modificato da: Valparaiso il 16-08-2007 alle 23:07 ]

onestamente credo che, pur commettendo degli errori occasionali, abbiano ragione in gran parte sia Nietzsche che Futurist.

i rom non provano ad integrarsi perché sono una società chiusa. è la loro storia. non si sono mai integrati volutamente. credono che il loro modo di esistere e di vivere sia il migliore e disprezzano la mentalità del lavoro.

sono in massima parte clandestini e in massima parte analfabeti. quindi che contributo vuoi che diano alla società italiana.

purtroppo negli ambienti no global(parola oscena che mostra quanto queste persone non capiscano molto)è diffusa la tendenza a pensare che qualsiasi persona di qualsiasi luogo porti a migliorare la cultura di chi la incontra. in realtà si tratta di una stronzata immane.
onestamente non credo che abbia niente da imparare da chi crede che la lettura della mano sia una cosa seria o da chi crede che lavarsi faccia andare nelle fogne parte della propria anima(che poi l'anima non ha niente di scientifico!).

buona parte degli extracomunitari che vengono in italia sono persone che culturalmente non arrecano nessun beneficio alla società. possono essere solo lavoratori nel settore primario. e uno stato serio dovrebbe stabilire un tetto massimo al numero di clandestini accettati basato sul numero di posti di lavoro disponibili. in modo da far si che non ci siano centinaia di migliaia di clandestini che essendo senza fissa dimora, a volte senza lavoro o con uno in nero, o comunque in una condizione di estremo disagio, siano dediti alla delinquenza.

purtroppo però in Italia vige la legge assistenzialistica. questa spada di damocle che ogni cittadino serio, onesto e meritevole deve demonizzare.
perché un conto è creare uno stato sociale per i cittadini meno abbienti, un conto è dare la possibilità di delinquere come viene fatto per i clandestini, specie rom. e se la legge bossi-fini era sbagliata, non mi sembra che sia stato fatto niente di molto migliore.

quindi mescal, cerca di aprire gli occhi e cerca di capire che i tuoi amati rom sono solo un peso della società e un privilegio che non può essere tollerato da chi paga le tasse e si adopera per il "bene" di questo paese.



eh beh che dire, quoto in tutto.
aggiungo anche, rivolgendomi a deep, che il suo discorso non è incompatibile col mio.
i valori di cui io parlo, che sono essenzialmente il rispetto, l educazione, l igiene, l onestà, la voglia di lavorare e non rubare, sono valori, per me almeno, universali, che prescindono da qualsivoglia modello politico e/o culturale. non sono i valori dell modello occidentale. la difesa o meno del modello occidentale sarebbe lunghissima e basata su tanti pregi e difetti. ma questi valori dovrebbero valere ovunque.
il punto è che moltissimi rom non li rispettano, non li posseggono proprio. quindi io non sono contraria alla cultura rom, ma a quei rom (e vale per tutte le razze e culture) che fanno mostra di disprezzare i valori etici e morali per me indispensabili in una buona società.

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quentin84

Reg.: 20 Lug 2006
Messaggi: 3011
Da: agliana (PT)
Inviato: 09-09-2007 19:17  
quote:
In data 2007-08-18 09:51, MARQUEZ scrive:

purtroppo negli ambienti no global(parola oscena che mostra quanto queste persone non capiscano molto)è diffusa la tendenza a pensare che qualsiasi persona di qualsiasi luogo porti a migliorare la cultura di chi la incontra. in realtà si tratta di una stronzata immane.
onestamente non credo che abbia niente da imparare da chi crede che la lettura della mano sia una cosa seria o da chi crede che lavarsi faccia andare nelle fogne parte della propria anima(che poi l'anima non ha niente di scientifico!).


Scusate se riporto su una discussione vecchia, ma volevo proporre una riflessione a Marquez o a chiunque voglia intervenire:
Non credete che tutte le culture abbiano aspetti discutibili? Voglio dire gli spagnoli si divertono a vedere dei tori che vengono uccisi e a Pamplona li liberano addirittura per le strade (almeno così facevano fino a pochi anni fa, ora non lo so) rischiando incidenti molto gravi, ma io credo che la cultura spagnola sia di tutto rispetto anche se non comprendo certe loro tradizioni.

Un discorso simile si potrebbe fare per la cultura nipponica, una cultura molto lontana da noi, piena di cose che per noi sono difficili da comprendere.

E cosa dire della reincarnazione, credenza diffusa in tante culture orientali?Anche quella non è di facile comprensione per noi nonostante Bernardo Bertolucci ne abbia parlato nel film Piccolo Buddha.

E gli esempi potrebbero continuare...

Ovviamente io non credo nella lettura della mano o in quell'altra storia dell'anima che se ne va' quando ti lavi.
Il punto è un altro: è difficile (e rischioso) stabilire quali culture hanno qualcosa da insegnarci e quali no.
Ogni tradizione culturale e religiosa ha aspetti assurdi e, in qualche caso, orribili: pensate alla sessuofobia e al maschilismo delle tre religioni monoteiste (Marquez, sono certo che condividi) e, sopratutto, ai loro effetti.

[ Questo messaggio è stato modificato da: quentin84 il 09-09-2007 alle 23:44 ]

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AlZayd

Reg.: 30 Ott 2003
Messaggi: 8160
Da: roma (RM)
Inviato: 18-09-2007 14:20  
quote:
In data 2007-08-13 12:13, quentin84 scrive:
In effetti prima di dire che i rom non hanno cultura bisognerebbe ricordare i film di Emir Kusturica (il regista serbo si è occupato spesso del mondo rom) o Train de vie di Radu Mihaileanu dove viene ricordata anche la persecuzione nazista che hanno subito.

[ Questo messaggio è stato modificato da: quentin84 il 13-08-2007 alle 13:45 ]



Ma anche il regisa Tony Gatlif, di sangue rom e berbero, nato in Algeria, operante in Francia, grande cantore della splendida cultura rom! Che in pochi conoscono, stereotipi a parte.
Scrissi qualcosa al riguardoqui e qui per chi avesse voglia di leggere, e così non devo ripetermi.

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eltonjohn

Reg.: 15 Dic 2006
Messaggi: 9472
Da: novafeltria (PS)
Inviato: 18-09-2007 14:43  
Quelli tanto non s'integreranno mai,dovrebbero rinunciare di punto in bianco ai principi fondamentali della loro cultura nomade e parassitaria. Andrebbero deportati tutti quanti nelle zone dell'Asia centrale da cui provvengono
_________________
Riminesi a tutti gli effetti...a'l'imi fata!

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nboidesign

Reg.: 18 Feb 2006
Messaggi: 4789
Da: Quartu Sant'Elena (CA)
Inviato: 18-09-2007 15:04  
quote:
In data 2007-09-18 14:43, eltonjohn scrive:
Quelli tanto non s'integreranno mai,dovrebbero rinunciare di punto in bianco ai principi fondamentali della loro cultura nomade e parassitaria. Andrebbero deportati tutti quanti nelle zone dell'Asia centrale da cui provvengono



alla tua morte banchetterò sulla tua tomba
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AlZayd

Reg.: 30 Ott 2003
Messaggi: 8160
Da: roma (RM)
Inviato: 18-09-2007 15:39  
quote:
In data 2007-08-12 23:21, Futurist scrive:
I fatti recenti di cronaca hanno riportato l'attenzione sul popolo nomade dei Rom (meglio noti come Zingari) e sulla loro incompatibiltà culturale con la società italiana.
Per la loro natura girovaga e poco dignitosa, per la loro volontà di non mescolarsi ne partecipare al benessere delle comunità che li ospitano, i Rom rappresentano indubbiamente un problema per tutti e anche per loro stessi.

Lasciando da parte facili interpretazioni razziste non si può non notare che in 1000 anni di tradizione la cultura Rom non ha prodotto letterati, musicisti, artisti, politici, ingegneri, matematici, architetti, scultori, scienziati...... ma solo accatoni, ladruncoli, ubriaconi, stupratori e nella migliore delle ipotesi lavoratori mediocri.
I Rom non si evolvono, non costruiscono scuole o ospedali, non pagano le tasse, non fanno ricerca, non lottano per i diritti civili, non aumentano il benessere, non costruiscono città e sporcano i bosci con i rifiuti. Rappresentano il peggio d'europa.

Perchè lo stato italiano dovrebbe preoccuparsi di salvaguardare una cultura tanto negativa?
Ora il governo e i sindaci ricorrono alle solite contromisure demagociche che non risolvono nulla, che da 60 anni non risolvono il problema.
Gli zingari dovrebbero essere rieducati alla cultura italiana o allontanati dall'Italia. Non vedo altra soluzione.




La cultura rom ha prodotto grandi musicisti, grandi fabbri, grandi allevatori di cavalli (e non credo sia poco) e poeti del verso "orale", non scritto, ma genetico, straordinario, più o meno naif, cantori della libertà e dell'avventura. Chiaro che un popolo da sempre perseguitato ed avversato, per via dell'intolleranza verso il diverso (sono dunque le culture "ospiti" a non aver mai voluto l'integrazione, l'accettazione di un modo di vivere differente e pure, se non perseguitato, innocuo, perfino utile, arricchente), "fatalmente" destinato al nomadismo pacifico più o meno stanziale. Così come l'occidente civile si è dedicato nel corso dei secoli all'attivismo guerrafondaio, all'invasore, alla distruzione, al genocidio, alla conquista imperialista in nome di dio e dello spirito…! La degenerazione delle nostre realtà rom, e non solo nostre, sempre più spinte ai margini della società (fenomeno questo che favorisce la criminalità e forme di "ribellione"), nell'era del consumismo, dell'apparire e non essere, si è ulteriormente aggravata col montare della superstizione xenofoba, dell'intolleranza e della diffidenza, figlie del timore di perdere i propri privilegi. Ciò, senza voler disconoscere le responsabilità dei rom, degli zingari, dove esiste la criminalità, ma in misura minore rispetto alla criminalità delle nostre società civili, di tutte le culture, contesti sociali ed etnici, più o meno evoluti, esercitata nei più svariati modi e maniere, spesso ammantata da falso perbenismo, coperta da una politica economica e politica... corrotta, con risultati devastanti per tutti i cittadini! Il furtarello dei rom, al confronto, è come rubare un chicco d'uva al mercato.

***"incompatibiltà culturale con la società italiana."

La nostra stessa diffusa criminalità è, ed in primissimo luogo, culturalmente, eticamente, moralmente, legalmente incompatibile con la PARTE civile e sana della nostra società. Disprezziamo i diversi per non dover disprezzare noi stessi, l'alieno che è in noi. Questo il criterio che sta alla base di ogni forma di razzismo e di xnenofobia, dunque al tuo delirante post.

“Incompatibilità culturale...”

Ciò che dici è frutto di ignoranza, nel senso che dai prova di ignorare come i gitani, provenienti dall’India, abbiano portato, soprattutto per quanto riguarda la musica, elementi dell’espressione e della poesia dell’oriente nel cuore vivo dell’Europa e di tutto il contesto culturale occidentale, colto e popolare, influenzando profondamente intere scuole musicali e musicisti: Listz, Bartok, Dvorak, Brahms.., Hindemith.., tutta la scuola “nazionalista” russa, l’impressionismo di Debussy, di Ravel.., il melodramma di Puccini.., fino al jazz di Django Reihnardt, immenso chitarrista gitano, e al jazz “modale” di Mingus, Coltrane M. Davis, ecc (modale: dei modi ispanico-orientali, ispirato, preso in prestito dal flamenco gitano che funge appunto da esemplare ponte di congiunzione e contaminazione tra i modi d'oriente ed occidente, tra la musica arabo-andalusa, e quella flamenco-soufi), e per l’appunto al flamenco di Spagna.., continua.., si sono nutriti fino al midollo della cultura zingara. Non solo musicale, perché queste esperienze artistiche, attraversate da sublime spiritualità, trascendo e moltiplicano il genere di appartenenza. Una grande musica è anche letteratura, e viceversa... La cultura zingara è dunque profondamente inglobata nella nostra cultura, nella cultura di chi li disprezza. Vogliamo rimuoverlo, ce ne vergogniamo? … Perseguitati in Spagna dai Re cattolici, decimati nei campi di sterminio dai nazisti.., e nessuno, o pochi, hanno comprensione, com-passione (che non è pena) per questo straordinario popolo un po' fanfarone ma di pura spiritualità. Ma tant’è. Per cui, prima di ciclostilare questi manifestini di mera propaganda filo-nazista, si consiglia di rileggere bene per esser certi di non scrivere clamorose inesattezze facendoci una pessima figura.

Basti pensare, infine, che in Spagna, dove, dopo secoli di contrasti e persecuzioni, si è giunti infine, pur con sacche di emarginazione ancora piuttosto vistose, e tuttavia nella buona reciproca tolleranza, ad una sostanziale integrazione tra locali e zingari. Questi ultimi, in un contesto più “rilassato”, hanno dato prova di sapersi esprimere in tutte quelle materie e territori dell’arte, della scienza, della cultura, del lavoro, ecc., cui tu fai riferimento, ben organizzati in seno ad una società come quella spagola che allo stato è tra le più avanzate d'Europa, se non del mondo, anche perchè molto "contaminata" (duqnue le diversitàsono valori inestimabili), quantunque resti fortemente radicato in loro, nei gitani, il senso di appartenenza, di distinzione, elemento positivo, arricchente, in quest'era delle sperzonalizzanti omologazoni, utile anche per le nazioni ospiti che potrebbero trarre vantaggio ed arricchimento culturale se solo non fossero così cieche e timorose, razziste, qualunquiste, persecutorie.

Sarebbe auspicabile, invece di paventare linciaggi fisici morali, nuove forme di persecuzione e deportazione, insulti xenofobi e vili (magari nella testa di qualcuno ci sarebbe anche il forno crematorio...) che accada anche da noi, e nel resto del mondo (discretamente piazzate anche le comunità gitane della Camargue e Provenza francesi) ciò che è accaduto in Spagna, e che tutti partecipassero ad un festa gitana per capire che sono persone dotate di grande vitalità, intelligenza e sensibilità.




[ Questo messaggio è stato modificato da: AlZayd il 18-09-2007 alle 16:00 ]

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eltonjohn

Reg.: 15 Dic 2006
Messaggi: 9472
Da: novafeltria (PS)
Inviato: 18-09-2007 15:53  
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In data 2007-09-18 15:04, nboidesign scrive:
quote:
In data 2007-09-18 14:43, eltonjohn scrive:
Quelli tanto non s'integreranno mai,dovrebbero rinunciare di punto in bianco ai principi fondamentali della loro cultura nomade e parassitaria. Andrebbero deportati tutti quanti nelle zone dell'Asia centrale da cui provvengono



alla tua morte banchetterò sulla tua tomba



Toccata di palle di prassi!
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AlZayd

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Inviato: 18-09-2007 16:03  
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In data 2007-09-18 15:53, eltonjohn scrive:
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In data 2007-09-18 15:04, nboidesign scrive:
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In data 2007-09-18 14:43, eltonjohn scrive:
Quelli tanto non s'integreranno mai,dovrebbero rinunciare di punto in bianco ai principi fondamentali della loro cultura nomade e parassitaria. Andrebbero deportati tutti quanti nelle zone dell'Asia centrale da cui provvengono



alla tua morte banchetterò sulla tua tomba



Toccata di palle di prassi!




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