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Autore Blade Runner
sandrix81

Reg.: 20 Feb 2004
Messaggi: 29115
Da: San Giovanni Teatino (CH)
Inviato: 09-02-2007 16:55  
ho capito (almeno credo) quello che intendi, il "belle" tralaltro era appunto inteso come riferito piuttosto ad un tipo di percezione "spettatoriale" che ad una più propriamente analitica o comunque puntigliosa.
ma resta il punto con cui concludevo il post precedente, e cioè che per andare avanti si torna indietro. ma tornare indietro non vuol dire affatto rifarsi ai maestri del passato (l'ultimo Star wars infatti mi è piaciuto un casino), vuol dire tornare a un sistema artistico di riferimento abbondantemente superato nel corso dello scorso secolo.
proprio da quello che dici, si evince che un cineasta come scott, invece di contribuire ad un qualsiasi tipo di progresso culturale (o almeno alla conservazione del patrimonio), basa la sua opera sul regresso che ha investito il mondo (m)od(i)erno, appagando la vista degli spettatori con immagini (che ai loro occhi risultino) affascinanti e reali, estasianti o stupefacenti.
come a dire guardatevi la scatola magica, e beatevi sguazzando nell'ignoranza che vi permette di apprezzarla. ma dovrebbe essere chiaro che non è un'ottica che condivido. io sono d'accordo con chi dice che "il cinema è fatto più per pensare che per raccontare storie".
pellicole come Il gladiatore mi sembrano ancora più sintomatiche in tal senso di quanto non lo sia Blade runner, ma a mio avviso anche le pecore elettriche nascondono ben poco. l'onesta trasposizione di un romanzo, probabilmente - ma non ho letto il libro di dick - con una buona selezione delle situazioni, ma qui si sta parlando di ben altro.
_________________
Quando mia madre, prima di andare a letto, mi porta un bicchiere di latte caldo, ho sempre paura che ci sia dentro una lampadina.

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sandrix81

Reg.: 20 Feb 2004
Messaggi: 29115
Da: San Giovanni Teatino (CH)
Inviato: 09-02-2007 16:55  
oddio pensavo di aver scritto tre righe contate. chissà quante minchiate...
_________________
Quando mia madre, prima di andare a letto, mi porta un bicchiere di latte caldo, ho sempre paura che ci sia dentro una lampadina.

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mescal

Reg.: 22 Lug 2006
Messaggi: 4695
Da: napoli (NA)
Inviato: 10-02-2007 00:35  
quote:
In data 2007-02-09 16:55, sandrix81 scrive:
ho capito (almeno credo) quello che intendi, il "belle" tralaltro era appunto inteso come riferito piuttosto ad un tipo di percezione "spettatoriale" che ad una più propriamente analitica o comunque puntigliosa.
ma resta il punto con cui concludevo il post precedente, e cioè che per andare avanti si torna indietro. ma tornare indietro non vuol dire affatto rifarsi ai maestri del passato (l'ultimo Star wars infatti mi è piaciuto un casino), vuol dire tornare a un sistema artistico di riferimento abbondantemente superato nel corso dello scorso secolo.
proprio da quello che dici, si evince che un cineasta come scott, invece di contribuire ad un qualsiasi tipo di progresso culturale (o almeno alla conservazione del patrimonio), basa la sua opera sul regresso che ha investito il mondo (m)od(i)erno, appagando la vista degli spettatori con immagini (che ai loro occhi risultino) affascinanti e reali, estasianti o stupefacenti.
come a dire guardatevi la scatola magica, e beatevi sguazzando nell'ignoranza che vi permette di apprezzarla. ma dovrebbe essere chiaro che non è un'ottica che condivido. io sono d'accordo con chi dice che "il cinema è fatto più per pensare che per raccontare storie".
pellicole come Il gladiatore mi sembrano ancora più sintomatiche in tal senso di quanto non lo sia Blade runner, ma a mio avviso anche le pecore elettriche nascondono ben poco. l'onesta trasposizione di un romanzo, probabilmente - ma non ho letto il libro di dick - con una buona selezione delle situazioni, ma qui si sta parlando di ben altro.



in parte hai ragione, l'unica problema è che dopo "regresso del mondo moderno e odierno" hai scritto, intendendole in senso negativo, quelle che bene o male sono le ragioni per cui in fondo ci si interessa al cinema...
Intendo dire che nel tipo di cinema la cui finalità è raccontare storie, in maniera che può essere di volta in volta spettacolare, poetica, emozionante, magica e via dicendo, Scott ha realizzato comunque alcune delle cose migliori. E' un innovatore, probabilmente, da un punto di vista strettamente tecnico, almeno così mi dicono di film che non ho visto, come Il gladiatore, per l'uso del digitale, Black Hawk Down per il sonoro, ma al contempo, come hai sottolineato tu giustamente, un nostalgico delle vecchie forme cinematografiche... il suo stile è molto più enfatico di quello dei registi classici, ma la sua intenzione è quella di restaurare quel modo di raccontare storie, andato in crisi già negli anni 50 quando nasce il cinema moderno, con Resnais e la nouvelle vague. Non per niente, come dice nella frase citata da Schizo, fa un film di fantascienza che è in realtà un noir. Mentre Lucas è veramente sperimentale, perché omaggia il cinema dei padri, ma al contempo spinge avanti la forma, crea e innova con un'altra consapevolezza.
Per quanto si possa riesaminare criticamente la sua opera, penso che non si possa fare a meno alla fine di classificare Scott(R.) sempre nella stessa posizione, e cioè come il migliore dei registi medi, o il peggiore dei grandi registi.

[ Questo messaggio è stato modificato da: mescal il 10-02-2007 alle 00:37 ]

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Quilty

Reg.: 10 Ott 2001
Messaggi: 7637
Da: milano (MI)
Inviato: 10-02-2007 18:53  
quote:
In data 2007-02-09 12:37, Schizobis scrive:
Quilty e Sandrix fanno fatica a vedere quello che c'è perchè sono andati



Ma guarda che sei proprio uno spasso.
Non riesci a argomentare a una semplice domanda. Dov' è questa lezione di regia in Blade Runner?
Scrivi dei pistolotti interminabili riassumendo la trama ed esaltando le coreografie (dalla tua descrizione sembra che tu sia stato a teatro) e poi arrivano due righe scarne e striminzite in cui citi un capo e controcampo (e poi inquadratura totale) che è l' ABC del cinema; la colomba che vola , scena nella quale la mdp è immobile; i lavori di luce (ancora?) attribuibili all'elettricista forse non certo a Scott; e poi ricordiamoci l'OCCHIO, quindi tutti i film in cui c'è un occhio il significato è che dobbiamo rammentare la centralità della visione.
Ma veramente dovresti rileggerti perchè sei uno spasso.
Vuoi a tutti i costi attribuire al film meriti che non ha; rassegnati, blade r. è un filmetto dalla regia da dilettanti.

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Schizobis

Reg.: 13 Apr 2006
Messaggi: 1658
Da: Aosta (AO)
Inviato: 11-02-2007 14:57  
quote:
In data 2007-02-10 18:53, Quilty scrive:
quote:
In data 2007-02-09 12:37, Schizobis scrive:
Quilty e Sandrix fanno fatica a vedere quello che c'è perchè sono andati



Ma guarda che sei proprio uno spasso.
Non riesci a argomentare a una semplice domanda. Dov' è questa lezione di regia in Blade Runner?
Scrivi dei pistolotti interminabili riassumendo la trama ed esaltando le coreografie (dalla tua descrizione sembra che tu sia stato a teatro) e poi arrivano due righe scarne e striminzite in cui citi un capo e controcampo (e poi inquadratura totale) che è l' ABC del cinema; la colomba che vola , scena nella quale la mdp è immobile; i lavori di luce (ancora?) attribuibili all'elettricista forse non certo a Scott; e poi ricordiamoci l'OCCHIO, quindi tutti i film in cui c'è un occhio il significato è che dobbiamo rammentare la centralità della visione.
Ma veramente dovresti rileggerti perchè sei uno spasso.
Vuoi a tutti i costi attribuire al film meriti che non ha; rassegnati, blade r. è un filmetto dalla regia da dilettanti.



Si si rigira la frittata.
Il trucco è vecchio, anzi passatissimo.
Quello che avevo da dire l'ho detto.
Non posso continuare a perdere tempo e parole con uno che fa finta di non capire.
Riguardati il film senza le fette di salame sugli occhi e specialmente la scena al piano. Forse avrai qualche illuminazione.
L'elettricista? Ma non coprirti di ridicolo, diventi buffo.
Regia da dlettanti? una risata ti seppellirà....

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Quilty

Reg.: 10 Ott 2001
Messaggi: 7637
Da: milano (MI)
Inviato: 11-02-2007 15:32  
Resta il fatto che non hai dimostrato le ragioni di questa (inesistente) regia e i suoi significati.
Mentre sei intento ad accusare i tuoi interlocutori hai dimenticato l'argomentazione che andavi sostenendo.
Affermazioni prive di fondamento.
Non c'erano dubbi del resto.

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Schizobis

Reg.: 13 Apr 2006
Messaggi: 1658
Da: Aosta (AO)
Inviato: 12-02-2007 08:17  
Ho scritto abbondantemente.
Tu hai risposto che i giochi di luce e di ombra in Blade Runner li può fare un elettricista. Ti ho citato la definizione di regia, che tu hai fatto finta di non leggere.
Io posso capire che il film non possa piacere, ma andare a testa bassa affermando che non c'è regia presuppone un fatto incontrovertibile:
dovresti assumere degli steroli vegetali perchè hai in atto una patologia cronico degenerativa apparentemente irreversibile.
Sono seriamente preoccupato per te.

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Quilty

Reg.: 10 Ott 2001
Messaggi: 7637
Da: milano (MI)
Inviato: 12-02-2007 12:46  
Ascolta bambino,segui bene l'esempio e prova a mettere assieme uno straccio di risposta: prendo un film a caso come" Una storia Vera".
Subito all'inizio la mdp inquadra la casa di Alvin Straignht e con un lento movimento dall'alto verso il basso si avvicina piano piano ad una finestra laterale. Si sente un rumore , come un tonfo, poi l'immagine stacca.
Già dall'inizio lo spettatore viene avvertito che qualcosa all'interno è successo.
Un banalissimo esempio di regia.

Ora bambino, sei in grado di sostenere le tue affermazioni secondo cui Blade Runner è un grande film anche di regia, portando numerosi esempi di uso diegetico della mdp?
Sono due pagine che continui a ribattere asserendo un bel nulla, eppure dovrebbe essere un gioco da ragazzi citare qualche significativo esempio di questo suberbo esempio di magistrale regia. Nell'uso delle luci la telecamera ha ben poco a che fare, ma questo lo capisci anche tu vero?
Attendo ancora esempi , che non arriveranno.
Ci sarà il solito sterilissimo (e divertentissimo) quadretto sulle caratteristiche dell'utente.

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mescal

Reg.: 22 Lug 2006
Messaggi: 4695
Da: napoli (NA)
Inviato: 12-02-2007 13:14  
Comunque Quilty, il fatto che tu sostenga che la fotografia, le luci non facciano parte del linguaggio cinematografico è un'immane fesseria... addirittura attribuirli all'elettricista, poi, nemmeno al direttore della fotografia...

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Quilty

Reg.: 10 Ott 2001
Messaggi: 7637
Da: milano (MI)
Inviato: 12-02-2007 13:21  
Ma il sense of humor qui è abolito?

Sarà una cazzata per te ,cmq attendo esempi di movimenti di macchina , montaggio e inquadrature particolari che vadano a produrre un minimo significato.
Forse la scena dove H. Ford sogna degli unicorni (non a caso la parte migliore del film).

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Quilty

Reg.: 10 Ott 2001
Messaggi: 7637
Da: milano (MI)
Inviato: 12-02-2007 13:28  
Che poi quando mai ho detto che la fotografia , le luci non facciano parte del linguaggio cinematografico...mah!
Qui si parlava di regia.

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mescal

Reg.: 22 Lug 2006
Messaggi: 4695
Da: napoli (NA)
Inviato: 12-02-2007 13:29  
Il direttore della fotografia esegue le indicazioni del regista.
secondo i tuoi criteri allora nemmeno i movimenti di macchina potrebbero essere considerati, perché competenza dell'operatore alla macchina, e il montaggio perché competenza del montatore.

[ Questo messaggio è stato modificato da: mescal il 12-02-2007 alle 13:31 ]

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Quilty

Reg.: 10 Ott 2001
Messaggi: 7637
Da: milano (MI)
Inviato: 12-02-2007 13:38  
Anche gli attori eseguono le indicazioni del regista. Quindi anche la recitazione è un merito attribuibile alla regia.
Ma non è questo evidentemente il concetto portato avanti, quanto quello di un utilizzo del mezzo filmico volto a produrre un significato al di là di tutti gli elementi che si possono ricavare prima ancora che l'oggetto venga filmato (quindi un utilizzo sfruttando le caratteristiche di linguaggio che il cinema possiede e NON condivide con nessun'altra categoria - la fotografia fa parte del linguaggio ma non rientra in questa ultima definizione).

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mescal

Reg.: 22 Lug 2006
Messaggi: 4695
Da: napoli (NA)
Inviato: 12-02-2007 14:00  
e infatti un regista che non sa ottenere ciò che vuole dagli attori non può essere un grande regista...
io comunque ho capito cosa intendi dire, ma non sono d'accordo, al di là del caso specifico di Blade Runner... se un regista ha usato con sapienza la fotografia per esprimere un dato significato, questo ha la stessa dignità di un significato espresso tramite il montaggio.
la fotografia è veramente importantissima nel cinema, non solo per ottenere effetti estetici fini a se stessi.
per il resto vi lascio al vostro duello, dal momento che Blade Runner non lo vedo da una vita...

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Schizobis

Reg.: 13 Apr 2006
Messaggi: 1658
Da: Aosta (AO)
Inviato: 02-08-2007 16:07  
Ritornando al film a Venezia sarà presentata una terza edizione ( un secondo director's cut) del film.


QUI
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True love waits...

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