FilmUP.com > Recensioni > Florence
FlorenceLa recensione del film a cura della Redazione di FilmUP.com di Nicola Porru28 dicembre 2016Voto: 7.5
"La gente può anche dire che non so cantare, ma nessuno potrà mai dire che non ho cantato."
Tratto da una storia vera, il film “Florance” non stupisce di certo per l’interpretazione di Meryl Streep, che già aveva dato mostra delle sue doti nell’interpretare la vecchiaia e la malattia. Florence Foster Jenkins è una ricca donna di Philadelphia, eccentrica e generosa, la maggiore sovvenzionatrice della cultura degli anni ‘40 nella costa est degli Stati Uniti. Fin da piccola ama la musica e tutto ciò che da essa nasce, ma dopo aver contratto la sifilide dal suo primo marito, dovette abbandonare la possibilità di suonare il piano per i problemi dati dalla malattia alle articolazioni. Possedendo come estensione vocale quella di un soprano, la protagonista, decide di cantare per il suo pubblico. Da prima per pochi intimi del suo circolo privato fino ad arrivare in grandi teatri. Nonostante la tonalità vocale la donna è completamente priva di doti canore, non riesce a mantenere una nota ne a intonarla per più di pochi secondi. Per puro caso, nonostante le peripezie del marito per evitare che qualcuno critichi la tecnica canora della moglie, il suo concerto approda nelle radio di tutta la città e i meno fortunati iniziano a sentire nella voce della donna una buona amica di sventura, una forza per andare avanti nonostante tutto. Questo nuovo pubblico vede in Florance il coraggio di esporsi e di fare ciò che le piace nonostante non ne sia in grado; così la donna divenne un mito in particolare per i giovani soldati impegnati in una guerra lontana. Meryl Streep ha già dato spesso nota delle sue capacità di canto, sia a teatro che al cinema con “Mamma Mia” e “Dove eravamo rimasti”, in questa pellicola ha però dovuto fare uno sforzo, probabilmente maggiore, per riuscire a stonare in tal modo. Meryl Streep è affiancata da Hugh Grant, interprete del signor St. Clair, secondo marito della protagonista che la appoggia in tutte le sue scelte. Attore fallito e donnaiolo che vive una seconda vita con un’altra donna per soddisfare i suoi bisogni animali, impossibili da svolgere con sua moglie a causa della malattia venerea che la attanaglia, ma innamoratissimo della sua consorte. L’attore non si presenta al massimo della forma, dando un strano senso di allontanamento dall’epoca che invece doveva interpretare. È Simon Helberg, altro protagonista maschile della pellicola, a stupire con la sua interpretazione ironica e divertente del musicista Cosmé McMoon, ma anche la giovane Rebecca Ferguson nelle vesti dell’amante di Hugh Grant è stata una punta di spicco della pellicola, nonostante il poco spazio dato al suo personaggio. Il regista è riuscito a romanzare, non solo tenendo testa al francese Xavier Giannoli che già aveva portato questa storia sul grande schermo, solo un anno fa, con il titolo di “Marguerite”, ma superandolo di gran lunga. Il film francese risulta infatti lento e povero di contenuti mentre la nuova opera cinematografica è veloce, interessante e con una buona proporzione tra cantato e parlato. Stephen Frears ha messo in atto una regia giovane ma rielaborata per rendere l’idea del periodo storico, una fotografia molto calda per gli interni e per le scene con la protagonista mentre una più fredda per l’esterno e gli altri personaggi. Unico rammarico le poche scene a riproduzione degli esterni e quindi poche scenografie che invece sarebbero state utili a far comprendere maggiormente come si viveva in America durante la Seconda Guerra Mondiale. Perfette le riproduzioni dei costumi che invece, come il film lascia trapelare, sono riproduzioni ispirate agli abiti effettivamente utilizzati dalla reale Florance. La scelta rimane al pubblico, meglio vivere nella concretezza e conoscere la realtà del proprio stato o vivere con passione e ciechi di quella che si presenta spesso come cattiveria altrui, come la protagonista? Il medico della pellicola sostiene che sia un miracolo che la donna sia sopravvissuta altri cinquant'anni dopo aver contratto la sifilide, il marito al contrario invece, che sia la passione per la musica ad averle regalato tanti anni di vita. Forse delle volte le emozioni sono più forti anche del corpo in cui sono rinchiuse. La frase dal film:
Ci pensi? Che sensazione incredibile tenere tremila persone nel palmo della mano. I FILM OGGI IN PROGRAMMAZIONE: In evidenza - Dal mondo del Cinema e della Televisione. |
Il video del momento
Trailer italiano (it) per 20.000 specie di api (2023), un film di Estibaliz Urresola Solaguren con Sofía Otero, Patricia López Arnaiz, Ane Gabarain.
Tra i nuovi video: Cerca CINEMA I film al cinema nelle sale di: Roma, Milano, Torino, Napoli, Palermo, Bari, Genova, Firenze Bologna, Cagliari, tutte le altre città... Oggi in TV
Box Office
|
© 1999-2020 FilmUP.com S.r.l. Tutti i diritti riservati FilmUP.com S.r.l. non è responsabile ad alcun titolo dei contenuti dei siti linkati, pubblicati o recensiti. Testata giornalistica registrata al Tribunale di Cagliari n.30 del 12/09/2001. |
Le nostre Newsletter |