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Nell’idea di partenza, la quale vuole Driver alias Dwayne Johnson appena uscito di prigione e deciso a vendicare il fratello, ucciso perché entrambi fecero il doppio gioco durante una rapina, il lungometraggio di George Tillman Jr – regista di "Men of honor - L’onore degli uomini" e "Notorious B.I.G." – ricorda in parte "Lionheart: Scommessa vincente" (1990) di Sheldon Lettich, in cui Jean-Claude Van Damme vestì i panni di un legionario inutilmente in fuga per salvare la stessa tipologia di parente, eliminato da una banda di trafficanti di droga.
Però, mentre lì si finiva con il dar vita ad una vicenda ambientata nel mondo del kickboxing e delle scommesse ad esso legate, qui l’intenzione evidente, a partire dai titoli di testa che già vedono il duro protagonista – creduto morto – a bordo della sua possente quattroruote, è quella di inscenare un prodotto d’azione basato sul punitivo sterminio di cattivi, come tanto andava di moda nel periodo del cosiddetto machismo reaganiano anni Ottanta.
Prodotto d’azione che, al di là di una breve apparizione del veterano Tom Berenger, coinvolge un cast di tutto rispetto, comprendente la Carla Gugino di "Sucker punch" (2011) e il premio Oscar Billy Bob Thornton, quest’ultimo nel ruolo di un poliziotto impegnato ad ostacolare il piano semina-cadaveri di Driver.
Come c’era da aspettarsi, quindi, tra colpi di pistola e sgommate sull’asfalto, a mancare non è un certo frasario tamarro, indispensabile in questo genere di pellicole, mentre provvede una colonna sonora hard rock sparata ad alto volume a far da commento al tutto.
Eppure, sebbene il movimento non manchi, orchestrato tra scontri corpo a corpo e testacoda da orgoglio coatto, i circa 98 minuti di visione risultano piuttosto fiacchi, complice lo script a firma di Tony e Joe Gayton che, nel tentativo di annaffiare di giallo l’insieme, ricorre a sorprese tutt’altro che definibili tali.
Tanto che l’impressione finale è quella di aver appena assistito a uno dei tanti action-movie "minori" che, a base di muscoli e violenza liberatoria, si noleggiavano in vhs, negli anni Novanta, sulla strada del ritorno a casa dopo la palestra.
Come il succitato film con Van Damme, appunto.
La frase: "Vi ammazzerò tutti".
Francesco Lomuscio
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